Il 2020 si è rivelato essere un anno straordinario per le offerte pubbliche iniziali (IPO).
Il Renaissance IPO ETF (NYSE:IPO), che replica un paniere di compagnie statunitensi quotate di recente, è schizzato di ben il 114,6% sull’anno in corso, raggiungendo una serie di nuovi massimi storici negli ultimi giorni. L’indice S&P 500, invece, è salito di solo il 14,6% nello stesso periodo.
Grafico giornaliero IPO
Quest’anno ricco di nuovi debutti in borsa è destinato a continuare, con Airbnb (NASDAQ:ABNB), il sito di affitti per le vacanze che ha rivoluzionato il settore alberghiero, e la compagnia di consegne alimentari Doordash (NYSE:DASH) che arriveranno in borsa questa settimana, poco prima che il 2020 si chiuda.
Di seguito ci concentreremo su tre recenti IPO di cosiddetti “unicorni” del tech che hanno più che raddoppiato il proprio valore dal loro debutto, quest’anno. Tutt e tre hanno il potenziale per diventare dei leader di mercato nei loro campi, grazie alla rapida crescita ed alla domanda in aumento per i loro prodotti:
1. Snowflake (MI:ENI)
- Debutto in borsa: 16 settembre
- Prezzo iniziale di debutto: 120,00 dollari
- Guadagni dall’arrivo in borsa: +225%
Snowflake (NYSE:SNOW), il cui software di gestione dati aiuta le compagnie a gestire e condividere vaste quantità di informazioni, ha fatto notizia all’inizio di quest’anno quando è diventata la più grande IPO software della storia.
Il fornitore di analisi ed immagazzinamento dati su cloud aveva prezzato le sue azioni a 120,00 dollari il 15 settembre ma, nel primo giorno di scambi, il 16 settembre, il titolo ha chiuso con un balzo del 112% dal prezzo IPO, a 253,93 dollari.
Questo titolo incandescente non sembra essersi raffreddato nelle settimane successive al debutto, schizzando al massimo storico di 428,68 dollari ieri, 8 dicembre.
SNOW alla fine ha chiuso la seduta di ieri a 390,00 dollari; in questo modo, la compagnia di SaaS con sede a San Mateo, California, ha registrato una valutazione da 94,6 miliardi di dollari.
Grafico giornaliero SNOW
Snowflake ha riportato risultati migliori del previsto quando ha pubblicato il suo primo report sugli utili da compagnia quotata in borsa, il 2 dicembre. Le perdite si sono ridotte da 1,92 dollari ad azione dello stesso trimestre di un anno fa a 1,01 dollari ad azione, mentre i ricavi sono balzati del 119% su base annua a 159,6 milioni di dollari, grazie alle forti aggiunte di clienti.
A fine ottobre, la compagnia contava circa 3.550 aziende ed organizzazioni come clienti, comprese sette delle prime 10 compagnie Fortune 500.
In un segnale che fa ben sperare per il futuro, il fornitore di database su cloud ha ora 65 clienti che contribuiscono per oltre un milione di dollari alle entrate ricorrenti annuali per prodotto.
Malgrado i potenti rialzi e le enormi valutazioni, il titolo di SNOW ora sembra allettante guardando al futuro, considerata l’alta domanda per i suoi servizi basati su cloud. Il fatto che sia la Berkshire Hathaway (NYSE:BRKa), (NYSE:BRKb) di Warren Buffett che il colosso del cloud Salesforce (NYSE:CRM) stiano investendo sulla compagnia non guasta.
2. Palantir Technologies
- Debutto in borsa: 29 settembre
- Prezzo iniziale di debutto: 10,00 dollari
- Guadagni dall’arrivo in borsa: +185,9%
Palantir Technologies (NYSE:PLTR), che fornisce software e servizi per l’analisi dei dati ad agenzie governative e grandi compagnie, ha debuttato in borsa il 29 settembre tramite direct listing, prevedendo un prezzo di apertura di 10,00 dollari ad azione.
Il titolo di PLTR da allora ha registrato enormi guadagni, con un rally del 185,9% dal prezzo di inizio. Le azioni hanno raggiunto un massimo storico di 31,21 dollari il 29 settembre, prima di chiudere a 28,59 dollari, dando alla compagnia di software aziendali con sede a Denver, Colorado, una capitalizzazione di mercato da 50,1 miliardi di dollari.
Grafico giornaliero PLTR
Palantir ha riportato uno straordinario trimestre nel suo primo report sugli utili da compagnia quotata in borsa il 12 novembre, con un’impennata dei ricavi pari al 52% a 289,4 milioni di dollari. I risultati positivi hanno rispecchiato la domanda elevata per il suo software di analisi dati durante l’attuale pandemia di coronavirus.
In un segnale promettente, la compagnia tech ha notato che la sua “concentrazione di clienti sta diminuendo”. Palantir ha reso noto che il 61% delle sue entrate nei primi nove mesi del 2020 sono arrivate dai suoi primi 20 clienti, in calo dal 68% dello stesso periodo del 2019.
Guardando al futuro, Palantir ha alzato le stime sui ricavi per l’intero anno fiscale da circa 1,06 a circa 1,071 miliardi di dollari, con quella che sarebbe una crescita del 44% dallo stesso periodo di un anno fa.
Con 125 clienti, il produttore di software punta ad espandersi in vari altri settori, come sanità, energia e manifattura.
Di recente Palantir ha ottenuto un contratto di tre anni con la U.S. Food and Drug Administration del valore di 44,4 milioni di dollari, in base al quale si concentrerà su riesami e controlli dei farmaci per conto dell’agenzia.
Ci aspettiamo che Palantir continui a prosperare grazie alla straordinaria crescita delle vendite ed alla maggiore domanda per i suoi strumenti software high-tech, anche se la sua valutazione alle stelle gli lascia poco margine di errore.
3. Unity Software
- Debutto in borsa: 18 settembre
- Prezzo iniziale di debutto: 52,00 dollari
- Guadagni dall’arrivo in borsa: +221,6%
Unity Software (NYSE:U), che offre strumenti per creare videogiochi, ha debuttato in borsa il 18 settembre. La compagnia con sede a San Francisco, California, ha visto le sue azioni schizzare dal suo previsto prezzo di apertura di 52 dollari ad azione di ben il 44% nel primo giorno di scambi, prima di chiudere con un’impennata del 31,4% a 68,35 dollari.
Il titolo di U, che ha mantenuto il suo appeal nelle settimane seguenti all’IPO, ha chiuso al massimo storico di 167,25 dollari ieri, con una capitalizzazione di mercato di 43,7 miliardi di dollari.
Si tratta di un’impennata del 221,6% dal prezzo IPO di 52 dollari ad azione.
Grafico giornaliero U
Unity ha riportato utili e ricavi straordinari nel suo primo report trimestrale da compagnia quotata in borsa il 12 novembre ed ha fornito previsioni sulle vendite che hanno battuto le aspettative.
Il produttore di software per la progettazione di videogiochi ha perso 0,09 dollari rivisti ad azione, contro le stime di una perdita di 0,15 dollari ad azione. I ricavi, intanto, sono schizzati del 53,5% dallo stesso periodo dell’anno scorso a 200,8 milioni di dollari, battendo facilmente le aspettative di vendite pari a 186,9 milioni di dollari, rispecchiando la crescente domanda per la sua piattaforma per lo sviluppo di videogiochi.
Il numero di clienti che hanno speso 100.000 dollari o più sulla piattaforma di Unity al 30 settembre è passato dalle 553 unità di un anno fa a 739.
Per il trimestre attuale, Unity Software si aspetta ricavi in un range compreso tra i 200 e i 204 milioni di dollari. Ben al di sopra delle stime che indicano ricavi di 196,1 milioni di dollari. Unity ha anche fornito delle ottime previsioni sull’intero anno fiscale 2020, stimando ricavi in un range compreso tra 752 e 756 milioni di dollari. Si tratterebbe di un tasso di crescita tra il 38,8% ed il 39,5% rispetto ai ricavi 2019 della compagnia.
Il titolo di Unity Software sembra ancora allettante pensando al 2021, grazie soprattutto alla sua crescita in accelerazione ed alla forte domanda che ha visto per i suoi strumenti di sviluppo di videogiochi.