DONETSK/MARIUPOL, Ucraina, 5 settembre (Reuters) - Gli aspri combattimenti tra le forze governative ucraine e i ribelli filo-russi sembrano placarsi con l'approvazione di un accordo di pace che include un cessate il fuoco a partire dalle 17 italiane.
Il presidente ucraino Petro Poroshenko ha spiegato che gli inviati ucraini, russi, i leader dei separatisti e l'Osce hanno raggiunto un accordo sulla tregua, e che è in discussione a Minsk un piano di pace.
Intanto scontri si sono registrati per la maggior parte della giornata in due zone dell'Ucraina orientale: vicino al porto strategico di Mariupol, sul mare di Azov, e più a nord a Donetsk, roccaforte dei ribelli, soprattutto vicino all'aeroporto, che resta però nelle mani del governo.
Un giornalista Reuters ha sentito diversi colpi sparati verso le posizioni dei ribelli a est di Mariupol circa due ore prima dell'entrata in vigore della tregua, che prevede che entrambe le parti restino nelle loro attuali posizioni.
Un portavoce dell'esercito ha spiegato che a Mariupol la situazione si è "stabilizzata" dopo l'annuncio della tregua, in seguito a un tentativo di respingere una grossa offensiva dei ribelli in città, il cui porto è cruciale per l'esportazione dell'acciaio.
La tregua è entrata in vigore alle 18 ora locale (le 17 in Italia).
"Il mondo intero agogna la pace, tutta l'Ucraina agogna la pace, compresi milioni di residenti di Donbass (in mano ai ribelli), ha scritto Poroshenko in una nota.
"La vita umana è il valore più alto. Deve essere fatto tutto il possibile e l'impossibile per mettere fine allo spargimento di sangue e alle sofferenze della gente", ha detto, aggiungendo di aver dato ai soldati l'ordine di interrompere le ostilità.
Sergei Taruta, il governatore filo-Kiev della regione di Donetsk, ha detto a Reuters di sperare che l'accordo tenga, anche se un leader dei ribelli ha sottolineato che i separatisti vogliono ancora una scissione formale dall'Ucraina e che di fatto nella riunione di oggi non è stato discusso lo status della regione ribelle.
In base all'intesa, domani ci sarà un primo invio di aiuti umanitari, mentre è previsto anche uno scambio di prigionieri e il ritiro degli armamenti pesanti dalle zone degli scontri.
Il presidente Usa Barack Obama ha detto di essere speranzoso ma scettico riguardo alla tregua.
"Mandiamo un messaggio forte alla Russia sul fatto che le azioni hanno conseguenze. Oggi gli Stati Uniti e l'Europa hanno finalizzato alcune misure per approfondire ed estendere le nostre sanzioni sui settori della difesa, dell'energia e della finanza russi", ha detto Obama a una conferenza stampa al termine del summit Nato di due giorni in Galles.
La Nato ha chiarito che difenderà ciascun alleato e che sosterrà la sovranità dell'Ucraina contro quella che ha definito un'aggressione russa, ha detto ancora Obama.
Il segretario generale dell'Onu Ban Ki-moon ha invece accolto con favore la tregua, aggiungendo però che "una verifica e un monitoraggio credibili ed esaurienti sono essenziali" affinché la tregua abbia successo.
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