di Alberto Sisto
ROMA (Reuters) - La costruzione della rete in fibra nelle aree a fallimento di mercato, nelle quali i privati non hanno previsto investimenti nei prossimi anni, sarà realizzata dalla società pubblica Infratel e solo successivamente si valuterà una eventuale partnership pubblico-privata.
Lo dice a Reuters il sottosegretario alla presidenza del consiglio e presidente del Comitato banda ultralarga, Claudio De Vincenti, confermando alcune indiscrezioni stampa.
"Si', si parte con Infratel e si accelera, rinviando ad un secondo momento la valutazione dell'apertura ad una eventuale partnership pubblico-privata", ha risposto De Vincenti illustrando le scelte del governo sulla realizzazione della nuova rete.
Secondo La Repubblica di oggi, l'esecutivo ha deciso di avviare la costruzione della rete in fibra ottica affidando la realizzazione al pubblico, cioè a Infratel, la società statale specializzata nella costruzione di reti spente: realizza scavi, cavidotti e stende la fibra.
Secondo una fonte vicina al dossier sentita da Reuters, l'accensione della fibra viene fatta dagli operatori che ne hanno bisogno, aggiungendo gli apparati lungo la rete. La fibra sarà data agli operatori "con contratti d'uso di lungo periodo che saranno regolati, per modalità e tariffe, dall'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni. In questo modo ci sarà parità di trattamento per tutti".
Infratel si muoverà all'interno delle circa 84.000 sottoaree, i cluster C e D, che definiscono le aree a fallimento di mercato sulle oltre 94.000 in cui è stato diviso l'intero territorio italiano in base alla presenza e qualità delle infrastrutture di comunicazione. La nuova rete arriverà fino alle abitazioni per i cluster C mentre si fermerà ai nodi nei cluster D, le zone più difficili.
A decidere l'ordine dei lavori, saranno De Vincenti e il sottosegretario alle comunicazioni, Antonello Giacomelli, all'interno del Comitato.
Il governo ha stanziato questa estate 2,2 miliardi per la realizzazione della rete. Altri soldi verranno dai fondi regionali.
Il piano del governo per la banda ultralarga ha previsto diverse modalità di realizzazione: diretta del pubblico, la partnership pubblico-privato e affidata a privati.