La tregua sui BTP potrebbe rompersi in prossimità delle elezioni europee di maggio... Come investire su Piazza Affari senza rischiare di farsi male.
Tra i titoli azionari che meglio hanno rappresentato il trend negativo di Piazza Affari nel 2018 e il cambio di rotta del primo trimestre 2019, Unicredit (MI:CRDI) sta per giungere a un bivio importante che potrebbe influenzare il cammino del resto dell’anno. Con esso, tutto il listino di Piazza Affari si trova a fare i conti con il rischio di un ritorno della sfiducia dopo una tregua di tre mesi, incoraggiata dalle ultime mosse di Draghi in favore del settore bancario.
I rischi rispetto ad un’operatività unidirezionale al rialzo permangono pertanto elevati e anche in previsione di un ritorno della volatilità, è opportuno per gli investitori dotarsi di un paracadute, o meglio di un Airbag. La soluzione che oramai sta entrando a pieno titolo nei portafogli ben diversificati di chiunque abbia a cuore la sorte dei propri investimenti è rappresentata da una forma alternativa di investimento azionario, dotata implicitamente di una copertura dai rischi di ribasso.
Nella sostanza, investendo sul mercato azionario attraverso questo strumento, si rinuncia implicitamente al dividendo che annualmente distribuisce il titolo ai suoi azionisti per far sì che questo venga utilizzato per l’acquisto di opzioni di copertura. Conosciuti sul mercato come certificati, questi strumenti finanziari dall’elevatissima efficienza fiscale (consentono la compensazione delle minusvalenze anche attraverso flusso cedolare) che nel corso del 2018 hanno registrato una crescita di volumi sul mercato di Borsa Italiana pari al 44% rispetto all’anno precedente, sono oggi a disposizione di chiunque possa accedere al Sedex di Borsa Italiana tramite una piattaforma di trading online o recandosi in banca.
Nel dettaglio, il certificato che oggi si mette in evidenza prende il nome di Phoenix Memory Airbag (Isin XS1520274199) è quotato sul mercato da Credit Suisse e segue le performance di un basket composto dai titoli Azimut (MI:AZMT), FCA (MI:FCHA), STM (PA:STM) e UniCredit. Con cadenza trimestrale prevede il pagamento di cedole del 2,02%, pari all'8,08% p.a., a condizione che il titolo più debole del basket sia almeno al 50% dello strike iniziale, ovvero che ad esempio Unicredit rilevi ogni trimestre al di sopra dei 6,11 euro, un livello mai toccato nella storia.
Fissata una durata massima di 5 anni (è prevista anche l’opzione di rimborso automatico anticipato del capitale già da dicembre 2019) , a scadenza il certificato prevede la protezione totale del capitale inizialmente investito fino a una perdita massima del 50% da parte di uno dei titoli del basket , il che implica che anche nell’ipotesi di profondo ribasso di Unicredit o degli altri tre titoli azionari non si subirà alcuna perdita e si sarà certi di incassare tutte le cedole previste.
Qualora infine uno dei titoli finisca a scadenza al di sotto della barriera del 50%, grazie al meccanismo Airbag, le perdite saranno attutite limitando , a titolo di esempio, il saldo negativo al 5% in caso di -52,5% dal parte del titolo peggiore del basket. Si comprende pertanto quale portata abbia la struttura di questo strumento finanziario: paga cedole trimestrali, fiscalmente efficienti per la compensazione delle minusvalenze, anche qualora un titolo del basket perda il 50% e grazie all’effetto memoria consente di incassare tutto il flusso anche qualora uno dei titoli finisca al di sotto del livello del 50% ( alla prima occasione che torna al di sopra, paga tutte le cedole non erogate in precedenza), protegge il capitale interamente anche nel caso in cui un titolo si dimezzi e pur in presenza di un tracollo da parte di un’azione , limita le perdite a pochissimi punti percentuali.
Mai dividendo fu meglio utilizzato vien da dire. L’acquisto sul Sedex di Borsa Italiana può avvenire oggi a prezzi di circa 98 euro, con la prima cedola in pagamento a giugno 2019.