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Banche: gli utili segnalano che i titoli sono ancora allettanti

Pubblicato 15.10.2021, 11:49
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Gli utili delle principali banche statunitensi questa settimana hanno dimostrato che il rally delle loro azioni ha ancora spazio di crescita, nonostante i dubbi di qualche analista sui guadagni futuri.

Dopo essere schizzati nel primo semestre, i titoli delle banche USA si sono ritrovati sotto pressione tra le speculazioni che il boom dei profitti non sarebbe stato abbastanza forte da giustificare il rialzo. Le banche, tuttavia, questa settimana hanno dato prova che la ripresa dei loro utili è forte e diffusa.

Bank of America (NYSE:BAC) ha battuto le stime sugli utili degli analisti ieri, con un grosso margine per il terzo trimestre, grazie al periodo da record per fusioni ed acquisizioni. Le tariffe di consulenza per l’investment banking sono aumentate del 65%, mentre quelle complessive per l’investment banking, del 23%. I proventi netti da interessi, o i ricavi dai pagamenti dei prestiti dei clienti meno quello che la società paga ai depositanti, sono saliti del 10%.

 

Bank of America Weekly Chart.

Grafico settimanale Bank of America.

 

In una dichiarazione di ieri, l’amministratore delegato di Bank of America Brian Moynihan ha affermato:

“L’economia ha continuato a migliorare e le nostre attività hanno riacquistato quello slancio della crescita organica di clienti che avevamo prima della pandemia. La crescita dei depositi è stata forte e i prestiti sono aumentati per il secondo trimestre consecutivo, portando ad un miglioramento dei proventi netti da interessi nonostante i tassi di interesse bassi”.

Anche JP Morgan (NYSE:JPM), la più grande banca della nazione, ha riportato profitti del Q3 in aumento del 24% dallo stesso periodo di un anno fa, indicando che il tanto atteso ritorno della crescita dei prestiti potrebbe essere vicino.

 

JPMorgan Weekly Chart.

Grafico settimanale JPMorgan.

 

“Due anni fa stavamo affrontando il COVID, praticamente una Grande Depressione, una pandemia globale … tutto questo è ormai passato, ed è un bene”, ha dichiarato l’amministratore delegato Jamie Dimon in una conference call, secondo quanto riporta il Wall Street Journal.

“Speriamo che fra un anno non ci saranno più problemi con le filiere. La pandemia diventerà endemica”.

Torna la crescita dei prestiti

I titoli bancari statunitensi hanno superato la performance dell’indice di riferimento S&P 500 di un ampio margine quest’anno, nell’ottimismo che dei volumi di trading più alti, la riapertura dell’economia e le spese compulsive dei consumatori continueranno ad alimentare gli utili. L’indice KBW Bank Index è balzato del 37% quest’anno, grazie alle maggiori banche, come JP Morgan, Bank of America e Goldman Sachs (NYSE:GS). Alcune di queste valutazioni, secondo noi, reggono ancora.

Ad esempio, resta un’enorme domanda inevasa di credito che era stata schiacciata durante la pandemia. Dai singoli debitori alle grosse aziende, il 2020 è stato l’anno in cui i piani di spesa sono saltati, con i lockdown che hanno costretto i potenziali debitori a preservare liquidità e tagliare i costi.

Questa situazione difficilmente persisterà, con l’economia statunitense che prende slancio. Insieme alle massicce spese del governo per le infrastrutture e ad una graduale riduzione dello stimolo monetario, le banche potrebbero vedere la domanda di credito aumentare sostanzialmente da qui in poi.

Nel suo ultimo report sugli utili, JP Morgan afferma che la liquidità in eccesso che alcuni clienti hanno tenuto nei conti di deposito durante la pandemia si sta riducendo velocemente, un probabile segnale di un aumento dei debiti. La banca prevede che il periodo natalizio vedrà il solito boom delle spese tramite carte di credito.

Gerard Cassidy di RBC Capital Markets in un recente articolo su Bloomberg spiega che i titoli bancari continuano ad essere allettanti, perché la crescita dei prestiti arriverà dopo che società e privati avranno utilizzato la liquidità accumulata durante la pandemia.

Inoltre, la qualità del credito è forte e i margini potrebbero migliorare il prossimo anno, con l’aumento dei tassi a breve termine.

“Insieme all’incremento della crescita dei prestiti, il quadro della crescita dei ricavi potrebbe diventare molto positivo per le banche nel 2022”, ha affermato Cassidy.

Morale della favola

I titoli bancari sono stati uno degli scambi migliori del 2021, spingendo molti investitori a chiedersi quanto in là potrà ancora spingersi questo rally. Gli ultimi utili delle banche mostrano che non è una buona idea andare short su questo scambio per il momento, soprattutto quando la ripresa economica statunitense sta prendendo piede e la Federal Reserve si prepara ad alzare i tassi di interesse.

 

 

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