Analisi ciclica sul Ftse Mib

Pubblicato 10.07.2020, 12:36
IT40
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Vediamo l’andamento del future Ftse Mib a partire dal minimo del 16 marzo con dati a 60 minuti aggiornati alle ore 12:00 di oggi 10 luglio:

Ciclo Intermedio Ftse Mib
 
Il grafico è stato realizzato con il software Cycles Navigator da me ideato.
La linea verde a pallini rappresenta i prezzi del future Ftse Mib. La linea Bianca rappresenta il potenziale andamento ciclico (valido soprattutto per i tempi e per le tendenze e non per le forze (ovvero i prezzi). In basso vi sono degli Indicatori di Intensità di Forze Cicliche (ne uso circa 6-7 differenti).

Questo grafico rappresenta il Ciclo Intermedio (durata media pari a 3 mesi solari circa) - questo ciclo è partito in tempi idonei sui minimi del 16 marzo ed in leggero anticipo rispetto ai principali mercati Europei (18-19 marzo). Successivamente alla sua partenza vi è stato un discreto rialzo sino ai massimi del 30 aprile (vedi freccia ciano). Da lì era iniziata una fase di perdita di forza che sembrava potesse proseguire. Invece, dal 14 maggio (vedi freccia rossa) si è innescato un notevole recupero, ed inatteso come forze, che ha portato quasi con una linea retta sino al massimo del 9 giugno (vedi freccia gialla). Questo ulteriore rialzo ha alcune anomalie dal punto di vista ciclico e sappiamo che è stato innescato soprattutto dalle enormi risorse messe in campo dalla Banca Centrale Europea (soprattutto nella riunione del 20 maggio) ed anche dalla Banca Centrale Americana.
 
Abbiamo 2 possibili conformazioni cicliche;
1- questo ciclo è terminato in tempi idonei (durata circa 62 gg) ma con forme poco idonee sul minimo del 15 giugno (vedi freccia verde); in tal caso saremmo su un nuovo ciclo Intermedio che per ora non manifesta particolare forza e che potrebbe proseguire così per il mese di luglio;
2- ciclo ben più lungo ad a cui mancherebbe una fase correttiva e che potrebbe concludersi entro il 17 luglio (o poco oltre).
 
Sono 2 ipotesi differenti, ma sono legate agli effetti distorsivi sui Mercati generati dalla immensa liquidità fornita dalle varie Banche Centrali e che non ha eguali nel passato. Per ora conferisco delle potenzialità in più alla 2° ipotesi, soprattutto perché l’Oscillatore Ciclico in basso non ha mai avuto fasi si “scarico”, ovvero di discesa, cosa che accade nella fase finale della grande maggioranza dei cicli.
 
Giusto per dare qualche riferimento di prezzo (che io chiamo “livelli critici” e non sono veri target price) una fase di correzione potrebbe riportare verso 19250-19000-18750; una maggiore intensità potrebbe condurre sino a 18500-18300 ed al limite a 18000 punti, che per ora pongo come limite alla discesa.
Dal lato opposto, una prevalenza rialzista potrebbe riportare a 19800-20000-20200; ciò confermerebbe che siamo in una nuova fase ciclica. Una maggior spinta potrebbe portare sui massimi del 9 giugno intorno a 20400 punti. Voltre abbiamo 20700 e 21000 che perora pongo come limite ad una fase di spinta.
 
Ricordo che per quanto ci siano delle strutture cicliche all’interno dei mercati finanziari queste non sono e non possono essere esattamente regolari. Pertanto l’analisi svolta (come tutta l’analisi tecnica) non può che essere di tipo probabilistico, nel rispetto di una serie di regole che l’Analisi Ciclica prevede.
 

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