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2 ETF di energia pulita che beneficeranno dal balzo dei prezzi di gas e petrolio

Pubblicato 08.03.2022, 12:31
Aggiornato 02.09.2020, 08:05

L’impennata dei prezzi degli energetici è sotto i riflettori a Wall Street ormai da oltre un anno. Di conseguenza, la maggior parte dei nostri lettori sta prestando molta attenzione al riferimento globale del greggio, il Brent, al riferimento USA West Texas Intermediate ed ai future del gas naturale.

Tuttavia, l’invasione russa dell’Ucraina a fine febbraio ha portato una nuova serie di pressioni sui mercati energetici globali, con il conflitto e le sanzioni economiche senza precedenti imposte alla Russia dagli USA e dagli alleati occidentali che hanno sconvolto alcune delle principali filiere energetiche europee, causando ulteriore stress sui prezzi. L’indice Dow Jones Oil & Gas index è schizzato di circa il 34,9% sull’anno.

Ieri, dopo la notizia che il governo Biden intende vietare le importazioni petrolifere russe dagli USA, il Brent è rimbalzato sopra i 130 dollari al barile, prima di scendere lievemente oscillando intorno ai 120 dollari.

Inoltre, di recente la Germania ha sospeso il progetto per il Nord Stream 2. Questo gasdotto avrebbe dovuto portare il gas naturale russo direttamente in Germania, che dipende dalla Russia per oltre metà delle importazioni di gas.

Gli analisti ora si chiedono come i titoli azionari possano reagire se l’Occidente dovesse ridurre la dipendenza dalle fonti energetiche russe, costringendo il mondo a cercare un’alternativa alle forniture energetiche tradizionali.

Di conseguenza, i fornitori di energia pulita stanno sempre più prendendo slancio. Nell’articolo di oggi parleremo di due exchange-traded fund (ETF) che potrebbero interessare ai lettori che guardano ai titoli legati all’energia rinnovabile.

1. Invesco MSCI Sustainable Future ETF

  • Prezzo attuale: 57,31 dollari
  • Range su 52 settimane: 54,61 - 78,31 dollari
  • Rendimento dividendo: 0,75%
  • Percentuale di spesa: 0,55% all’anno

Il nostro primo fondo, Invesco MSCI Sustainable Future ETF (NYSE:ERTH), investe su aziende che cercano di usare le risorse globali in modo più efficiente. Il fondo segue l’indice MSCI Global Environment Select Index, che in parte sceglie i titoli in base a numerosi criteri, come agricoltura sostenibile, energia alternativa, edifici “green”, sostenibilità idrica, efficienza energetica e controllo dell’inquinamento.

ERTH Weekly Chart

ERTH, che ha cominciato gli scambi nell’ottobre 2006, al momento possiede le azioni di 155 aziende. I primi 10 nomi rappresentano quasi il 38% degli asset netti di 402 milioni di dollari.

Per quanto riguarda i sotto-settori, troviamo titoli industriali (29,87%), immobiliari (18,38%) e di beni di consumo voluttuari (15,90%), tra gli altri. Circa un terzo dei nomi ha sede negli USA; seguono Cina, Giappone, Danimarca, Spagna e Francia.

Tra i nomi principali ci sono il gruppo di energia eolica Vestas Wind Systems (OTC:VWDRY); il REIT Digital Realty Trust (NYSE:DLR); Tesla (NASDAQ:TSLA); il colosso della tecnologia solare Enphase Energy (NASDAQ:ENPH); ed il produttore cinese di veicoli elettrici Nio (NYSE:NIO).

Il fondo è crollato di circa il 21% nell’ultimo anno e del 14% sull’anno in corso.

Tuttavia, ERTH ha segnato un massimo storico di 78,31 dollari circa un anno fa, il 25 marzo 2021. In altre parole, gli investitori che seguono l’analisi tecnica, soprattutto i cicli di prezzo e tempo, potrebbero dire che vedremo presto un bottom.

I rapporti P/E e P/B si attestano rispettivamente a 28,22x e 2,42x. Gli investitori buy and hold, che vogliono puntare su nomi di energia alternativa, potrebbero considerare il livello di 55 dollari un miglior punto di entrata.

2. SPDR S&P Kensho Clean Power ETF

  • Prezzo attuale: 82,80 dollari
  • Range su 52 settimane: 70,94-122,33 dollari
  • Rendimento dividendo: 1,48%
  • Percentuale di spesa: 0,45% all’anno

Anche il fondo SPDR® Kensho Clean Power ETF (NYSE:CNRG) investe su azioni di società all’avanguardia nel mondo dell’energia pulita. Si tratta solitamente di aziende che si occupano di energia eolica, solare, geotermica ed idroelettrica.

CNRG Weekly Chart

CNRG, che ha cominciato gli scambi nell’ottobre 2018, replica l’indice S&P Kensho Clean Power Index e possiede le azioni di 45 società. I primi dieci nomi rappresentano circa un terzo degli asset netti di 269,6 milioni di dollari.

In termini di allocazione settoriale, ci sono utenze elettriche (16,69%), componenti elettriche ed attrezzature (14,94%) e semiconduttori (12,32%), tra gli altri.

Alcune delle aziende del fondo sono: il gruppo di trasporti e distribuzione di energia canadese Enbridge (NYSE:ENB); la società di gas naturale New Jersey Resources (NYSE:NJR), che è una cosiddetta Dividend Aristocrat; Consolidated Edison (NYSE:ED), che fornisce servizi di elettricità, gas e vapore; il colosso cinese produttore di polisilicio ad elevata purezza Daqo New Energy (NYSE:DQ); e JinkoSolar (NYSE:JKS), il principale produttore mondiale di pannelli solari.

CNRG è crollato di oltre il 22% negli ultimi 12 mesi e di oltre l’8% nel 2022. I rapporti P/E e P/B si attestano rispettivamente a 16,44x e 1,41x.

Come il precedente fondo, anche CNRG ha segnato un massimo storico nel marzo 2021. Un ulteriore calo verso 80 dollari o anche meno dovrebbe migliorare il margine di sicurezza per gli investitori a lungo termine.

Nota dell’editore: Non tutti gli asset descritti sono necessariamente disponibili su tutti i mercati regionali. Consultate un broker accreditato o un consulente finanziario per trovare strumenti simili che possano essere adeguati alle vostre esigenze. Questo articolo è a solo scopo informativo. È opportuno condurre una due diligence prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.

Ultimi commenti

Magari ad accumulazione sarebbe meglio!
Inutile siamo in Italia
ETF Clean Energy
Ma qualche ETF in europa simili altrinenti neanche fineco li ha questi
Giusto!
prova a vedere INRG
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