L’indice S&P 500 ha chiuso la giornata in ribasso ieri di circa 70 bps, malgrado fosse salito di oltre l’1% negli scambi della notte. I guadagni sono evaporati con l’impennata del dollaro e dei tassi dei bond. L’S&P 500 viene scambiato in modo contrario al dollaro a questo punto e sembra che, quando il dollaro scende, l’S&P 500 sale, e viceversa; non penso che ci sia altro in gioco.
L’S&P 500 viene supportato dalla data di scadenza delle opzioni di domani e il livello gamma è a 3.700. Ma, entro le 9:30 locali di domani, gran parte del gamma sparirà: ciò significa che l’S&P 500 perderà il supporto e, se il dollaro dovesse proseguire il rally, l’S&P 500 probabilmente scenderà.
L’S&P 500 potrebbe persino cominciare a scendere prima, soprattutto se tassi e dollaro continueranno a salire. C’è una bella bear flag nei future S&P 500, ad indicare un calo intorno a 3.640 sul breve periodo e potenzialmente a 3.600.
Inoltre, ieri abbiamo visto un forte ribasso del TIP ETF, e l’ETF è vicino ad un breakdown attraversando il supporto a 104,70 dollari. Il QQQ si è staccato un po’ dal TIP ETF, segnale che potrebbe scendere. Ma, soprattutto, se il TIP ETF rompesse al ribasso verso un nuovo minimo, il QQQ non resterà molto indietro ed andrà anch’esso verso un nuovo minimo.
Tasso a 2 anni
Il tasso a 2 anni è arrivato al 4,56% e credo che possa raggiungere il 4,85% nelle prossime settimane.
Tesla
Tesla (NASDAQ:TSLA) ha pubblicato i risultati, e credo che non siano buoni. Ha deluso sul fatturato, sui margini lordi automotive, sui ricavi automotive e sugli EBITDA rivisti. Titoli valutati come Tesla non possono permettersi una delusione. Sono sorpreso che il titolo non sia sceso di più, ma il supporto a 209 dollari è importante e, se Tesla dovesse romperlo, le azioni potrebbero crollare a 180 dollari.