Gli ultimi due anni di condizione pandemica hanno messo sotto i riflettori i titoli e-commerce (o e-tail), con i consumatori in tutto il mondo che si sono ritrovati chiusi in casa e costretti a fare acquisti da remoto. Ma, man mano che sempre più paesi allentano le restrizioni per il COVID-19, i distributori fisici stanno progressivamente reclamando la loro partecipazione di mercato, rendendo il settore più competitivo.
Di conseguenza, la fetta dell’e-commerce nel totale delle vendite statunitensi si è ridotta al 13,2% nel 2021, rispetto al 13,6% del 2020.
Un cambiamento simile sta avvenendo anche a Wall Street. Il Dow Jones Retailers Index è sceso dello 0,6% nello scorso anno, mentre il Dow Jones Internet Commerce Index ha perso il 29,1%. Comprensibilmente, gli investitori si chiedono cosa succederà al segmento e-commerce nel 2022.
Tuttavia, nonostante gli alti e bassi dei prezzi delle azioni sul breve termine, possiamo aspettarci che i dati dell’e-tail restino solidi nei prossimi anni. Entro il 2025, i ricavi da e-commerce negli USA dovrebbero superare di gran lunga gli 1,3 mila miliardi di dollari.
Inoltre, un recente aggiornamento del Census Bureau USA mostra che:
“Le vendite totali da e-commerce per il 2021 sono stimate ad 870,8 miliardi di dollari, con un incremento del 14,2% (±0,9%) dal 2020”.
Detto questo, ecco due ETF che offrono panieri diversificati di titoli legati all’e-commerce. Questi fondi potrebbero interessare agli investitori che puntano a ritorni nel settore della distribuzione online ma che non vogliono focalizzarsi su singoli nomi.
1. ProShares Online Retail ETF
- Prezzo attuale: 44,40 dollari
- Range su 52 settimane: 44,40 - 91,57 dollari
- Percentuale di spesa: 0,58% all’anno
Il ProShares Online Retail ETF (NYSE:ONLN) offre accesso ad e-tailer globali che vendono prodotti online, comprese le vendite su Internet, dispositivi mobili ed app. Tuttavia, il fondo esclude le agenzie di viaggio online.
ONLN, che replica i ritorni dell’indice ProShares Online Retail Index, al momento possiede le azioni di 39 aziende. Il fondo è stato lanciato nel luglio 2018 e gli asset netti sono quasi 620 milioni di dollari.
Circa tre quarti delle società hanno sede negli USA. Seguono titoli di Cina (16,8%), Taiwan (3,4%), Messico (2,0%) ed Argentina (1,9%).
I primi 10 titoli rappresentano oltre il 60% del portafoglio. Ma la performance del fondo è fortemente influenzata da due colossi dell’e-commerce: Amazon.com (NASDAQ:AMZN) e la cinese Alibaba (NYSE:BABA). Il loro peso combinato attuale è del 37%.
Altre società importanti sono eBay (NASDAQ:EBAY), la cinese JD.com (NASDAQ:JD), la piattaforma di consegne alimentari DoorDash (NYSE:DASH) e Chewy (NYSE:CHWY), che vende prodotti per animali domestici online.
Circa un anno fa, a metà febbraio 2021, ONLN ha superato i 91 dollari ad azione segnando un massimo storico. Ma questo prezzo è ormai un ricordo. Da allora l’ETF ha perso oltre metà del valore. E, sull’anno in corso, ONLN è crollato del 22,5%. Inoltre, il fondo al momento si attesta al minimo di 52 settimane.
Una recente ricerca suggerisce che le vendite globali da e-commerce dovrebbero raggiungere quota 5,1 mila miliardi di dollari entro il 2026. Nel 2020, il mercato era valutato 2,3 mila miliardi di dollari. Quindi, gli investitori a lungo termine, i cui portafogli possono tollerare oscillazioni a breve termine, potrebbero considerare il recente calo un’opportunità per investire su un fondo di e-commerce come ONLN.
2. Invesco NASDAQ Internet ETF
- Prezzo attuale: 160,58 dollari
- Range su 52 settimane: 160,58 - 261,71 dollari
- Percentuale di spesa: 0,6% all’anno
Il nostro prossimo fondo, Invesco NASDAQ Internet ETF (NASDAQ:PNQI), è una scommessa indiretta sulla crescita dell’e-commerce. Il fondo, che ha cominciato gli scambi nel giugno 2008, offre ampia esposizione alle aziende legate ad Internet negli USA.
PNQI possiede le azioni di 83 aziende e i primi 10 titoli rappresentano quasi il 60% degli asset netti di 677,8 milioni di dollari.
In termini di sotto-settori, troviamo media e servizi interattivi (24,06%), distribuzione Internet e direct marketing (22,23%) e software (16,76%). Come mostrano questi numeri, molte di queste società rappresentano la colonna portante dell’e-commerce. Altre sono piattaforme social dove le aziende vendono i loro prodotti online.
Con i social che sono diventati una parte importante della vita quotidiana delle persone, anche i trend di shopping tradizionali si sono inclinati verso il commercio sui social. In base a recenti dati, circa metà degli utenti adulti USA dei social ha fatto almeno un acquisto tramite social nello scorso anno.
Quindi, un fondo come PNQI potrebbe essere una via d’accesso a nomi che trarranno vantaggio dalla crescente influenza del commercio sui social. Tra i principali nomi dell’ETF troviamo Alphabet (NASDAQ:GOOGL), Amazon, Adobe (NASDAQ:ADBE), Meta Platforms (NASDAQ:FB) e Netflix (NASDAQ:NFLX).
Sull’anno in corso, il fondo è crollato di circa il 23%. PNQI, al momento al minimo di 52 settimane, ha perso il 36% del suo valore negli ultimi 12 mesi.
Considerati i potenziali ostacoli all’orizzonte, come i cambiamenti della politica monetaria della Fed e l’inizio di veri e propri scontri armati nell’Europa dell’Est, i lettori interessati potrebbero attendere maggiore chiarezza prima di premere subito il tasto “buy”. Tuttavia, sul lungo termine, siamo rialzisti su molti dei nomi nel fondo.
Nota dell’editore: Non tutti gli asset descritti sono necessariamente disponibili su tutti i mercati regionali. Consultate un broker accreditato o un consulente finanziario per trovare strumenti simili che possano essere adeguati alle vostre esigenze. Questo articolo è a solo scopo informativo. È opportuno condurre una due diligence prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.