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Airbus meglio di Boeing ma problemi commerciali potrebbero minacciare entrambi

Pubblicato 10.04.2019, 16:05
Aggiornato 02.09.2020, 08:05

Sebbene Airbus (PA:AIR), (OTC:EADSY), (OTC:EADSY) e Boeing (NYSE:BA) abbiano registrato guadagni in un testa a testa nei primi due mesi dell’anno, la recente divergenza della performance del prezzo dei loro titoli potrebbe indicare che il produttore europeo di aerei sta sviluppando un vantaggio competitivo.

Boeing Weekly TTM

Anche se la gestione di Airbus afferma di non stare cercando di trarre vantaggio dal blocco imposto agli aerei 737 MAX del suo arci-rivale in seguito ai due incidenti che hanno visto coinvolto il modello a cinque mesi di distanza, con la morte di tutti i passeggeri, l’evento potrebbe segnare un cambio delle prospettive imprenditoriali a favore della compagnia europea. Molto dipenderà dalla velocità con cui Boeing risolverà la crisi.

Airbus Weekly TTM

La traiettoria rialzista del titolo di Airbus è stata ininterrotta nel 2019. Ha toccato il massimo storico il 9 aprile, con un guadagno generale di oltre il 40% finora quest’anno. Il crollo del 12% del titolo di Boeing da quando un 737 MAX operato da Ethiopian Airlines è caduto il 10 marzo ad Addis Abeba ne ha ridotto il rialzo sull’anno in corso al 14%.

Airbus ha dato istruzioni al suo staff vendite durante una conference call di non menzionare gli incidenti di Boeing per attirare clienti, secondo quanto ha riportato Bloomberg il 30 marzo, citando uno dei partecipanti. “Quando succedono cose simili, siamo tutti una sola grande famiglia”, ha affermato l’Amministratore Delegato di Airbus Tom Enders durante un evento del 15 marzo, ricorda Bloomberg. “La sicurezza non è qualcosa su cui fare concorrenza”

A dire il vero, gli analisti del settore fanno notare che, con un libro ordini pieno ed una lista di attesa per via dei limiti della capacità, Airbus non potrebbe facilmente subentrare a colmare il vuoto di ordinativi dei clienti di Boeing che volessero cambiare fornitore. A fine febbraio, Airbus aveva ordini inevasi di oltre 5.800 ordinativi aziendali per la sua famiglia di aerei A320neo, il rivale del Boeing 737 MAX, afferma The Motley Fool. Con un tasso di produzione aumentato di 725 unità all’anno in programma per il 2021, ci vorrebbero otto anni per completare tutti gli ordini esistenti, secondo l’articolo.

Un mega ordinativo di 300 aerei dalla Cina, del valore di circa 30 miliardi di euro (33,8 miliardi di dollari), firmato durante la visita a Parigi del Presidente cinese Xi Jinping il mese scorso, rappresenta un altro fattore a favore del prezzo del titolo di Airbus. L’accordo prevede 290 A320 e 10 A350 XWB.

Va a rafforzare la presenza del produttore europeo sul secondo mercato mondiale dell’aviazione civile. In base alle stime di Airbus, la Cina avrà bisogno di circa 7.400 nuovi aerei passeggeri cargo nei prossimi 20 anni, circa il 19% della domanda globale.

Il 14 febbraio, Airbus ha riportato profitti operativi rivisti per il quarto trimestre di 3,1 miliardi di euro, il 56% in più rispetto all’anno scorso, superando le sue stesse previsioni di 2,36 miliardi di euro. I ricavi sono aumentati dell’11% a 23,29 miliardi di euro, battendo la media di 22,82 miliardi di euro calcolata dagli analisti.

Il produttore di aeri franco-tedesco ha inoltre dichiarato a febbraio che smetterà di costruire i suoi A380 a doppio ponte nel 2021 in quanto il cliente più importante del modello, Emirates, ha ridotto gli ordinativi e “per via della mancanza di ordini inevasi per altre compagnie aeree”. Le compagnie aeree preferiscono ora modelli più affusolati e a basso consumo di carburante, ha spiegato.

Airbus ha previsto di consegnare 880-890 aerei commerciali quest’anno, rispetto agli 800 del 2018. Ha anche previsto un aumento del 15% dei profitti operativi nel 2019.

“Ci aspettiamo che il gruppo riporti una forte crescita degli utili e dei flussi di cassa a medio termine e siamo dell’idea che queste prospettive positive non siano rispecchiate dal prezzo attuale”, ha scritto sul Times of Malta all’inizio del mese Kristian Camenzuli, direttore degli investimenti di Calamatta Cuschieri, un’agenzia di brokeraggio maltese.

“Il fatto che Boeing sia stato sotto pressione di recente per via dei problemi dei 737 Max e del grande ordine fatto dal governo cinese per l’acquisto di 300 aerei è un punto aggiuntivo”.

L’agenzia ha di recente cominciato la copertura del titolo di Airbus con un consiglio “Buy”, prevedendo che il prezzo possa salire a 138 euro in un anno, con un rimbalzo del 17% dal livello attuale.

Tuttavia, potrebbero esserci dei problemi fondamentali all’orizzonte. All’inizio della settimana, il Presidente USA Donald Trump ha minacciato di imporre dazi da 11 miliardi di dollari sui prodotti europei, tra cui vino, formaggi, pesce e, cosa più importante per Airbus, su pezzi di ricambio di aerei.

Un tweet del Presidente, pubblicato ieri, esprime chiaramente che, almeno in parte, le motivazioni alla base di questa decisione dipendono dalla rivalità tra Airbus e Boeing:

Secondo il tweet di Trump:

“L’Organizzazione Mondiale per il Commercio trova che gli aiuti dell’Unione Europea ad Airbus abbiano avuto un impatto negativo sugli Stati Uniti, che ora introdurranno dazi su 11 miliardi di dollari di prodotti UE! L’UE ha approfittato degli Stati Uniti per il commercio per molti anni. Ma questo finirà!”

Gli aiuti non sono un qualcosa di nuovo. Sia Stati Uniti che Europa hanno fornito questi pagamenti ai loro rispettivi colossi dell’aviazione per cercare di farli restare sostenibili. Secondo Vox, “la disputa si è trasformata in un’enorme lotta, in cui entrambe le parti affermano di essere state danneggiate di proposito”.

Ci si aspetta ora che l’UE risponda a tono con dazi sui prodotti USA. Marie Kasperek, esperta di affari transatlantici dell’Atlantic Council di Washington D.C., citata da Vox, afferma: “È come vedere dei bambini al parco, nel recinto della sabbia, che si picchiano con le palette”.

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