KIEV (Reuters) - Il parlamento ucraino ha ratificato oggi uno storico accordo di associazione e commercio con l'Unione europea, la cui bocciatura portò alla caduta nel novembre scorso del presidente filorusso Viktor Yanukovich.
L'accordo, che è stato contemporaneamente ratificato dall'Europarlamento a Strasburgo, ha ottenuto l'unanimità.
Il presidente ucraino Petro Poroshenko, riferendosi alla morte di un centinaio di manifestanti anti-governativi che alla fine del 2013 protestavano contro la mancata sottoscrizione dell'accordo, ha detto: "Nessuna nazione ha mai pagato un prezzo così alto per diventare europea".
Gli scontri sulla posizione dell'Ucraina rispetto alla Ue hanno portato alla caduta di Yanukovich nel febbraio scorso, poi alla crisi diplomatica con la Russia e ai combattimenti tra forze governative e separatisti filorussi nel corso dei quali sono morte oltre 3.000 persone.
La Russia, secondo cui l'accordo colpirebbe negativamente la propria economia, aveva minacciato di imporre forti aumenti sulle tariffe doganali per le merci ucraine dal primo novembre.
L'accordo prevede che l'Ucraina abbia accesso privilegiato al mercato Ue fino al primo gennaio 2016; Kiev, su concessione di Bruxelles, non dovrà tagliare i dazi sulle merci europee.
STATUS SPECIALE AI RIBELLI
Intanto, i parlamentari hanno anche votato a sostegno del piano del presidente di garantire uno "status speciale" alle "repubbliche popolari" proclamate dai separatisti.
Il piano garantirà un auto-governo alle regioni in mano ai separatisti per un periodo di tre anni e consentirà loro di "rafforzare e approfondire" le relazioni con le regioni russe vicine. Consentirà inoltre ai ribelli di avere una propria forza di polizia e di tenere elezioni locali in dicembre.
Un'altra legge darà invece l'immunità ai separatisti che hanno combattuto contro le forze governative, anche se non ci sarà amnistia per quelli coinvolti nell'abbattimento dell'aereo malese nel luglio scorso o a coloro che si sono macchiati di atti puramente criminali.
PER NATO RUSSIA HA ANCORA MILLE SOLDATI IN UCRAINA
La Nato ritiene che la Russia abbia ancora circa mille soldati all'interno dell'Ucraina, malgrado alcune riduzioni dall'inizio della tregua.
"Dal cessate-il-fuoco abbiamo visto alcune riduzioni, ma stimiamo che ancora circa mille soldati russi stiano combattendo attualmente all'interno dell'Ucraina", ha detto un funzionario Nato, che ha chiesto di restare anonimo.
"Sono equipaggiati con centinaia di veicoli da combattimento e artiglieria", ha precisato, sottolineando che ciò mette a rischio la stabilità dell'Ucraina.
Il funzionario ha aggiunto che la Russia continua a fornire supporto logistico e da combattimento ai separatisti a Donetsk e Luhansk.
Il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu ha detto oggi - secondo alcune agenzie di stampa - che la Russia ha bisogno di aumentare la sua presenza militare in Crimea a causa della crisi ucraina.