Market Brief
Le vendite di AUD hanno dominato la seduta di contrattazioni notturna. A luglio l’economia australiana ha eliminato 300 posti di lavoro (rispetto ai +13,2K previsti e ai 14,9k di un mese fa, stando ai dati rivisti), il tasso di disoccupazione è lievitato dal 6,0% al 6,4%. Notizie positive sono giunte dal settore delle costruzioni, l’attività di luglio ha fatto registrare, infatti, una crescita più rapida (l’indice AIG è salito da 51,8 a 52,6 punti); il forte calo degli impieghi part-time (-14,8k) è stato compensato quasi interamente dalla creazione di 14,5K posti di lavoro a tempo pieno. L’AUD/USD è scivolato a 0,9263 (mentre scriviamo) e probabilmente scenderà ancora, visto che il supporto di agosto a 0,9275/80 è stato violato con decisione. Sopra 0,9250 si susseguono ordini per le opzioni che dovrebbero dare un po’ di supporto. S’intravedono ordini per le opzioni a 0,9180/0,9209 (media mobile a 200 giorni / 50% di Fibonacci sul calo da ottobre 2013 a gennaio 2014). L’AUD/NZD si muove fra il 61,8% e il 50,0% di Fibonacci sul calo da ottobre 2013 a gennaio 2014 (1,0911 / 1,1040), una rottura da una parte o dall’altra dovrebbe dare una direzionalità di breve termine più chiara.
Nella settimana fino al primo agosto è aumentato l’interesse degli investitori giapponesi per bond e azioni stranieri e c’è stato un aumento di flussi stranieri verso i bond nipponici. L’USD/JPY ha recuperato le perdite di ieri (101,78) ed è rimbalzato a 101,46 a Tokyo. Il sentiment rimane marginalmente rialzista con leggere barriere per opzioni in scadenza oggi in area 102,25/50. S’intravedono ordini a 101,78/101,90 (minimo 6 agosto / massimo della nuvola di Ichimoku). Analogamente, l’EUR/JPY è rimbalzato da 136,16. Una chiusura inferiore a 136,40 (pivot MACD) dovrebbe far prevalere le vendite.
Ieri, prima dell’apertura a New York, l’EUR/USD è sceso a 1,3333 (minimo da 9 mesi). Il rialzo correttivo e le leggere prese di profitto hanno incontrato resistenza prima di 1,3400 in Asia. Il sentiment intorno all’EUR rimane ribassista prima della BCE e della conferenza stampa di Draghi. Le scommesse degli operatori propendono per toni discretamente accomodanti nell’intervento mensile di Draghi, vista la minaccia di scarsa inflazione. Se l’EUR/USD resisterà, una chiusura giornaliera sopra 1,3333 (minimo di ieri) dovrebbe consentire qualche presa di profitto. S’intravede una solida resistenza a 1,3475 / 1,3500 (media mobile a 21 giorni / esercizio delle opzioni).
Il cable consolida la debolezza intorno alla sua media mobile a 100 giorni (1,6872). La coppia scambia nella zona di consolidamento ribassista (sotto il canale di trend rialzista da gennaio a luglio), mentre gli indicatori di trend e momentum lasciano presagire una pressione a vendere meno marcata. Il supporto critico di breve termine staziona a 1,6814 (1 agosto / quarto doppio minimo). La decisione della BoE sarà con tutta probabilità un non evento.
Oggi la BoE e la BCE annunceranno la loro decisione (11:00 GMT e 11:45 GMT); si prevede che le due banche centrali manterranno i tassi invariati. Il presidente della BCE Draghi interverrà alle 12:30. Il calendario economico prevede la pubblicazione dei seguenti dati: produzione industriale m/m e a/a di giugno in Germania e Spagna; bilancia commerciale di giugno in Francia; riserve in valuta straniera di luglio in Svizzera; transazioni immobiliari di giugno in Spagna; produzione industriale e manifatturiera m/m e a/a di giugno in Norvegia; saldo di bilancio di luglio in Svezia; permessi di costruzione di giugno e indice direttori d’acquisto di luglio in Canada; richieste iniziali e continue di disoccupazione, aggiornate rispettivamente al 2 agosto e al 6 luglio, credito al consumo di giugno negli Stati Uniti.
Ipek Ozkardeskaya, Market Analyst, |