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Aumentano le vendite di EUR, RUB ai minimi storici

Pubblicato 03.12.2014, 14:53
Aggiornato 07.03.2022, 11:10
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La debolezza dei PMI in Europa ha fatto scendere l’EUR/USD ai minimi da due anni. L’EUR/GBP ha infranto le medie mobili a 21, 50 e 100 giorni, mentre l’EUR/JPY è sceso fino alla linea di conversione inclinata negativamente. Il sentiment intorno all’EUR rimane decisamente negativo in vista della riunione della BCE e della conferenza stampa del presidente Draghi di giovedì. In Russia, l’USD/RUB testa le offerte a 55 malgrado l’intervento della banca centrale russa (CBR).

EUR in calo, l’EUR/CHF resiste

L’EUR/USD ha infranto il supporto a 1,2358/60 dopo i dati contrastanti riferiti ai PMI nell’Eurozona. Nel complesso, i PMI servizi e compositi hanno mostrato un rallentamento nell’Eurozona, la contrazione più marcata che ha interessato la Francia si fa sempre più preoccupante. La debolezza degli indicatori economici fa inevitabilmente aumentare le attese di un QE vero e proprio entro il primo trimestre del 2015 e spinge gli orsi dell’EUR, che già dominano prima della riunione della BCE e della conferenza stampa di Draghi di giovedì. Per la prima volta i rendimenti dei titoli italiani sono scesi sotto il 2%, prima delle operazioni di riacquisto di debito in scadenza nel 2015 e nel 2017.

Dal punto di vista tecnico, l’EUR/USD sta per uscire dalla zona di consolidamento rialzista. Una chiusura giornaliera inferiore a 1,2365 (pivot MACD) dovrebbe generare altre vendite. Vediamo consistenti barriere per le opzioni sotto 1,2400/1,2375 verso la fine della settimana. Oltre alle previsioni di una BCE accomodante, le attese di buoni dati sul lavoro dagli USA potrebbero intensificare le pressioni a vendere sull’EUR/USD. La base valutaria incrociata a tre mesi rimane vicina allo zero, ciò significa che le attese sui tassi in Europa e negli USA rimangono il motore principale dei prezzi dei future. Vista la crescente divergenza fra le politiche della Fed e della BCE per il 2015, gli operatori dovrebbero continuare a rincorrere strategie di vendita sui massimi per rafforzare le loro posizioni corte.

L’EUR/USD ha infranto le medie mobili a 21, 50 e 100 giorni (0,79166, 0,78915 e 0,79183) dopo che, a differenza di quanto avvenuto nell’Eurozona, i PMI servizi e composito del Regno Unito hanno mostrato un’espansione inattesa. Il momentum ribassista si sta rafforzando e suggerisce un’estensione della debolezza. Ora ci concentriamo su 0,78, che ha costituito un forte supporto a novembre. Il supporto chiave staziona a 0,77666/672 (minimo 30 settembre / 1 novembre).

L’EUR/JPY testa la linea di conversione giornaliera inclinata negativamente (147,01). Una violazione sotto questo livello dovrebbe segnalare una correzione al ribasso, nonostante la predominanza delle pressioni a vendere sul lato JPY. La prima linea di supporto giace a 145,00/80 (livello psicologico / media mobile a 21 giorni).

L’EUR/CHF resiste sopra la media mobile a 21 giorni (1,20247) con un costante miglioramento del momentum positivo. La correlazione positiva fra EUR/USD e EUR/CHF sta diminuendo. Se si tornasse ai territori negativi visti prima del referendum sull’oro, le pressioni al ribasso sull’EUR/CHF dovrebbero diminuire ulteriormente, e la ragione è chiara: la fiducia nella determinazione della BNS a difendere la soglia minima a 1,20 nonostante le previsioni di un QE dalla BCE. Le inversioni di rischio delta-25 a un mese per l’EUR/CHF hanno compiuto una correzione aggressiva, da -150 punti ai -13,50 di oggi.

L’USD/RUB testa il livello a 55

L’USD/RUB ha raggiunto nuovi massimi storici pari a 54,8740, la flessione nei mercati del petrolio continua a pesare sul rublo. La banca centrale russa (CBR) è intervenuta per la prima volta dall’introduzione, il mese scorso, della libera fluttuazione sul mercato dei cambi, vendendo 700 milioni di dollari il primo dicembre. Il consistente intervento sul forex non è riuscito, però, ad arginare le vendite. Il RUB continua a essere la valuta di negoziazione preminente sul forex, con pesanti volumi che fanno uso della leva sulla divisa russa. Il forte momentum positivo dovrebbe far salire ulteriormente la coppia USD/RUB. La frase “Putin, petrolio e USD/RUB, tutti verso i 63” non è più uno scherzo! Anche se dovrebbe esserci un lieve miglioramento dei prezzi del petrolio, sospettiamo che il danno latente genererà un ulteriore indebolimento del RUB.

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The Risk Today

EUR/USD L’EUR/USD sta testando ilminimoall’internodella gamma orizzontaledefinitadalsupporto a 1,2358 e dalla resistenza a 1,2577. Resistenzeorariegiacciono a 1,2419 (minimo01/12/2014) e sullalinea di tendenzadiscendente (attorno a 1,2488). In una prospettiva di lungo termine, da maggio 2014, l’EUR/USD si trova in un trend discendente. La violazione della forte area di supporto fra 1,2755 (minimo 09/07/2013) e 1,2662 (minimo 13/11/2012) ha spianato la strada a un declino verso il forte supporto a 1,2043 (minimo 24/07/2012). Una resistenza chiave giace a 1,2632.

GBP/USD La coppia GBP/USDpermanedebole, come è osservabiledal declino di ieri , annullandotutti i guadagni di lunedì. Monitorateilsupporto a 1,5593. Le resistenzeattestano a 1,5764 (massimo01/12/2014) e 1,5826 (vedasi anche ilcanalediscendente). A più lungo termine, la rottura del supporto a 1,5855 (minimo 12/11/2013) conferma una tendenza ribassista di fondo. Un rischio al ribasso conservatore è dato da un test del supporto a 1,5423 (minimo 14/08/2013). Un altro supporto è disponibile a 1,5102 (minimo 02/08/2013). Una resistenza chiave si trova a 1,5945 (massimo 11/11/2014).

USD/JPY L’USD/JPY ha infranto al rialzodalrecenteconsolidamentoed è ora vicinoallaresistenzapsicologica a 120,00. Supportiorarisonodatidalcanaleascendente (attorno a 118,30) e a 117,87 (minimo01/12/2014). Favoriamo un’impostazione rialzista di lungo termine finché terrà il supporto chiave a 110,09 (massimo 01/10/2014). La violazione della resistenza principale a 110,66 (massimo 15/08/2008) spiana la strada a un ulteriore rialzo verso 120,00 (soglia psicologica, vedasi altresì il 61,8% del ritracciamento sul calo dal 1998 al 2011). Una resistenza importante si trova a 124,14 (massimo 22/06/2007).

USD/CHF L’USD/CHF sta sfidando la parte superiore del recenteconsolidamento a 0,9742 . Un'altraresistenzachiave si trova a 0,9839. Un supportoorariopuòesseretrovato a 0,9673 (minimointragiornaliero) e a 0,9615 (minimo01/12/2014). Da una prospettiva di più lungo termine, la struttura tecnica favorisce un ritracciamento completo dell’ampia fase correttiva iniziata a luglio 2012. I recenti nuovi massimi oltre la resistenza chiave, a 0,9691, confermano tale prospettiva. Un supporto robusto staziona a 0,9368 (minimo 15/10/2014). Una robusta resistenza può essere trovata a 0,9972 (massimo 24/07/2012).

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