Punto 1 - Selling Climax
Il punto 1 fa segnare un minimo di periodo dell’indice Nikkei225 con un alto volume. Il mercato perde rapidamente il supporto intorno a quota 21000 per poi riapprezzarsi e portarsi nuovamente per la chiusura al di sopra del supporto. Il movimento descritto è una trappola ribassista che genera un’ondata di panic selling da parte dei piccoli investitori che liquidano le loro quote a favore di operatori qualificati. Questa dinamica è definita Selling Climax.
Punto 2 -Automatic Rally
Il movimento del punto 2 conferma l’ipotesi che il 9 febbraio sia avvenuto un selling climax. Il mercato reagisce rapidamente dai minimi effettuando un tipico rimbalzo tecnico definito automatic rally.
Punto 3 - Secondary Test
Il prezzo scende nuovamente nell’area toccata dal punto 1, questa volta però il volume è sensibilmente più basso e lo spread delle barre più contenuto che nella caduta precedente, tutti fattori che segnalano un esaurimento della forza delle vendite.
Punto 4
Il mercato si rialza rapidamente dai minimi con una buona progressione di prezzo ma con un basso volume, indicando l’incapacità dell’indice di attrarre nuovi compratori a prezzi crescenti. Il prezzo giunto in resistenza viene respinto prontamente segnalando un probabile ribasso successivo.
Punto 5
L’indice cade con violenza verso i minimi di periodo con un incremento di volume rispetto alla salita del punto 4, ma con volumi nettamente inferiori al punto 1. Nonostante lo spread delle barre in discesa sia piuttosto ampio, il movimento ribassista non porta conseguenze apprezzabili, non riuscendo a violare il supporto a quota 20.700. Gli scambi appaiono ormai chiaramente confinati in un trading range con limite superiore a 22.300 e inferiore a 20.700, segnalando il momentaneo equilibrio tra compratori e venditori.
Punto 6
Il Nikkei 225 si rialza dai minimi con fatica e con volumi decrementali, non riuscendo a raggiungere il limite inferiore del trading range e preannunciando un nuovo possibile calo della quotazione.
Punto 7
Il giorno 23 marzo l’indice appare completamente in controllo delle vendite tanto da violare nettamente il bordo inferiore del trading range spinto da alti volumi. Il giorno successivo il mercato riguadagna terreno portandosi nuovamente al di sopra del supporto e rivelando la possibilità che, a dispetto delle apparenze, all’interno delle candele ribassiste dei giorni 22 e 23 marzo fossero presenti abbondanti acquisti in grado di bloccare il prezzo e riportarlo all’interno del trading range.
Punto 8
L’indice risale fino alla resistenza a quota 22.000 con spread e volumi superiori alle salite precedenti.
Conclusione
La dinamica di mercato segnala la possibilità che il processo in atto possa essere un’accumulazione di quote da parte di operatori qualificati. In particolare la rapidità nella rottura del supporto e nella risalita successiva, descritta al punto 7, mi fanno ritenere che la dinamica tra domanda e offerta sia al momento sbilanciata in favore della domanda e che quindi il mercato, una volta superate le resistenze a quota 22.000 e 23.300, possa rialzarsi per giungere nuovamente intorno a quota 23.500.