Ci eravamo lasciati la scorsa settimana con la chiusura delle borse europee contraddistinte dal profondo rosso. L’avvento della variante Sud Africana Omicron, non ha fatto altro che indebolire i mercati con un ulteriore settimana estremamente negativa.
EUR/USD
Il cambio principe del mercato del Forex mostra come l’Euro sia sempre più in difficoltà nei confronti del dollaro. Vista la situazione pandemica della Germania, del Belgio, e della Francia con l’avvento della nuova variante Sud Africana non ci si aspetta grandi stravolgimenti sul trend principale annuale. I principali analisti credono che il valore del cambio possa attestarsi a quota 1,12 fino a fine anno. Probabilmente, siamo davanti a due scenari:
Primo scenario: se la BCE non si esmprimerà entro il 31/12 sul come si comporterà con i tassi, l’applicazione del tapering senza l’innalzamento dei tassi e quindi l’avvio di un massiccio acquisto di titoli obbligazionari, come ha affermato Powell (presidente della FED), il cambio potrebbe scendere fino a quota 1,11.
Secondo scenario: se la BCE si esprimerà e come ha preannunciato alzerà i tassi di almeno 0,25% per arginare l’inflazione, il cambio potrebbe arrivare a quota 1,12 o eventualmente potrebbe anche riguadagnare terreno per terminare l’anno a quota 1,14, ovvero appena sopra la resistenza determinata dalla trend line annuale.
GOLD
I movimenti laterali dell’oro vista la costante incertezza dei mercati per via del Covid, fanno si che il bene rifugio per eccellenza stia ormai da più di sei mesi oscillando tra il supporto semestrale posizionato circa al livello di prezzo di 1740/1760 e la risistenza compresa tra 1910/1880. C’è poco da dire l’ oro, fino a fine anno a meno di stravolgimenti, rimmarrà bloccato in questo range. Cosa ci aspetta per il nuovo anno? La risposta l’avremo solo tra un paio di settimane quando anche la BCE sull’onda della FED presenterà il suo piano di politica monetaria in risposta alla crisi inflazionistica che ormai sta colpendo l’intero mercato mondiale.