FARA OLIVANA Bergamo/ROMA (Reuters) - Sulle riforme costituzionali il governo andrà avanti nonostante possibili "scherzetti" degli oppositori, secondo il premier Matteo Renzi.
Intanto prosegue, sottoposto allo stillicidio dell'ostruzionismo parlamentare, l'esame del ddl di riforma costituzionale in Senato. Di fronte alla richiesta di ben 920 voti segreti su articoli ed emendamenti, il presidente del Senato Piero Grasso ha oggi annunciato in aula che verrà autorizzata questa modalità di voto solo per le questioni che riguardano le minoranze linguistiche e le funzioni delle Camere (articoli 1 e 33 del ddl).
"Vorrei garantirvi che qui non molla nessuno. Non ci sarà nessun ostacolo in grado di fermarci", ha detto Renzi a proposito del ddl che riduce il numero dei senatori e ne amputa le competenze, intervenendo all'inaugurazione della A35 Brebemi a Fara Olivana (Bergamo).
"Potranno farci ritardare, potranno farci qualche scherzetto [...] ma alla fine di questo percorso l'Italia sarà messa nella situazione di tornare a correre. Noi senza paura andiamo avanti", ha detto Renzi, che ha paragonato le riforme costituzionali al "pin per accendere il telefonino e iniziare a fare le chiamate".
La riforma del Senato procede al rallentatore in aula a Palazzo Madama, e ieri il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano è tornato a sollecitare "inevitabili mediazioni" per non far naufragare l'ennesimo tentativo di superare il bicameralismo perfetto.
Il premier punta ad ottenere il primo dei quattro via libera parlamentari alla riforma prima delle vacanze parlamentari, che iniziano il 10 agosto.
Il ddl prevede che il nuovo Senato, svincolato dalla fiducia al governo, sia una sorta di camera delle autonomie composto da consiglieri regionali e sindaci, che si riuniscono per fornire pareri e proposte di modifica ad un certo numero di leggi approvate in prima lettura dalla Camera.
(Sara Rossi)
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