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3 titoli da seguire questa settimana: Zoom Video, Broadcom, DocuSign 

Pubblicato 30.08.2021, 08:44
Aggiornato 02.09.2020, 08:05

L’uptrend del mercato azionario è tornato, sostenuto dalle previsioni degli investitori dopo Jackson Hole secondo cui la banca centrale statunitense non ha fretta di alzare i tassi di interesse mentre inizia a ridurre lo stimolo monetario in corso.

L’indice S&P 500 è salito la scorsa settimana, registrando un nuovo massimo venerdì, dopo che il Presidente della Federal Reserve Jerome Powell ha dichiarato che la banca centrale potrebbe iniziare a ridurre il programma di acquisti di bond quest’anno, un primo intervento per cambiare il verso della politica monetaria allentata lo scorso anno per contrastare la recessione innescata dalla pandemia.

Powell ha dichiarato durante il simposio annuale della Fed di Kansas City che la riduzione del programma di stimolo non vuol dire che la Fed si muoverà automaticamente per alzare i tassi di interesse. 

Con questo ottimismo, ecco tre titoli a forte capitalizzazione di mercato che monitoreremo questa settimana.

 

1. Zoom Video

Zoom Video Communications (NASDAQ:ZM) rilascerà gli utili per il secondo trimestre dell’anno fiscale 2022 dopo la chiusura di lunedì 30 agosto. Gli analisti si aspettano un profitto di 1.16 dollari ad azione su vendite da 991,21 milioni di dollari.

 

Grafico settimanale ZM (ultimi 12 mesi)

La piattaforma di comunicazione video ha avuto un anno ottimo durante la pandemia, in quanto le vendite sono schizzate grazie al lavoro da casa. Le vendite e i profitti hanno costantemente superato le attese in ogni trimestre e l’azienda continua a rivedere al rialzo le previsioni.

A giugno Zoom ha dichiarato che le vendite nell’ultimo trimestre potrebbero superare le stime degli analisti, grazie alla capacità dell’azienda di mantenere clienti e aggiungere nuovi anche dopo il rallentamento della domanda di strumenti per la video conferenza dovuta alla pandemia.

L’azienda californiana con sede a San Jose, dopo aver guadagnato il 400% lo scorso anno, quest’anno non è riuscita ad impressionare gli investitori. Il titolo ha chiuso a 340,81 dollari venerdì, pressoché invariato dall’inizio dell’anno.

 

2. Broadcom 

L’ultimo grande produttore di chip a rilasciare gli utili sarà Broadcom (NASDAQ:AVGO). L’azienda rilascerà gli utili del terzo trimestre fiscale 2021 giovedì 2 settembre, dopo la campanella di chiusura. Gli analisti si aspettano 6,88 dollari l’azione per vendite previste da 6,76 miliardi di dollari.

 

Grafico settimanale AVGO (ultimi 12 mesi)

Nell’ultimo report sugli utili, gli investitori vorranno sapere se l’attuale strategia dell’azienda, capitanata dall’AD Hock Tan - basata su acquisizioni e acquisti di asset software in difficoltà - si stia rivelando giusta. 

Broadcom è uno dei maggiori produttori mondiali di chip, con diverse line di produzione, da componenti per smartphone, semiconduttori per router Wi-Fi e strumentazione per il networking.

A giugno l’azienda ha fornito previsioni rialziste sulle vendite trimestrali, grazie alla domanda di chip per data center e per strumentazioni di potenziamento della velocità di internet a casa. Le azioni Broadcom, che hanno chiuso venerdì a 495,94 dollari, hanno guadagnato l’11% quest’anno ed il 44% negli ultimi 12 mesi.

 

3. DocuSign

L’azienda di firma elettronica DocuSign (NASDAQ:DOCU)  rilascerà gli utili giovedì dopo la chiusura. Gli analisti vedono un profitto di 0,40 dollari l’azione su vendite da 488,71 milioni di dollari.

 

Grafico settimanale DOCU (ultimi 12 mesi)

L’azienda con sede a San Francisco ha vissuto una crescita esplosiva grazie al suo servizio digitale, in quanto il distanziamento ed il lavoro da casa hanno spinto le aziende a dotarsi di firma digitale per gestire i contratti in maniera elettronica.

Questi trend hanno portato DocuSign tra le maggiori storie di successo del 2020 a Wall Street, in quanto le sue azioni sono schizzate, dopo Zoom Video e Moderna (NASDAQ:MRNA).

Secondo l’AD dell’azienda, Dan Springer, DocuSign è ancora in una fase iniziale di crescita in un mercato da 50 miliardi di dollari. Il titolo DocuSign ha chiuso venerdì a 300,76 dollari, in salita del 35% dall’inizio dell’anno.

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