Market Brief L'economia statunitense ha aggiunto 230.000 nuovi posti di lavoro privati nel mese di ottobre (rispetto alle 220K unitá previste e alle 213K unità di un mese fa). A New York, con i falchi della Fed in carica, il biglietto verde e le azioni USA sono state oggetto di richiesta. Sono attesi per venerdì il dato NFP degli USA ad ottobre e il tasso di disoccupazione. I dati sono oggetto di stretta sorveglianza dato lo spostamento della Fed verso un piano d'azione più dipendente dai dati nel 2015.In Australia, l'economia ha aggiunto 24K nuovi posti di lavoro nel mese di ottobre (a fronte delle 20K unità previste e delle -229,7K unità dell’ultimo dato). Il lavoro a tempo pieno ha registrato uno slancio generando 33,4K unità (a fronte delle 26,4K unità dell’ultimo dato), al contempo l'occupazione a tempo parziale è diminuita di 9,4K unità (a fronte delle -51.3K unità). Date le recenti incertezze relative ai dati sulla disoccupazione australiana (per lo più si ritiene che siano legati a modifiche nel gruppo di rotazione), la reazione del mercato è rimasta limitata. L’AUD/USD ha esteso le perdite a nuovi minimi a 0,8554, sfiorando così il volere del governatore della RBA, Stevens, che puntava ad avere 1 AUD a 85 centesimi di USD. Lo slancio ribassista acquisisce vigore, le barriere per le opzioni in scadenza oggi si susseguono al di sotto da 0,8700. Ci aspettiamo una correzione a breve termine con la prima linea di resistenza a 0,8643 (minimo dello scorso anno). Il prossimo supporto critico è a 0,8500 (livello psicologico), 0,8316/17 (doppio fondo luglio 2010), poi 0,8067 (minimo 2010). I livelli tecnici EUR/AUD volgono al positivo prima della decisione della BCE. I movimenti del MACD nella zona toro e la formazione di una candela rialzista (convinzione 4/9) suggerisce un ulteriore correzione al rialzo. Dato il rischio legato agli eventi per l’EUR, la resistenza chiave si trova presso la MM a 200 giorni (1,46546). Gli eventi chiave di oggi sono i verdetti politici della i BoE, della BCE (alle 12:00 GMT e alle 12:45 GMT rispettivamente) e il discorso del presidente della Bce, Draghi (alle 13:30 GMT). Entrambe le banche centrali dovrebbero mantenere lo status quo. La decisione della BoE dovrebbe puntare a un non-evento, mentre il discorso di Draghi sarà attentamente monitorato in quanto imprimerà una nuova direzione sul breve periodo al complesso dell’EUR. L’EUR / USD sta consolidando le perdite ai livelli minimi di 2 anni. Gli indicatori di tendenza e di momentum sono marginalmente negativi, ma il rischio euro è visto su due livelli per la riunione odierna. Riteniamo che sia improbabile che la BCE proceda a un’ulteriore spinta di allentamento e che i politici dell’area euro saranno più auspicabilmente concentrati sul programma di acquisto di covered bond e di ABS. Alla luce di questo scenario, l'assenza di una discussione sul QE dovrebbe far scattare qualche presa di profitto/correzione all’interno del complesso dell’EUR. Una resistenza importante per l’EUR/USD si colloca a 1,2662/1,2755 (area che include il minimo del 13 nov 2012, la MM a 21 giorni e il minimo del 7 luglio 2013). Le scadenze delle opzioni vanilla per l’EUR/GBP a 0,7850/0,7900 dovrebbero domare gli assalti dei tori dell’EUR. La coppia GBP/USD sta testato il minimo del 2014 a 1,5875 sull'ampia base della forza dell’EUR di ieri. La sterlina recupera terreno in attesa del verdetto della BoE. Una chiusura quotidiana oltre 1,5957 (MACD pivot) dovrebbe mantenere l’impostazione marginalmente positiva. Si osservano tenui offerte a 1,6050/80 (MM a 21 giorni/banda di Bollinger mediana a 30 giorni), un’ulteriore resistenza si intravede a 1,6180/86 (MM a 50 giorni/ 23,6% di Fibonacci sulla vendita lug-ott). Nella scia di scorrimento dei prezzi del petrolio, per la prima volta in quattro anni, il greggio dell'OPEC viene scambiato al di sotto degli 80 USD. L'Arabia Saudita e gli altri membri dell'OPEC forniscono il 40% della produzione petrolifera del mondo e si rifiutano di calibrare la produzione secondo il rallentamento della domanda mondiale. Negli Stati Uniti, le scorte di greggio sono aumentate di 460K di barili a settimana al 31 ottobre, meno del previsto, tuttavia, per la quinta settimana consecutiva. Si ritiene che si tratti principalmente di una guerra strategica tra i principali produttori di petrolio, tesa ad aumentare la quota di mercato, per obbligare i concorrenti con il prezzo meno competitivo ad abbandonare la partita poco prima della ripresa della spinta economica. Quanto durerà la guerra dei prezzi? È questa la domanda chiave. Le valute di esportazione del petrolio - CAD, NOK e RUB - subiscono perdite importanti. Fino ad ora, l’USD/RUB ha segnato un livello massimo storico a 45,3575, la spinta permane saldamente positiva in quanto, inoltre, la Banca Centrale della Russia ha annunciato la fine della prevedibile politica di intervento, pur lasciandosi la prerogativa di vendere quantità illimitate di FX per contrastare la speculazione sul RUB. Restiamo venditori per RUB, CAD e NOK. Il calendario economico di oggi: ordini industriali tedeschi a settembre m/m e a/a, prezzi medi degli immobili in Svezia ad ottobre, il PMI del settore edile tedesco, il Retail PMI tedesco, francese, italiano e della zona euro a ottobre, le nuove immatricolazioni nel Regno Unito a ottobre, la produzione industriale e manifatturiera nel Regno Unito a settembre m/m e a/a, le previsioni NIESR sul PIL di ottobre nel Regno Unito, le concessioni edilizie canadesi a settembre m/m, le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti al 1 novembre e le richieste continue del 25 ottobre, il dato (prelim) USA del 3T relativo alla produttività non agricola e al costo del lavoro per unità e l’indice Ivey Purchasing Manager SA canadese di ottobre. Swissquote SQORE Idee di trading: Modello giornaliero TTR CA: Vendita di XPTUSD a 1.209,38 Per maggiori dettagli sul trading e per altre grandi idee di trading, registrati gratuitamente su: http://it.swissquote.com/fx/news/sqore
|