La banca ha alzato il target dell’S&P500 da 5.000 a 5.400 punti. “Sorprendente tenuta dei margini di profitto”, dice la strategist Savita Subramanian, che assicura: “Sui mercati non c’è euforia”.
La corsa degli strategist ad alzare le previsioni
Sorpresi dal boom dell’intelligenza artificiale e dalla corsa delle Magnificent Seven, gli strategist di Wall Street negli ultimi mesi hanno più volte modificato al rialzo le loro previsioni sul mercato azionario americano. Ultima a ritoccare all’insù il suo target è stata domenica 3 marzo Savita Subramanian, l’economista californiana che guida la strategia azionaria e quantitativa di Bank of America (NYSE:BAC) sul mercato Usa.
Subramanian prevede ora che l’indice S&P 500 chiuderà l'anno a 5.400 punti, che vuole dire mettere a segno un guadagno del 5% dal livello attuale (5.137 punti). Il target precedente di Bank of America era 5.000 punti, raggiunto e superato di slancio lo scorso 9 febbraio. Secondo Subramanian, gli indicatori che mostrano i segnali rialzisti più convincenti sono quelli relativi alla crescita degli utili e alla "sorprendente" tenuta dei margini di profitto.
"I mercati rialzisti finiscono con l'euforia: non siamo ancora a quel punto", ha scritto Subramanian, in una nota inviata ai clienti domenica. "Il sentiment è migliorato, ma le aree di euforia sono limitate".
Lo stesso target di Ubs e Yardeni
Secondo il monitoraggio che Bloomberg effettua regolarmente tra le banche d’investimento e i broker, i 5.400 punti indicati da Bank of America sono oggi il target più alto per l’S&P500 fra quelli indicati da oltre 20 strategist. Ma Subramanian non è l’unica ad essere così “bullish”: lo stesso obiettivo per fine anno è stato indicato anche da Ed Yardeni di Yardeni Research e Jonathan Golub di UBS.
La frenesia dell'intelligenza artificiale ha sorpreso gli uffici studi di Wall Street e ha scatenato una specie di gara fra gli strategist per tenere il passo di un mercato azionario che sta già superando le aspettative. Nelle ultime settimane Piper Sandler, UBS e Barclays (LON:BARC) hanno alzato i loro obiettivi. Goldman Sachs (NYSE:GS) e UBS lo hanno già fatto due volte dall’inizio dell’anno.
Venerdì l'S&P 500 ha chiuso per la prima volta nella storia sopra l'importante traguardo dei 5.100 punti, e l'indice ha già battuto la media delle previsioni di fine anno, che indica 4.899,40.
L'S&P 500 è salito del 7,7% dall'inizio dell'anno, dopo avere messo a segno un guadagno del 24% nel 2023. La serie di risultati societari del quarto trimestre 2023 ha messo in evidenza che i profitti aziendali stanno migliorando. Il 76% delle società ha finora presentato un bilancio superiore alle aspettative.
Possibile un calo nel breve termine
Subramanian è positiva sull’intero 2024, anche se vede il rischio di un calo a breve termine a causa del crescente sentimento rialzista a Wall Street. Fra i suoi colleghi-rivali, Michael Kantrowitz di Piper Sandler, che aveva le prospettive azionarie statunitensi più ribassiste, il mese scorso ha alzato le sue previsioni sull'S&P 500 a 5.250 punti, andando a posizionarsi sopra i target di altri strategist notoriamente più ottimisti, come John Stoltzfus, Chief investment strategist di Oppenheimer, e Thomas Lee, responsabile della ricerca di Fundstrat Global Advisors, che vedono entrambi l'S&P 500 a 5.200 punti entro fine anno.
Persino Mike Wilson di Morgan Stanley (NYSE:MS), una delle voci ribassiste più importanti di Wall Street, si aspetta che i guadagni del mercato azionario statunitense si estendano dalle grandi società tecnologiche a settori più trascurati. Il suo obiettivo per il 2024 è ancora 4.500 punti, un target che implica un calo di circa il 12% rispetto alla chiusura di venerdì.