Quando si intravede la tempesta all’orizzonte economico, gli investitori tendono a spostare i propri fondi dagli asset rischiosi a quelli definiti rifugio: bond governativi, titoli di servizi pubblici e di beni di consumo.
Questo tipo di asset viene considerato rifugio perché si tratta di titoli in grado di generare profitti affidabili che offrono un flusso di entrate garantito sotto forma di dividendi. La corsa agli asset rifugio si è intensificata quest’anno, soprattutto per via dell’escalation dello scontro commerciale tra Cina e Stati Uniti che, secondo molti analisti, ha il potenziale di far cadere in recessione l’economia globale.
Se siete alla ricerca di un rifugio in questo ambiente economico incerto, i titoli di due grandi distributori - Walmart Inc e Target Corporation - offrono una buona opportunità.
1. Walmart
La principale preoccupazione a cui pensare quando si sceglie un titolo rifugio è capire se la compagnia sia in grado di produrre flussi di cassa forti quando l’economia soffre e i consumatori limitano le proprie spese.
Da questo punto di vista, il principale distributore al mondo, Walmart (NYSE:WMT), è perfetto. La sua grande rete di negozi, la forte influenza sui fornitori ed il rapido miglioramento delle vendite online lo rendono un rifugio. La maggiore prova di questa forza si è avuta proprio questo mese, quando la compagnia non solo ha battuto le aspettative degli analisti sugli utili trimestrali, ma ha anche alzato le previsioni sull’intero anno fiscale. Ciò suggerisce che il distributore non prevede un grosso sconvolgimento degli utili, nemmeno in caso di arrivo della recessione.
Un elemento che avvantaggia Walmart rispetto agli altri sono le sue forti vendite di prodotti alimentari. E questo contribuisce ad isolare meglio la compagnia dallo scontro commerciale rispetto a molti rivali, in quanto i prodotti alimentari arrivano perlopiù dal Nord America.
Con questa forte posizione di mercato, ciò che importa di più agli investitori da dividendo è la capacità della compagnia di fornire entrate regolari. Walmart è perfetta anche da questo punto di vista. Da quando ha annunciato il primo dividendo nel marzo 1974, la compagnia lo ha alzato ogni singolo anno.
Guardando al futuro, il distributore ha ancora molte possibilità per continuare a ricompensare i suoi investitori. Nell’anno fiscale 2019, Walmart ha pagato un dividendo annuo di 2,12 dollari ad azione sulle sue entrate nette riviste di 4,91 dollari ad azione, mantenendo il payout ratio vicino al livello ideale del 40%. Scambiato a 112,42 dollari alla chiusura di ieri, il titolo di Walmart ha visto un’impennata di circa il 19% negli ultimi 12 mesi.
2. Target
Dopo aver valutato Target (NYSE:TGT) in base agli stessi parametri usati per Walmart, è difficile non concludere che anche questo distributore può sopportare il ribasso economico meglio dei rivali. In effetti, il titolo di Target si è dimostrato molto più redditizio rispetto a quello di Walmart quest’anno: è schizzato del 58% sul periodo chiudendo ieri a 104,70 dollari. Per fare un paragone, l’indice S&P 500 è salito del 14%.
La compagnia ha inoltre alzato le previsioni sugli utili per l’intero anno fiscale, prevedendo utili compresi tra 5,90 e 6,20 dollari ad azione, in salita dal range precedente di 5,75-6,05 dollari ad azione.
Con il proseguire di questo slancio di crescita, gli investitori da reddito che hanno comprato il titolo di Target stanno anche guadagnando payout più alti di anno in anno. La compagnia sborsa dividendi in stabile crescita ogni anno da 48 anni, mantenendo un payout ratio piuttosto conservativo del 32,27% rispetto alla media di settore del 41,95%. Con un dividendo annuo di 2,64 dollari ad azione ed un rendimento del 2,5%, le entrate trimestrali nette dovrebbero bastare a coprire più di due volte il payout trimestrale di 0,66 dollari.
Morale della favola
Non c’è dubbio che investire sui titoli azionari sia rischioso e non vada bene per una strategia di investimento altamente conservativa. Ma, se volete diversificare il vostro portafoglio con una certa esposizione ai titoli azionari, allora sia Walmart che Target offrono solidi potenziali di entrate e rappresentano un buon rifugio se l’economia dovesse rallentare o scivolare in recessione.
Negli ultimi trimestri, Target è riuscito a registrare un’ottima performance malgrado i timori che il botta e risposta a base di dazi tra USA e Cina possa far aumentare i costi dei distributori e pesare sulle vendite. Per il secondo trimestre, Target ha riportato aumenti sia delle vendite che dei profitti la scorsa settimana, un risultato ottenuto soprattutto attirando i clienti con prodotti interessanti, convenienza e prezzi competitivi.