Le cassandre suscitano poca simpatica, quando poi le previsioni negative riguardano i mercati azionari, dalle cui oscillazioni possono dipendere le fortune o le sfortune degli investitori, il grado di avversione per i catastrofisti aumenta. Parlare di rischio di ribasso per la borsa Usa, con l'indice S&P500 che proprio ieri ha fatto segnare un nuovo massimo storico a 1912 punti, non e' di certo il modo per attirare le simpatie dei lettori, tuttavia questo rischio esiste anche se per il momento e' solo latente. Ad introdurre il dubbio che il rialzo possa essere alle sue battute finali, almeno per quello che riguarda la fase intrapresa dai minimi di febbraio, e' l'andamento dell'indice di volatilita' Vix, relativo alle opzioni scambiate sui titoli dell'S&P500. Il Vix misura l'andamento della volatilita', una grandezza che ha di norma comportamenti ciclici, ovvero tende ad oscillare tra due limiti facilmente identificabili. Dall'inizio del 2013 il Vix ha oscillato tra quota 11 e 22 circa, e nella seduta di lunedi' a toccato un minimo a 11,36, molto vicino alla parte bassa dell'intervallo. Di norma al test dei limiti inferiori della fascia corrisponde una crescita dei valori della volatilita' verso la parte alta dell'intervallo, un comportamento che il Vix potrebbe assumere anche questa volta. Ad un aumento della volatilita' corrisponde tuttavia una discesa dei prezzi delle azioni, le due grandezze sono infatti legate da un rapporto inverso. Se il Vix dovesse quindi intraprendere una fase rialzista lo S&P500 virerebbe con buona probabilita' al ribasso. Cio' non significa necessariamente essere testimoni di una inversione di trend, minimi e massimi del Vix nel corso della fase piu' recente, dall'inizio del 2013, sono separati da un intervallo di circa tre mesi, e' quindi questo l'orizzonte temporale di una eventuale fase ribassista, o anche di lateralita', che potrebbe interessare l'indice. Primi indizi di debolezza per i prezzi sotto i massimi di aprile a 1900 punti circa, conferme con la violazione della media mobile a 20 giorni, in transito a 1884 circa. Da notare che lo S&P500 e' anche vicino ad una resistenza graficamente rilevante, il lato alto del canale crescente disegnato dai minimi di ottobre 2011, un ostacolo, a 1935, che potrebbe rappresentare il target dell'attuale fase crescente e dopo il quale l'indice potrebbe voler dirigere verso la base del canale stesso, a 1700 punti circa.
