Con lo scontro commerciale USA-Cina ormai alle spalle, dopo la firma della Fase 1 dell’accordo della scorsa settimana, nella settimana che sta per cominciare i riflettori saranno tutti puntati sugli utili. Numerose compagnie statunitensi a mega capitalizzazione del settore del tech e dei beni di consumo pubblicheranno i dati del quarto trimestre.
L’indice S&P 500 venerdì ha chiuso ad un nuovo record. L’indice di riferimento è rimbalzato di circa il 3% dall’inizio dell’anno. In un periodo in cui i mercati USA segnano nuovi massimi quasi ogni settimana, gli utili delle compagnie rappresentano un indicatore cruciale, fornendo una giustificazione all’attuale rally nonché delle previsioni dall’America aziendale, tramite le quali gli investitori potranno capire se le loro aspettative sono in linea con le prospettive delle compagnie in futuro.
In una settimana ricca di una serie di importanti annunci, ci concentreremo sui tre titoli seguenti:
1. Netflix (NASDAQ:NFLX)
Il colosso dell’intrattenimento globale, Netflix Inc (NASDAQ:NFLX), pubblicherà gli utili del quarto trimestre martedì 21 gennaio dopo la chiusura dei mercati. Gli analisti, in media, stimano utili per azione di 0,52 dollari e vendite di 5,45 miliardi di dollari.
Il vero banco di prova per Netflix (NASDAQ:NFLX), tuttavia, sarà dimostrare che la crescita esplosiva dei suoi nuovi abbonati sta continuando. Ed è un aspetto particolarmente importante quando una serie di rivali dal portafoglio rigonfio, come Apple (NASDAQ:AAPL) e Walt Disney Company (NYSE:DIS), hanno lanciato dei servizi in streaming, sfidando il monopolio di Netflix nel settore.
In questo clima di incertezza, gli investitori si focalizzeranno sull’aumento degli abbonati sia sul mercato nazionale che su quello globale. Wall Street si aspetta un incremento di 1,83 milioni a livello nazionale e di 7,38 milioni a livello internazionale per il quarto trimestre, secondo i dati di Bloomberg.
Il titolo di Netflix (NASDAQ:NFLX) ha visto una performance inferiore a quella degli altri grandi titoli tech nello scorso anno, nei timori che la compagnia possa incontrare delle difficoltà a crescere quando tanti altri concorrenti stanno scendendo in campo.
Ciononostante, ultimamente, il titolo sta salendo. Il titolo è schizzato di quasi il 50% dal minimo del dicembre 2018, suggerendo che gli investitori si aspettano un altro trimestre straordinario. Netflix (NASDAQ:NFLX) ha chiuso a 339,67 dollari venerdì.
2. Procter & Gamble
Il gigante globale dei prodotti di consumo Procter & Gamble (NYSE:PG) pubblicherà gli utili del secondo trimestre 2020 giovedì 23 gennaio prima dell’apertura dei mercati. Gli analisti, in media, stimano utili per azione di 1,37 dollari e vendite di 18,41 miliardi di dollari.Gli investitori hanno spinto il titolo di P&G ad un massimo storico venerdì, nelle aspettative che lo slancio di crescita della compagnia sarà ancora forte persino dopo aver registrato cinque trimestri consecutivi di crescita rapida. Il titolo ha chiuso a 126,41 dollari venerdì, con un’impennata di circa il 40% negli ultimi 12 mesi.
Negli ultimi due anni, il produttore del detersivo per piatti Fairy, dei tovaglioli Bounty del dentifricio Oral-B e di un’ampia gamma di altri prodotti di consumo ha continuato ad aumentare le vendite, grazie ad innovazione, marketing e ad una struttura organizzativa semplificata.Ad ottobre, P&G ha riportato vendite organiche (che escludono aspetti come acquisizioni e fluttuazioni monetarie) schizzate del 7% nel primo trimestre fiscale. Ciò dimostra che la compagnia sta mantenendo lo slancio dopo aver confermato la crescita delle vendite organiche più rapida in oltre un decennio registrata nel trimestre precedente.
3. Intel
Il produttore di chip Intel (NASDAQ:INTC) si troverà sotto i riflettori quando pubblicherà gli utili del quarto trimestre giovedì 23 gennaio dopo la chiusura. Il colosso del tech dovrebbe riportare utili per azione di 1,25 dollari e ricavi di 19,2 miliardi di dollari, secondo le stime degli analisti.
Nell’ultimo report Intel è riuscito a superare le aspettative sia sulle vendite che sui profitti, fornendo anche previsioni positive sul quarto trimestre, ridimensionando i timori degli investitori per una limitazione della produzione sulla scia di un rallentamento della domanda.
Intel, il principale produttore di chip negli Stati Uniti per livello di ricavi, sta traendo vantaggio dalla forte domanda di chip per i centri dati. Gli investitori non vedono l’ora di capire se il colosso dei semiconduttori con sede a Santa Clara, California, sia riuscito a sostenere l’impennata della domanda nel quarto trimestre. E vogliono sapere anche se la compagnia ha delle previsioni positive per il 2020.
Il titolo di Intel, che ha chiuso a 59,60 dollari venerdì, ha segnato una ripresa negli ultimi tre mesi nelle aspettative che il rallentamento dello scorso anno nel settore dei semiconduttori sia temporaneo. Gli utili di questa settimana potrebbero supportare ulteriormente il rally.