Rispetto al possedere bond governativi (investimento rifugio) o al mettere soldi su conti di risparmio a basso tasso, investire sui titoli azionari è sempre stato più rischioso. Gli investitori azionari si espongono ad una serie di rischi di mercato, i più grandi dei quali sono recessione, battute d’arresto per gli utili ed aumento dell’inflazione che spinge le banche centrali ad alzare i tassi di interesse.
Dopo una forte ripresa dal selloff dei titoli azionari innescato dalla pandemia a marzo, i mercati sono entrati in una fase rischiosa, con le elezioni presidenziali USA dietro l’angolo e la seconda ondata di COVID-19 che colpisce numerose economie mondiali. Aggiungiamoci anche la recente diagnosi di coronavirus del Presidente USA Donald Trump, che rende l’esito delle elezioni ancora più incerto.
Tuttavia, per chi punta a restare sul mercato a lungo termine, sebbene possa essere impossibile evitare del tutto il rischio, un investimento saggio può contribuire a minimizzare potenziali insidie. Il modo migliore per farlo è diversificare il portafoglio aggiungendo titoli con beta bassi, cioè titoli meno volatili rispetto al mercato azionario generale.
Questi titoli scenderanno comunque nell’eventualità di un forte ribasso del mercato, ma i loro cali saranno meno gravi rispetto alle controparti ad alta crescita. Si riprenderanno inoltre più velocemente, una volta avvenuta la correzione. Di seguito, tre esempi da prendere in considerazione se state cercando di aggiungere una certa sicurezza al vostro portafoglio.
1. Costco Wholesale
I grandi distributori statunitensi sono considerati una scelta difensiva. Questo perché sono compagnie che si riprendono in fretta dopo uno shock iniziale, data la natura delle loro attività, che generalmente comprendono beni di consumo di cui si ha bisogno a prescindere dalla situazione economica. In questo gruppo, Costco Wholesale (NASDAQ:COST) è uno dei nostri preferiti.
L’ampia rete internazionale di Costco - che a fine 2019 contava quasi 800 magazzini in tutto il mondo, di cui quasi 550 negli USA - offre all’azienda un enorme potere nei confronti dei fornitori; inoltre, la sua capacità di vendite online in rapido miglioramento le consente di essere considerata un rifugio. Un fattore che favorisce questo distributore rispetto agli altri è la sua grande base di associati.
Con una parte considerevole della sua attività focalizzata sulla vendita di prodotti a margini di profitto bassi, il suo club conta circa 99 milioni di membri. Lo scorso anno, la compagnia ha ricevuto 3,35 miliardi di dollari solo di quote di abbonamento.
Grafico settimanale COST sui 12 mesi precedenti (TTM)
Dopo essere più che raddoppiato negli ultimi cinque anni, il titolo di Costco non sembra economico. Venerdì ha chiuso a 355,01 dollari. Tuttavia, molti analisti credono che, dopo la pandemia, Costco si rafforzerà, offrendo ulteriori rialzi agli investitori saggi.
“Vediamo alte probabilità di una performance superiore alimentate dal continuo aumento della partecipazione di mercato e da un dividendo speciale, che potrebbe arrivare il prossimo anno”, ha riferito alla CNBC l’analista di Oppenheimer, Rupesh Parikh.
“Per noi COST è sia un allettante beneficiario a breve termine di flussi di denaro legati ai timori per il coronavirus, che un vincitore a lungo termine, il che dovrebbe contribuire ad una continua performance superiore”.
Con questa forte posizione di mercato, gli investitori potrebbero apprezzare inoltre il valore aggiunto della capacità della compagnia di fornire liquidità regolare durante la volatilità di mercato. Costco offre un payout trimestrale da 0,70 dollari ad azione, schizzato del 12,7% all’anno negli ultimi cinque anni.
2. Brookfield Infrastructure Partners
Il titolo della Brookfield Infrastructure Partners (NYSE:BIP), con sede a Toronto, è un altro titolo difensivo che potrebbe fornire stabilità nell’eventualità di un’alta volatilità dei mercati. BIP possiede e gestisce compagnie di servizi pubblici, trasporti, energia ed infrastrutture di comunicazione in tutto il mondo. Il suo portafoglio comprende asset che coprono cinque continenti.
Tra questi, troviamo servizi e sistemi di trasmissione energetica in Nord e Sud America, 37 porti in Nord America, Regno Unito, Australia ed Europa, circa 3.800 chilometri di strade a pedaggio in Sud America ed India e grandi servizi ferroviari in Australia e Sud America.
L’obiettivo della compagnia consiste nel generare ritorni a lungo termine compresi tra il 12% ed il 15% sui titoli e fornire distribuzioni sostenibili agli investitori puntando ad una crescita della distribuzione annua del 5-9%.
Secondo Brookfield, la sua strategia consiste nell’acquisire attività di alta qualità su base di valore, gestire attivamente le operazioni e vendere opportunisticamente asset per reinvestire capitale nell’impresa.
Grafico settimanale BIP sui 12 mesi precedenti (TTM)
Nel corso dell’ultimo shock inflitto dalla pandemia all’economia globale, BIP non ha visto forti interruzioni dei suoi flussi di cassa, in quanto le sue attività sono state considerate essenziali. Nella presentazione agli investitori, la compagnia ha reso noto che si aspetta una crescita dei profitti su base annua.
Se si guardano i numeri, non c’è dubbio che la compagnia stia riuscendo con successo a mettere in atto il suo piano. Negli ultimi cinque anni, il titolo di BIP è più che raddoppiato, così come il suo dividendo. Finora sull’anno, il titolo è rimbalzato di oltre il 7%. Alla chiusura di venerdì di 47,80 dollari, il titolo di BIP appare ancora allettante, soprattutto con un rendimento del dividendo di più del 4%.
3. Microsoft
Volete un solido titolo tech che abbia anche caratteristiche difensive? Allora Microsoft (NASDAQ:MSFT) è quello che fa per voi.
Molti investitori pensano erroneamente che il colosso dei software con sede a Redmond, Washington, sia una semplice scelta tecnologica e lo considerano un titolo in straordinaria modalità di crescita, da scegliere per avere guadagni immediati. Secondo noi, invece, Microsoft è un’ottima scelta difensiva ed un titolo che gli investitori dovrebbero comprare per conservarlo a lungo termine.
Grafico settimanale MSFT sui 12 mesi precedenti (TTM)
La compagnia ha ricompensato i suoi investitori enormemente negli ultimi cinque anni, con le azioni che hanno segnato un’impennata di circa il 356%. La compagnia ha tratto vantaggio da una serie di successi: l’impennata degli investimenti tecnologici, il suo arrivo sul mercato nel cloud computing e la forza dei suoi prodotti core Office.
In seguito ad un’enorme trasformazione sotto la guida dell’amministratore delegato Satya Nadella, cominciata più di cinque anni fa, Microsoft è diventato uno dei protagonisti più potenti sul mercato in rapida crescita del cloud computing, ottenendo la seconda fetta più grande del mercato, dopo Amazon (NASDAQ:AMZN).
Il suo dividendo solido come una roccia, che rende il 2,24% al prezzo di chiusura di venerdì di 206,19 dollari, e l’eccellente storico per quanto riguarda i payout, vanno ad alimentare l’appeal del titolo, soprattutto in un clima economico tanto incerto. Dal 2004, quando il colosso del tech ha cominciato a pagare i dividendi, il payout si è più che quadruplicato.
Ovviamente, le compagnie che pagano dividendi affidabili si trovano in una posizione molto migliore per sopportare le pressioni alla vendita rispetto a quelle che non lo fanno, il che le rende meno volatili in un mercato ribassista in quanto forniscono entrate garantite e costanti agli azionisti.
Dopo l’incessante rally di quest’anno, il titolo di Microsoft ha ripreso fiato, crollando del 12% dal massimo storico di circa 233 dollari segnato ad inizio settembre. Gli investitori potrebbero ottenere un miglior punto di entrata se dovesse esserci maggiore debolezza nei prossimi giorni.
Morale della favola
Comprare titoli solidi, che pagano anche dividendi, è una strategia vincente quando la volatilità schizza ed i rischi per la crescita economica aumentano. Costco, BIP e Microsoft rientrano perfettamente in questa strategia difensiva. Si può fare affidamento sui loro crescenti payout anche mentre i mercati si correggono e trovano un nuovo equilibrio.