Uno dei tratti classici dell’investitore italiano, è quello dell’Home Bias (concentrarsi prevalentemente su investimenti italiani ignorando quasi completamente tutto il resto del mondo), senza considerare che la capitalizzazione del mercato azionario italiano vale MENO DELL’1% DELLA CAPITALIZZAZIONE MONDIALE (mi dispiace deludere chi pensava che l’Italia fosse l’epicentro della finanza mondiale).
I 2 grossi problemi tuttavia di questa strategia sono che da un lato ci si concentra su investimenti spesso deludenti, che presentano un rapporto rischio-rendimento decisamente negativo.
Vi dò 2 esempi pratici di queste scelte negative:
- BTP a scadenze superiori ai 20-30 anni (perché la “cedola” è buona, senza considerare il rischio inflazione e duration)
- Titoli azionari relativi SOLO al FTSE MIB (i classici titoli da cassettisti, che se tieni a lungo porti a casa sicuramente il guadagno).
Così facendo si finisce quindi per ignorare quanto DAVVERO c’è di buono in Italia, ovvero il tessuto delle imprese più piccole, che rappresentano in molti casi vere e proprie eccellenze non solo nazionali, ma anche globali.
Il confronto
Potremmo già solo guardare i grafici, ma se consideriamo solo gli ultimi anni, il FTSE Italia STAR (indice che raggruppa le piccole medie imprese con requisiti di alta qualità) rispetto al FTSE MIB (l’indice delle principali e più grandi aziende italiane) ha fatto decisamente meglio (notare che per correttezza di analisi ho considerato il FTSE MIB TOTAL RETURN, quindi DIVIDENDI INCLUSI, così la magra figura rispetto allo STAR è ancora più magra).
Quindi la domanda è: perché con tutta questa qualità in Italia, l’investitore medio si ferma sempre a comprare quei 4-5 titoli che si rivelano delusioni non solo a breve, ma anche a lungo termine?
Semplice, perché conosce solo quelli! Perché sui giornali trovi sempre le stesse analisi sugli stessi titoli, quelli più seguiti. Ma il fatto che siano più seguiti, e più grandi, non significa assolutamente che siano migliori.
Cambio di prospettiva
Ecco quindi che alla luce di ciò, bisogna completamente ripensare il proprio modello di investimento, andando a cercare non i grandi nomi, ma i “grandi” titoli.
E scopriamo che su questo l’Italia è davvero, ma davvero, un’eccellenza, in molti campi.
FUORI I NOMI
Ci sono diverse aziende nazionali che meritano di essere inserite in un elenco speciale, ma preferisco citarne alcune che personalmente ho avuto ed ho tutt’oggi in portafoglio, perché mi permette di conoscerle meglio.
- Racing Force SpA (MI:RFG)
- Freni Brembo SpA (MI:BRBI)
- Cembre SpA (MI:CEMB)
- Marr SpA (MI:MARR)
- Technogym SpA (MI:TGYM)
Questo elenco di 5 titoli, sono solo alcune delle numerose piccole e medie imprese che meriterebbero di essere citate.
Ognuna di queste rappresenta un’eccellenza. Racing Force SpA (MI:RFG) ad esempio (quotata da poco), lo sapevate che fornisce a livello mondiale tutti i dispositivi di sicurezza (caschi e tute) della Formula 1 e di molte altre competizioni? Da poco ha pure siglato un accordo pluriennale con Ferrari NV (MI:RACE) per indossare ovunque il marchio BELL di caschi. Questo a casa mia è un vantaggio competitivo.
Freni Brembo SpA (MI:BRBI)non ha bisogno di presentazioni, azienda italiana classica a gestione storica (1961), leader di mercato mondiale nei sistemi frenanti e innovatore riconosciuto della tecnologia degli impianti frenanti a disco per veicoli. È fornitore di sistemi frenanti ad elevate prestazioni per i costruttori più prestigiosi di autovetture, veicoli commerciali e motocicli a livello mondiale. Freni Brembo SpA (MI:BRBI) ha inoltre un'indiscussa supremazia nel settore delle competizioni auto e moto, con oltre 200 campionati mondiali vinti sino a oggi. L'azienda opera oggi in Italia, Brasile, Messico, Polonia, Spagna, Gran Bretagna, Germania, Francia, Svezia, USA, India, Cina e Giappone, vendendo i propri prodotti in 70 Paesi nel mondo.
Cembre SpA (MI:CEMB), che da oltre 30 anni sviluppa, produce e commercializza in Europa ed in Usa connettori elettrici a compressione. In questo mercato Cembre SpA (MI:CEMB) è divenuta leader in Italia e ha guadagnato quote di mercato significative in Europa. Cembre SpA (MI:CEMB) è anche tra i maggiori produttori di utensili (meccanici, pneumatici ed idraulici) per l'installazione dei connettori e per il taglio dei cavi. Recentemente la società è entrata nel mercato dei pressacavi e della siglatura industriale. I prodotti sviluppati per la connessione alla rotaia e per altre applicazioni ferroviarie sono stati adottati da tutte le società leader operanti nel settore ferroviario. La qualità dei prodotti Cembre SpA (MI:CEMB)è certificata dal 1992 dal Lloyd's Register Quality Assurance per la progettazione, produzione e commercializzazione di accessori per cavi, connettori elettrici e relativi utensili. Diverse metro nel mondo usano gli “attacchi” Cembre sui binari.
Marr SpA (MI:MARR), fondata nel 1972, è una società leader in Italia nella distribuzione specializzata di prodotti alimentari alla ristorazione extra domestica. Marr SpA (MI:MARR) serve oltre 36.000 clienti (principalmente ristoranti, hotel, pizzerie, villaggi turistici, mense aziendali), con un'offerta che include circa 10.000 prodotti alimentari, tra cui pesce, carne, alimentari vari, ortofrutta. La società a differenza delle altre citate opera in ambito nazionale e non internazionale, avendo comunque un posizionamento di leadership. La struttura operativa è organizzata con l'obiettivo di consegnare, ogni giorno ed entro 24 ore dal ricevimento dell'ordine, i prodotti richiesti.
Technogym SpA (MI:TGYM) offre soluzioni per il benessere (wellness), in particolare per l'esercizio fisico (nel fitness), la preparazione atletica (nello sport) e la riabilitazione (per la salute della persona), rivolte ai principali segmenti del mercato delle attrezzature per il fitness e in generale al più ampio settore del wellness. Con la pandemia ha velocizzato il processo di trasformazione digitale, con utilizzo di IoT, per connettere macchine ed atleti, e permettere di fare sport non solo in palestra, ma a casa o in qualsiasi parte del mondo vogliamo.
Tutto questo, come sempre, genera anche valore per gli azionisti, almeno per quelli che riconoscono qualità in queste aziende, vedere per credere.
Conclusioni
Non sono mai stato affezionati ai “soliti” titoli, ho sempre preferito i “soliti numeri”. E se devo scegliere un augurio da fare per il 2022, vi auguro di scegliere diversamente.
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"Quest'articolo è stato scritto a titolo esclusivamente informativo; non costituisce sollecitazione, offerta, consigli, consulenza o raccomandazione all'investimento in quanto tale non vuole incentivare in nessun modo l'acquisto di assets. Ricordo che qualsiasi tipo di assets, viene valutato da più punti di vista ed è altamente rischioso e pertanto, ogni decisione di investimento e il relativo rischio rimangono a carico dell'investitore"