(ANSA) - BOLOGNA, 4 LUG - "Qualche giorno fa un giovane lavoratore, un rider bolognese di una piattaforma per consegne, si è iscritto alla Uil: un paio di giorni dopo è stato licenziato, con un freddo messaggio tramite app. Una casualità? Vedremo. Intanto, abbiamo avviato un'azione legale a difesa del nostro iscritto e non ci fermeremo fino a quando non sarà accertata la verità dei fatti e il lavoratore non sarà riassunto". Lo scrive in una nota il segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo.
Per il leader sindacale "se davvero fosse stato licenziato perché iscritto a un Sindacato o, magari, solo perché partecipe di qualche attività sindacale, saremmo di fronte a un fatto gravissimo. Sarebbe la prova - ha aggiunto - semmai ce ne fosse ancora bisogno, che, per una parte dei cosiddetti nuovi lavori e delle piattaforme 4.0, abbiamo a che fare con forme di caporalato 4.0".