Nelle ultime sedute è accaduto qualcosa di molto interessante sui grafici giornalieri Heikin-Ashi del petrolio greggio e dell'oro.
Il primo ha confermato un'inversione al ribasso ed il secondo al rialzo.
Sembrerebbe tutto rientrare nella norma delle dinamiche dei trend, ma la zona grafica in cui è avvenuto il cambio di direzione fa suonare un campanello d'allarme!
Il petrolio greggio, secondo la mia modesta analisi, che per carità non è infallibile, ha disegnato ieri una candela rossa Heikin-Ashi sulla resistenza dei 45.72 dollari.
Se proiettiamo indietro nel tempo tale linea (si vede bene nel video in basso), torniamo esattamente agli inizi di marzo, dove ci fu un forte calo delle quotazioni a causa del mancato accordo sui tagli alla produzione di petrolio dei Paesi dell'OPEC+.
Fu il preludio al famoso crollo del lunedì 20 aprile in cui il contratto di maggio spronfodò sotto quota zero fino ad un minimo di -40$ e chiusura a -37$.
Guarda caso, anche oggi ci troviamo in pieno meeting OPEC+ e con delle posizioni molto distanti al punto da essere rinviato forse a domani, fino a quando non si troverà un accordo sulla estensione dei tagli alla prima parte del 2021.
Insomma, il petrolio greggio è tornato in questi giorni alle quotazioni da dove era sceso dopo il deludente meeting di marzo.
Per l'oro, invece, la storia è completamente opposta!
Ieri ha confermato una candela verde Heikin-Ashi con supporto di riferimento i 1776.70$ ovvero la ex resistenza la cui violazione ad inizio luglio portò le quotazioni del metallo prezioso a livelli record sopra i 2 mila dollari!
E' la storia che si ripete? Lo scopriremo solo vivendo!
Ti consiglio la visione del video in basso, perchè rende decisamente meglio quanto scritto nell'articolo.
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