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Il primo ministro britannico Theresa May ha vinto la propria sfida contro i suoi stessi parlamentari, rispedendo al mittente la mozione di sfiducia. I 200 deputati che l’hanno sostenuta significa tuttavia che più di un terzo dei suoi deputati conservatori non ha confermato la sua leadership e potrebbe tradursi in una sonora bocciatura dell’attuale accordo siglato con l’Unione Europea. In sostanza, è cambiato poco o nulla e la premiership della May sembra comunque destinata al fallimento.
La sterlina resta in acque agitate dopo un’iniziale risposta al ribasso stamattina sembra voler riprendere a spingere al rialzo. Lontano da Westminster oggi c’è la Banca centrale europea, che dovrebbe annunciare un epocale (sebbene lo sapessimo da tempo) stop al QE. Il programma di acquisto di asset è scontato (ma alcuni analisti non escludono sorprese) quindi sarà interessante focalizzare l’attenzione sulle parole di Draghi e sulle linee guida per il 2019. Guardando le previsioni di crescita e d’inflazione, Mario Draghi potrebbe come al solito schivare le domande dei giornalisti.
Wall Street ha chiuso la sessione di mercoledì al rialzo, seppur distante dai massimi di seduta, con l’S&P 500 +0,5% e coi futures che hanno proseguito il rialzo (circa +0,5%) sostenendo in tal modo i mercati asiatici (Nikkei +1,0%, Shanghai Composite +1,2%). I mercati europei, dopo un accenno rialzista in apertura, stanno perdendo quota. Spostandoci sul forex, è evidente una certa propensione al rischio con le valute delle materie in apprezzamento rispetto al dollaro , mentre l'euro è in consolidamento. Nelle materie prime consolidamento per oro e argento, mentre il petrolio si è stabilizzato dopo una deludente chiusura di ieri.
Oltre alla BCE, stamattina spazio alla Banca centrale svizzera che ha lasciato i tassi invariati e durante la conferenza stampa delle ore 10 non dovrebbero essere annunciate novità significative. Infine, lato USA, oggi come consuetudine verranno rilasciati i dati sulle richieste settimanali dei sussidi di disoccupazione: dovrebbero ridursi leggermente a 226.000 (da 231.000 della scorsa settimana).