Il flusso di notizie sulla politica commerciale degli Stati Uniti è stato un enorme motore dei movimenti dei vari asset durante le ultime settimane. L’ interruzione dei colloqui con la Cina e le recentissime minacce di dazi sulle importazioni messicane hanno costretto gli investitori a rifugiarsi sulla sicurezza del debito pubblico USA, sull’oro e sullo yen. E’ evidente come si stia provando a valutare gli effetti di tali politiche sulle scelte delle varie banche centrali, in primis ovviamente la FED. Ieri, poi, fonti governative americane hanno dichiarato di aver valutato uno stop alle tariffe messicane – nella speranza di un rapido accord tra le parti – e di voler chiarificare la situazione con la Cina entro fine mese.
In questo momento, anche grazie a queste ultime notizie considerate positive, i rendimenti sono stabili e la pressione di vendita sul dollaro si sta dissipando. I mercati sono ora in fase di consolidamento, dal momento che il rapporto sui libri paga non agricoli di oggi è considerate fondamentale. DAti forti potrebbero innescare una ripartenza del dollaro, consideriamo che negli ultimi mesi I NFP hanno avuto meno impatto sui mercati perché gli operatori sono andati a focalizzarsi maggiormente sulla crescita dei salari. Quindi, andando proprio ai salari, dovrebbero rimanere stabili oggi. Una considerazione che possiamo fare, visti gli elevati livelli di volatilità delle ultime settimane, è che oggi potrebbero esserci reazioni particolarmente violente in caso di sorprese.
Wall Street ha chiuso saldamente al rialzo per la terza sessione consecutiva (S&P 500 + 0,6% a 2843 punti) e i futures statunitensi stanno cercando di consolidare i guadagni in vista dei dati pomeridiani. Lato Asia abbiamo avuto un Nikkei + 0,6% mentre lo Shanghai Composite non quotava per festività.
Andando a valutare i dati attesi al pomeriggio i libri paga non agricoli dovrebbero scendere a 185.000 (da 263.000 nel mese di aprile). Tuttavia ci potrebbe essere il rischio di una sorpresa al ribasso visto il tonfo ADP di mercoledì. I salari medi orari dovrebbero salire del + 0,3% sul mese, il che dovrebbe mantenere una crescita su base annua del + 3,2% (+ 3,2% ad aprile). La disoccupazione è attesa al 3,6% (3,6% ad aprile), ovvero al di sotto della proiezione della FED per il 2019 pari al 3,7%. Tente presente che sempre alle 14:30 avremo I dati sul mercato del lavoro anche del Canada.