I titoli fintech sono stati alcuni dei migliori a Wall Street durante la pandemia. Una ricerca di SVB Financial Group evidenzia che cinque dei 10 più importanti debutti tech appoggiati da venture capital a Wall Street nel 2021 sono stati nomi fintech.
Tra le quotazioni più importanti dell’era della pandemia troviamo infatti Affirm (NASDAQ:AFRM), Coinbase Global (NASDAQ:COIN), Marqeta (NASDAQ:MQ), Robinhood Markets (NASDAQ:HOOD), SoFi Technologies (NASDAQ:SOFI) e Toast (NYSE:TOST).
Intanto, le aziende fintech globali hanno raccolto finanziamenti record per 131,5 miliardi di dollari, pari a circa il 20% di tutto il capitale investito nel 2021 ed una recente ricerca suggerisce che il mercato fintech globale potrebbe valere più di 320 miliardi di dollari entro il 2026. Una simile crescita implicherebbe un CAGR di ben oltre il 23% tra il 2021 ed il 2026.
Tuttavia, dopo i prezzi delle azioni ai massimi storici, soprattutto nella prima parte del 2021, molte società fintech ad alta crescita sono andate sotto pressione. Gli investitori sono diventati scettici sulle valutazioni alte, per via dell’aumento dell’inflazione e dell’incertezza sulla prossima mossa della Federal Reserve.
Nell’articolo di oggi parleremo di due ETF focalizzati su questo settore. Potrebbero risultare interessanti per gli investitori che credono che i titoli fintech possano vedere prezzi più alti nel resto dell’anno.
1. Global X FinTech ETF
- Prezzo attuale: 34,62 dollari
- Range su 52 settimane: 30,57 - 53,07 dollari
- Rendimento dividendo: 6,55%
- Percentuale di spesa: 0,68% all’anno
Il nostro primo fondo, Global X FinTech ETF (NASDAQ:FINX) offre esposizione a società fntech globali. Si tratta di aziende che si occupano di pagamenti tramite dispositivi mobili, prestiti, criptovalute, software finanziari, crowdfunding e servizi robo-advisory. Il fondo è stato lanciato nel settembre 2016.
FINX, che replica l’indice Indxx Global FinTech Thematic Index, al momento possiede le azioni di 66 aziende. I primi 10 nomi rappresentano oltre metà degli asset netti di 874,8 milioni di dollari.
La fetta maggiore è detenuta dai titoli IT, il 77,7%. Seguono finanziari (14%), industriali (4,7%), servizi di comunicazione (2,5%), e sanità (1,2%).
Quasi il 70% delle aziende si trova negli Stati Uniti. Ci sono anche società dei Paesi Bassi (6,2%), Nuova Zelanda (3,1%), Cina (3%) e Svizzera (2,7%).
Il gruppo di software finanziari Intuit (NASDAQ:INTU) è in testa al portafoglio, con una quota dell’8,31%. Ci sono poi il colosso dei pagamenti Fiserv (NASDAQ:FISV), il gruppo di pagamenti per dispositivi mobili, con sede nei Paesi Bassi, Adyen (OTC:ADYEY); l’elaboratore di pagamenti Fidelity National Information Services (NYSE:FIS) e SS&C Technologies Holdings (NASDAQ:SSNC), che offre prodotti e servizi di software finanziari.
Nel 2022, FINX è crollato del 13,9% ed ha toccato un minimo di 52 settimane il 28 gennaio. I rapporti P/E e P/B si attestano rispettivamente a 22,73x e 3,28x. In conseguenza del recente calo, molti titoli del fondo sono scambiati a valutazioni più basse rispetto al 2021. I potenziali investitori potrebbero pensare di investire su FINX ai livelli attuali.
2. Defiance Digital Revolution ETF
- Prezzo attuale: 16,06 dollari
- Range su 52 settimane: 12,13 - 24,44 dollari
- Percentuale di spesa: 0,65% all’anno
Il nostro prossimo fondo ci porta sul mercato emergente dei non-fungible token (NFT) che ha raggiunto i 25 miliardi di dollari l’anno scorso. Il Defiance Digital Revolution ETF (NYSE:NFTZ) è considerato il primo fondo che si focalizza sugli NFT. Permette inoltre di avere accesso alle tecnologie blockchain ed alle criptovalute.
NFTZ, che al momento possiede le azioni di 34 compagnie, replica l’indice BITA NFT and Blockchain Select Index. Il fondo ha cominciato gli scambi nel dicembre 2021 e gli asset netti sono pari a 11,4 milioni di dollari. In altre parole, è un fondo nuovo e piccolo.
In termini di esposizione settoriale, al 31 dicembre 2021 risultavano: cripto-mining (32%), gestione e trading di cripto asset (23%) e NFT (22%).
I primi dieci nomi rappresentano quasi il 45% del portafoglio del fondo. Tra questi abbiamo: la società nipponica di servizi finanziari SBI Holdings (T:8473), l’azienda di mining Bitcoin Iris Energy (NASDAQ:IREN), eBay (NASDAQ:EBAY), la piazza di asset digitali Coinbase Global (NASDAQ:COIN) e la canadese Hut 8 Mining Corp (NASDAQ:HUT).
Il 60,7% delle società proviene dagli Stati Uniti. Seguono Canada (24%), Germania (4,9%), Giappone (4,8%) e Regno Unito (3,7%).
Finora quest’anno il fondo è crollato di quasi il 13,5% ed ha toccato un minimo storico di 12,13 dollari il 24 gennaio. I lettori interessati dovrebbero sapere che gli investimenti tematici possono essere rischiosi, soprattutto sul breve periodo. È quindi necessaria un’ulteriore due diligence su NFTZ prima di premere il tasto “buy”.
Nota dell’editore: Non tutti gli asset descritti sono necessariamente disponibili su tutti i mercati regionali. Consultate un broker accreditato o un consulente finanziario per trovare strumenti simili che possano essere adeguati alle vostre esigenze. Questo articolo è a solo scopo informativo. È opportuno condurre una due diligence prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.