Investing.com - Il dollaro sale contro il paniere delle altre principali valute questo lunedì, dopo le recenti perdite; tuttavia, i dati economici statunitensi deludenti rilasciati venerdì continuano a pesare sul biglietto verde.
Il dollaro resta sotto pressione dopo i dati di venerdì che hanno rivelato un calo della produzione industriale statunitense per il quinto mese consecutivo ad aprile, mentre un secondo report ha mostrato che il sentimento dei consumatori negli USA è peggiorato, segnando il minimo di sette mesi questo mese.
I report hanno seguito i dati deludenti sulle vendite al dettaglio e sull’indice dei prezzi alla produzione, pubblicati la scorsa settimana, ed hanno pesato sulle attese di una ripresa nel secondo trimestre dopo il forte rallentamento della crescita registrato nel primo trimestre dell’anno.
L’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, sale dello 0,44% a 93,70.
Il cambio EUR/USD è in calo dello 0,50% a 1,1391 nei timori di un default in Grecia.
Atene dovrà cercare di raggiungere un accordo con i creditori internazionali in tempo per evitare la bancarotta.
Secondo una nota trapelata alla stampa nel corso del finesettimana, il Fondo Monetario Internazionale avrebbe dichiarato che non c’è “alcuna possibilità” che Atene riesca a ripagare il debito entro il 5 giugno senza un accordo che preveda ulteriori aiuti.
La scorsa settimana la Grecia ha rischiato il default quando ha rimborsato 750 milioni di euro al FMI, pagamento effettuato tra l’altro utilizzando un conto di emergenza che detiene presso il Fondo stesso.
Anche la sterlina è in calo, con il cambio GBP/USD che scende dello 0,40% a 1,5662.
Intanto, il dollaro sale contro lo yen ed il franco svizzero, con il cambio USD/JPY su dello 0,40% a 119,70 e con la coppia USD/CHF in salita dello 0,49% a 0,9203.
Stamane, i dati hanno mostrato che in Giappone gli ordinativi di macchinari core sono aumentati del 2,9% a marzo, il primo aumento degli ultimi due mesi. Tuttavia, nel report si legge anche che gli ordinativi core sono diminuiti nel trimestre in corso, scatenando i timori per le prospettive di ripresa.
In Svizzera le vendite al dettaglio sono diminuite al tasso annuo del 2,8% a marzo, rispetto al previsto calo del 2,0%. Il dato di febbraio è stato rivisto ad un calo del 3,1% da una stima precedente di una riduzione pari al 2,7%.
Il dollaro australiano e quello neozelandese sono in calo, con la coppia AUD/USD giù dello 0,40% a 0,8006 ed il cambio NZD/USD che scende dello 0,70% a 0,7421.
L’Ufficio Nazionale di Statistica australiano questa mattina ha dichiarato che le nuove vendite di veicoli a motore sono scese dell’1,5% il mese scorso, dopo l’aumento dello 0,5% a marzo.
Intanto, il cambio USD/CAD sale dello 0,35% a 1,2055.