Un saluto a tutti e ben tornati in questa rubrica dedicata alle mie analisi di mercato. Nell’appuntamento odierno il titolo trattato è nuovamente operante nel settore finanziario. Dopo una rassegna delle principali banche italiane, oggi oltrepassiamo il confine per andare in territorio internazionale parlando di Banco Santander (BME:SAN). Prima di entrare nel vivo dell’analisi come al solito vi ricordo che qualora aveste delle domande o semplicemente un’opinione da esprimere potete usare la sezione sottostante dei commenti, in cui possiamo interagire più attivamente. Potete anche sfruttare quello spazio per richiedere un’analisi su un titolo di vostro interesse qualora vi apprezziate il mio approccio all’analisi dei titoli (per non perdervi le mie analisi cliccando il pulsante “segui” riceverete una notifica nel momento di pubblicazione di un mio nuovo articolo).
La banca in questione è un insieme di gruppi di credito operanti principalmente in Europa ed America sotto il marchio Santander. La banca affonda le sue radici nella Spagna già dal 1857 su volontà della regina Isabella II di Spagna. Il nome della Banca riprende quello che è il nome dell’area in cui è sorta, il comune di Santander. Nel corso degli anni, partendo dall’iniziale esigenza di regolare i rapporti economici con l’America del Sud, la dimensione dell’istituto è aumentata e la sua influenza è andata crescendo anche fuori dal territorio nazionale. Ad oggi la banca è la più importante del territorio iberico e figura tra le prime banche della zona euro per capitalizzazione.
Da un punto di vista fondamentale cosa si può dire della banca? Guardando i documenti di bilancio ci sono alcuni aspetti positivi, altri meno; in primo luogo la banca presente un’elasticità bassa dal punto vista della liquidità rappresentando quindi un elemento negativo, infatti ciò implica una maggior rigidità e quindi una reazione a fenomeni imprevisti meno efficace; inoltre come spettro delle banche c’è sempre l’enorme debito e il rapporto conflittuale con esso, difatti stiamo parlando in questo caso di un rapporto tra debito totale e capitale del 396% che è decisamente elevato (anche se la maggior parte delle banche presentano numeri a tripla cifra); chiudendo con gli aspetti negativi, vorrei far riflettere su un valore che può non sembrare negativo in questo momento ma potrebbe influire sulle future performances della banca, ovvero i proventi da interessi. Questa voce di conto economico è incrementata di oltre il 50% nel 2022 rispetto al 2021 e probabilmente anche nel 2023 registrerà un aumento ulteriore, tuttavia quando i tassi di interesse torneranno a scendere i proventi tornarono allo stesso modo a scendere facendo brillare di meno i conti e più in generale il settore bancario. Relativamente alle note positive invece c’è da sottolineare il miglioramento delle entrate anno su anno e la crescita dell’utile. Inoltre i principali margini sono in miglioramento rispetto alla media dei 5 anni precedenti, e in generale gli indici di valutazione di bilancio sono in linea con le medie del settore.
Passando ai grafici quello che si può notare primariamente è un generale trend di stampo ribassista in corso da ormai moltissimo tempo, anche se sembrano giungere dei segnali di volontà di uscire da questo ciclo ribassista. Nella parte più a destra del grafico, dal 2020 in poi, si vede che i prezzi dopo aver segnato un importante minimo hanno proseguito disegnando massimi e minimi crescenti riportandosi in prossimità della trend-line ribassista. In questo preciso momento ci troviamo nei pressi di un livello orizzontale sensibile, l’area dei 3,38 euro per azione. Un prossimo livello intermedio potrebbe essere quello dei 3,50 euro per poi riavvicinarsi alla linea di tendenza in zona 3,70 euro. Questi a mio avviso potrebbero essere dei target rialzisti di breve termine. Per il lungo periodo invece un target ambizioso ma non impossibile col supporto di un mercato forte potrebbe essere identificato con il livello dei 4,50 euro per azione (circa un +35% dai livelli attuali). Da un punto di vista stagionale il titolo non mostra un trend chiaro quindi da tale strumento non possiamo trarre spunti degni di nota, e per questo motivo non troverete le indicazioni stagionali relativamente a Banco Santander.
Eventi che potrebbero influenzare la situazione delle quotazioni sono sicuramente i dati odierni sull’inflazione Americana (e anche i dati usciti in mattinata rispetto a quella spagnola), oltre alle trimestrali dei principali istituti bancari che inizieranno ad essere pubblicati dalla giornata di domani 13 luglio. I dati trimestrali di Santander verranno pubblicati invece il 26 luglio 2023.
L’analisi si conclude qui, io vi auguro buon trading e vi ricordo di monitorare alle 14.30 i valori misurati rispetto all’IPC americano che sarà un market mover importante per questo mese.
Disclaimer: il presente articolo non ha alcuna finalità di consulenza finanziaria e non rappresenta un consiglio su come investire o disinvestire i propri soldi. La consapevole valutazione dell'investitore non può essere in alcun modo sostituita, alla luce del personale profilo di rischio e della possibilità di perdere il proprio denaro.