ANKARA (Reuters) - La Turchia ha sospeso lo schieramento di truppe in Iraq settentrionale per il momento, ma non ritirerà i militari già presenti sul terreno.
Lo ha annunciato oggi il ministero degli Esteri turco, dopo che Baghdad ha chiesto il ritiro dei soldati inviati in prossimità della città di Mosul, nelle mani di Stato islamico.
In una conversazione telefonica con la controparte irachena avuta ieri, il ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu ha ribadito che Ankara rispetta l'integrità territoriale irachena, ha riferito ai giornalisti il portavoce del ministero degli Esteri turco Tanju Bilgic.
La Turchia sostiene che il recente schieramento di truppe nel nord dell'Iraq rientra nella missione di addestramento ed equipaggiamento delle forze irachene, mentre il governo iracheno dice di non aver mai invitato i militari turchi e che porterà il caso davanti alle Nazioni Unite se i soldati non verranno richiamati.
Da parte sua il premier turco Ahmet Davutoglu ha dichiarato di voler visitare Baghdad il prima possibile per cercare di calmare le acque sullo schieramento delle truppe.
Le truppe turche, ha spiegato Davutoglu in un discorso in Parlamento al suo partito, sono in Iraq per prevenire possibili attacchi dell'Is e chi interpreta la cosa in modo diverso fa "deliberatamente provocazioni".
Davutoglu ha anche detto che Ankara ha discusso di possibili misure contro la Russia in una riunione di governo ieri e che le imporrà sanzioni se necessario, anche se resta aperta a colloqui con Mosca.
La Russia ha imposto una serie di sanzioni alla Turchia in seguito all'abbattimento di un suo aereo da guerra al confine con la Siria il mese scorso.