La profonda discesa delle contrattazioni legata anche al crollo del prezzo del petrolio avviata con la perdita del supporto fondamentale a 9,00 ha spinto Tenaris in sole settimane fino a 4,05 euro a ridosso dei minimi visti nel 2004 e 2005 completando il target fornito dall’ampiezza del triangolo ribassista. Il successivo recupero che si è fermato sulla resistenza a 6,255 euro con il titolo che sta sviluppando ora una fase di congestione. La violazione della resistenza a 6,255 euro permetterà nuove accelerazioni spingendo i corsi a chiudere il gap a 7,33 euro per poi proseguire verso 8,50 e 9,00 euro nel corso dei prossimi mesi. La perdita del supporto a 5,46 euro invece fornirà nuova debolezza spingendo il titolo fino a 5,00 euro.