L’azionario USA ha visto un’altra seduta volatile ieri, con l’S&P 500 vicino alla parità per la maggior parte della giornata e con una chiusura in calo di 70 punti base. A questo punto, l’indice sembra consolidarsi, nonostante alcuni tentativi di selling. I fondi CTA e Vol Control sembrano capaci di travolgere il mercato e di fare la loro parte nel “tenere in piedi la situazione”. Quando questi scompariranno, il rally si spegnerà; a questo punto, dovranno emergere altri venditori per cambiare questa tendenza. Il ritorno dei venditori dipenderà in larga misura dall’aumento dei tassi, dalla forza del dollaro e, in ultima battuta, da quanto si inaspriranno le condizioni finanziarie.
Sembra ancora che l’indice possa arrivare a circa 4.175-4.200 prima di bloccarsi. Soprattutto ora che stiamo iniziando a vedere i tassi risalire dopo le dichiarazioni più aggressive dei governatori della Fed Daly, Evans, Mester e Bullard. La voce generale è stata quella di un rialzo dei tassi che probabilmente rimarrà tale per qualche tempo, fino a quando non si vedrà un chiaro calo dell’inflazione.
Potremmo trovarci in una fase di partenza di un cuneo ascendente, ma per confermarlo dovremmo scendere al di sotto della trend line inferiore del pattern, o della seconda linea nera.
Le dichiarazioni aggressive hanno contribuito a far salire il future dei Fed Fund. I contratti di dicembre 2023 sono saliti di circa 20 punti base oggi, per toccare quasi il 3%. Questo ha a sua volta contribuito a far salire il rendimento dei Treasury a 2 anni di circa 20 punti base, al 3.08%, mentre il tasso dei decennali è salito di 17 punti base al 2,75%.
L’aspetto più importante da tenere d’occhio con il tasso a 10 anni è se questo rialzo dei tassi sia stato seguito o meno. Se il rialzo dovesse essere seguito, la recente discesa del decennale sarebbe un falso superamento all’interno di un pattern testa e spalle. Quando questi modelli Head-And-Shoulder non riescono a superare al ribasso, tendono a continuare il trend precedente, il che significa che il decennale ha ancora molta strada da fare per tornare al 3% e potenzialmente più in alto.
L’andamento dei tassi sta spingendo anche i rendimenti reali, facendo scendere l’EFT TIP). Il calo di ieri dell’EFT TIP non ha avuto un grande impatto sul QQQ, ma se il trend continuerà, credo che il QQQ sarà costretto a scendere.
AMD è sceso negli scambi after hour dopo le previsioni che hanno deluso le attese. AMD è un titolo che è salito fortemente negli ultimi giorni, con l’indice RSI decisamente overbought, dunque un calo non sarebbe così sorprendente visto il potenziale di un’inversione a 85 dollari.