Rassegna giornaliera sul mercato forex, 5 novembre 2020
Analisi realizzata alla chiusura del mercato statunitense a cura di Kathy Lien, Direttrice di FX Strategy per BK Asset Management.
Il dollaro USA è stato scambiato in forte ribasso contro tutte le principali valute questo giovedì, con il dollaro australiano e quello neozelandese in testa ai guadagni. Quasi 48 ore dopo le elezioni presidenziali USA, non è ancora stato annunciato il vincitore. Si spera che il quadro sarà più chiaro domani.
Tuttavia, il Presidente Trump ha espresso chiaramente che contesterà i conteggi in tutti gli stati di recente vinti da Biden, il che significa che potrebbero volerci settimane prima che tutto questo sia finito. Ovviamente, se Biden vincerà in Pennsylvania, Nevada, Arizona e Georgia, non ci sarà nulla da fare. Anche se Trump dovesse far causa in tutta la nazione, sarebbe un margine troppo ampio da contestare legittimamente.
In base all’azione di prezzo sui mercati azionari e delle valute, gli investitori non sono preoccupati per un’elezione contestata o per un’ulteriore incertezza politica USA. È stata un’altra giornata di guadagni a tripla cifra per l’indice Dow Jones Industrial Average. Le valute legate al rischio sono salite e il rendimento dei Buoni del Tesoro a 10 anni, dopo il forte selloff di ieri, si è stabilizzato. E questo non ha niente a che fare con il vertice FOMC, che ha avuto pochissimo impatto su titoli azionari e valute.
La decisione della Federal Reserve di lasciare invariati i tassi di interesse e la dimensione del programma di Quantitative Easing era già attesa. Non ci sono state sorprese nella dichiarazione di politica monetaria: la banca centrale ha spiegato che l’attività economica ha continuato a riprendersi. La maggior parte della dichiarazione è rimasta invariata rispetto a settembre ma, secondo la Fed, le condizioni finanziarie, che aveva precedentemente descritto come in miglioramento negli ultimi mesi, sono ora considerate accomodanti. Il Presidente della Fed Powell ha confermato che il tasso di miglioramento dell’economia si è moderato e che è necessario ulteriore supporto dal punto di vista monetario e fiscale.
I dati di ottobre sull’occupazione non agricola saranno pubblicati domani. La crescita dell’occupazione dovrebbe mostrare un rallentamento ma il tasso di disoccupazione e la crescita della media dei compensi orari dovrebbero essere migliorati. E questo è in linea con il calo della componente sull’occupazione dell’indice non manifatturiero dell’ISM e con il forte rallentamento della crescita dell’occupazione riportato dall’ADP. Le compagnie statunitensi hanno aggiunto meno posti di lavoro ad ottobre ma stanno assumendo e la disoccupazione sta scendendo.
Come nel caso dell’annuncio del FOMC di oggi, a meno che il report sull’occupazione di domani non si discosti significativamente dalle aspettative, l’impatto del dato sul dollaro e sui titoli azionari sarà di breve durata. I riflettori sono puntati sulle elezioni statunitensi e ci sono buone probabilità di averne l’esito entro domani.
Argomenti a favore di un report positivo
- 1. Aumento dell’indice sul sentimento dei consumatori dell’Università del Michigan
- 2. Aumento della componente sull’occupazione del report manifatturiero dell’ISM
- 3. Challenger riporta meno licenziamenti
- 4. Media settimanale delle richieste di disoccupazione pari a 787 mila contro 858 mila
- 5. Calo delle richieste continue
Argomenti a favore di un report negativo
- 1. Calo della componente sull’occupazione del report non-manifatturiero dell’ISM
- 2. ADP a 365 mila da 753 mila del mese prima
- 3. Indice sulla fiducia dei consumatori giù ad ottobre
Intanto la sterlina è schizzata sulla scia dell’annuncio di politica monetaria della Banca d’Inghilterra. La banca centrale ha lasciato i tassi di interesse invariati ed ha aumentato il programma di acquisti di bond di 150 miliardi di sterline, più del previsto. Tuttavia, la sterlina ha visto un’impennata perché la banca centrale non ha lanciato alcun segnale forte circa i tassi di interesse negativi ed il Tesoro ha prorogato il piano “Coronavirus Job Retention Scheme” che fornirà ai dipendenti in congedo l’80% del loro compenso solito per le ore non lavorate per i prossimi cinque mesi.
Il dollaro canadese è salito al massimo di oltre un mese in vista del report sul mercato del lavoro in Canada. Sebbene gli economisti si aspettino decisamente meno posti di lavoro aggiunti nel mese di ottobre, il tasso di disoccupazione dovrebbe migliorare. Il dollaro australiano e quello neozelandese sono andati bene sulla scia dei dati commerciali australiani più forti. Il report sull’indice PMI sui servizi australiano sarà pubblicato questa sera e ci si aspettano prove di un’ulteriore ripresa.