Bid-to-cover ratio: che cos’è e perché è determinante per i BTP (e per l’Italia)
Ci aspetta un periodo estremamente intenso di emissioni di titoli di Stato. Il motivo è evidente: bisogna finanziare le misure economiche implementate per far fronte alla Crisi causata dal Coronavirus.
Oltre a rendimento offerto (più è alto tanto più noi italiani dovremo pagare interessi più salati) è fondamentale comprendere il Rapporto di copertura delle emissione.
Bid-to-cover ratio: Che cos’è e perché è determinante per i BTP (e per l’Italia)
Il rapporto di copertura o, come lo chiamano gli anglosassoni, il bid-to-cover ratio, è un coefficiente che sta a indicare la differenza tra domanda e offerta in un collocamento obbligazionario.
Un esempio?
Se l’Italia offre un miliardo di Btp e la domanda degli investitori ammonta a 1,5 miliardi, allora l’offerta rispetto alla copertura è appunto di 1,5.
Il rapporto di copertura, insieme al tasso di interesse, è uno dei principali indicatori circa l’esito di un’asta.
Maggiore è il Bid-to-cover, maggiore è l’interesse degli investitori sul titolo.
Perché dunque il rapporto di copertura è decisivo per i Btp e per l’Italia?
La risposta non è immediata ed ha a che fare con il rendimento dei titoli.
Il rendimento atteso o richiesto (e alla fine offerto) sale e scende in funzione del grado di fiducia degli investitori/creditori. Come abbiamo appena detto, ad indicare il grado di fiducia degli investitori su un titolo è la differenza tra domanda e offerta, ovvero il rapporto di copertura!
Se l’offerta è superiore alla domanda, il rendimento atteso aumenta per riequilibrare la domanda e viceversa.
A sua volta, il rendimento di un titolo, in questo caso del Btp, incide sulla determinazione dello spread, e quindi del differenziale con i Bund emessi dallo stato tedesco.
Attualmente il rendimento dei Btp si attesta intorno all’1,7% e lo spread si muove intorno ai 220 punti.