Forex News and Events
La settimana è iniziata all’insegna di una maggiore avversione al rischio perché i commenti da colomba della Fed sollevano timori sulla salute dell’economia globale. L’USD ha aperto in calo contro la maggior parte delle valute del G10 e dei mercati emergenti, fatta eccezione per RUB e CAD. Prosegue la flessione dei prezzi del petrolio, mentre scriviamo le perdite del greggio WTI raggiungono il 2,0%. I recenti tagli dei prezzi operati dai maggiori produttori di petrolio intensificano le speculazioni su una potenziale guerra dei prezzi imminente. Nell’Eurozona, l’attenzione è puntata sui dati definitivi riferiti all’inflazione di settembre. Le attese sono contenute e nel consiglio direttivo della BCE s’intensificano le tensioni.
In calendario l’inflazione dell’Eurozona
Questa settimana, in mancanza di eventi macroeconomici di rilievo, i dati sull’inflazione probabilmente occuperanno le prime pagine nell’Eurozona. Le cifre riferite a Francia, Spagna e Italia usciranno martedì; i dati tedeschi saranno diffusi mercoledì. Il dato aggregato sull’inflazione dell’Eurozona sarà pubblicato giovedì, le attese sono deboli.
Durante gli incontri dell’FMI a Washington, il presidente della BCE Draghi ha ripetuto che intende espandere il bilancio della BCE di mille miliardi di euro per combattere i rischi di deflazione nell’Eurozona. Weidmann, della Bundesbank, ha risposto piuttosto freddamente, dicendo che è stato comunicato “un certo obiettivo per il bilancio, quanto questo obiettivo sia formale è un’altra questione”. Sembra che la BCE sia in ebollizione a causa dell’opposizione tedesca a misure di allentamento massicce. Gli investitori vanno a caccia di dettagli sull’eventualità di un allentamento quantitativo (QE), intanto i commenti contrastanti dei funzionari tedeschi dovrebbero generare solo un sollievo temporaneo per l’EUR. Nonostante i punti di vista contrastanti al cuore del consiglio direttivo della BCE, l’impostazione accomodante rimane indiscutibilmente solida.
L’EUR/USD viene scambiato all’interno di fasce data la mancanza di nuova direzionalità in apertura di settimana. Le offerte sono collocate a 1,2700/43 (esercizio delle opzioni / media mobile a 21 giorni), si presume un’ulteriore resistenza prima di 1,2853 (23,6% di Fibonacci sulle vendite da maggio a ottobre), se dovesse perdurare la debolezza dell’USD.
L’EUR/JPY ha infranto il supporto chiave a 135,73 e ha toccato un nuovo minimo del 2014 (135,55). Gli indicatori di trend e momentum sono nettamente negativi e ciò lascia presagire ulteriori perdite in futuro. A 136,75+ si osservano barriere per le opzioni in scadenza oggi.
Le vendite di petrolio sollevano la questione di una guerra dei prezzi all’orizzonte
Proseguono le vendite di petrolio dopo che l’irachena SOMO (società pubblica di commercializzazione del petrolio) ha detto che venderà il suo greggio Basrah Light all’Asia applicando lo sconto maggiore dal 2009, dopo i tagli dei prezzi del petrolio saudita e iraniano. La flessione dei prezzi del petrolio ha subito un’accelerazione dopo che, il mese scorso, sono aumentate le forniture di petrolio dell’OPEC (al ritmo maggiore da 3 anni). Nella settimana conclusasi il 3 ottobre, gli USA hanno raggiunto la produzione maggiore dal 1986 (fonte: Energy Information Administration) e il mese scorso è aumentata anche la fornitura dalla Russia, che si è avvicinata ai livelli storici dell’era post-sovietica. La lotta fra i produttori di petrolio per aumentare la loro quota di mercato innesca speculazioni sull’eventualità di una guerra dei prezzi. Mentre scriviamo, il greggio WTI testa quota 84 USD (minimi del novembre 2012); il Brent è sceso a 88,40 USD (minimo da dicembre 2010). Stando ai dati della CFTC del 7 ottobre, i lunghi speculativi netti sul greggio WTI sono scesi ai minimi da metà 2013. Il ministro del petrolio kuwaitiano ha detto che la flessione del greggio potrebbe esaurirsi su livelli intorno a 76/77 USD, sulla base dei costi di produzione di Stati Uniti e Russia.
The Risk Today
EUR/USD L’EUR/USD si consolida dopo il deciso declino. Una resistenza oraria si trova a 1,2716 (massimo 10/10/2014). Un'altra resistenza si trova a 1,2816. Supporti orari possono essere trovati a 1,2584 (minimo 07/10/2014) e a 1,2501. A più lungo termine, l’EUR/USD è in una successione di massimi e minimi inferiori dal maggio 2014. La rottura della solida area di supporto tra 1,2755 (minimo 09/07/2013) e 1,2662 (minimo 13/11/2012) spiana la strada a un declino verso il forte supporto a 1,2043 (minimo 24/07/2012). Supporti intermedi sono costituiti da 1,2500 (supporto psicologico) e 1,2466 (minimo 28/08/2012).
GBP/USD Il rimbalzo della coppia GPB/USD è stato finora insignificante. Le resistenze orarie si attestano a 1,6227 (massimo 09/10/2014) e a 1,6287. Supporti orari possono essere trovati ora a 1,6009 (minimo 10/10/2014) e a 1,5944. A lungo termine, il crollo dei prezzi dopo aver raggiunto i massimi da 4 anni ha creato una forte resistenza a 1,7192, che probabilmente non verrà infranta nei prossimi mesi. Malgrado il recente slancio ribassista di breve termine, puntiamo a un rimbalzo temporaneo vicino al supporto a 1,5855 (minimo 12/11/2013). Una resistenza giace a 1,6525.
USD/JPY L’USD/JPY si muove al ribasso verso il supporto chiave a 106,81 (vedasi anche la linea di tendenza in ascesa). Resistenze orarie possono essere trovate a 108,18 (massimo intragiornaliero) e a 108,74. Un altro supporto chiave si trova a 105,44 (massimo 02/01/2014). Viene favorita un’impostazione rialzista di lungo termine finché reggerà il supporto chiave a 100,76 (minimo 04/02/2014). Malgrado una probabile fase di consolidamento di medio termine dopo il test positivo dell’importante resistenza a 110,66 (massimo 15/08/2008, si veda anche il ritracciamento al 50% dal massimo del 1998), propendiamo per un eventuale graduale movimento al rialzo. Troviamo un'altra resistenza a 114,66 (massimo 27/12/2007).
USD/CHF L’USD/CHF sta rimbalzando vicino al supporto definito dalla linea di trend ascendente. Resistenze orarie si attestano a 0,9625 e a 0,9691. Supporti orari possono essere trovati a 0,9469 (minimo 09/10/2014) e a 0,9433 (massimo 18/09/2014). In una prospettiva di più ampio respiro, la struttura tecnica favorisce un pieno ritracciamento dell’ampia fase correttiva iniziata nel luglio 2012. Di conseguenza, la recente debolezza viene vista come un movimento in controtendenza. Un supporto chiave si trova a 0,9301 (minimo 16/09/2014). Una resistenza giace ora a 0,9691 (massimo 06/10/2014).