di Paolo Biondi
ROMA (Reuters) - Il Papa ha invitato ieri tutti ad "abbandonare ogni forma di paura" e ad avere "coraggio". Parlava di misericordia e giustizia all'apertura dell'Anno Santo. Discorsi ben diversi da quelli del candidato repubblicano alle presidenziali Usa Donald Trump che ha invitato a lasciare i musulmani fuori dai confini degli Stati Uniti ed ha proposto anche di staccare la spina ad internet. Parlava di lotta contro l'Isis nel Paese che ha fatto del mito della frontiera una delle sue ragioni di vita.
Discorsi diversi per origine e fine, ma che rendono l'idea degli estremi entro i quali si dibattono governi e leader politici. Anche quelli che sembravano poggiare su granitiche certezze. E' il caso della cancelliera tedesca Angela Merkel, il leader considerato più forte in Ue, fra i più forti al mondo.
La cancelliera dovrà invece affrontare con timore il suo partito, messa in discussione e con rischi di essere spodestata.
Colpa ovviamente non delle rigorose politiche di bilancio imposte a tutto il continente, ma delle risposte da dare all'ondata di immigrati che preme alle porte d'Europa e della sicurezza delle frontiere.
Sicurezza e partecipazione alle missioni internazionali, che odorano sempre più di guerra, è anche la sfida davanti alla quale si trova Matteo Renzi e alla quale ha finora risposto con un no ai bombardamenti. Tutti sono chiamati a confrontarsi con risposte populiste ai timori della gente da una parte e con la voglia di rispondere no alla paura dall'altra, come i centomila che hanno assistito allo spettacolo "Fiat Lux", dopo l'apertura della Porta santa ieri in piazza San Pietro.