Gli attesi appuntamenti con BoJ e Fed hanno avuto l'effetto di calmare i mercati finanziari, facendo così tornare l'appetito sui mercati emergenti.
Continuiamo quindi a cercare opportunità aventi ad oggetto paesi con buoni fondamentali economici, surplus di bilancio e bassa dipendenza dall'export di commodities.
La Thailandia continua a rispettare questi requisiti: recentemente la Bank of Thailand ha lasciato il tasso invariato all'1.50%.
I dati economici continuano a migliorare e quindi la BoT non ha esigenza di utilizzare la politica monetaria per indebolire il baht.
Il PMI manifatturiero è salito a 49.8 (da 49.3), indicando che la crescita annuale dovrebbe mantenersi ad un buon 3.5%.
L'inflazione è ancora modesta, con i prezzi al consumo fermi allo 0.29% annuale.
Al momento, non c'è ragione per modificare la corrente politica monetaria, e il rafforzamento del baht supporta l'attuale crescita, di conseguenza, un taglio dei tassi nel 2017 appare ora meno probabile.
Detto ciò, il surplus delle partite correnti ha causato una forte pressione in acquisto sul THB, di conseguenza, la BoT è dovuta intervenire direttamente sul mercato per rimuovere tale eccesso di liquidità.
Ciò ha aumentato le riserve valutarie di 26 miliardi di dollari, raggiungendo il livello di 180.7 miliardi nell'anno in corso.
Le banche detengono il capitale in eccesso in asset di breve termine, data la curva dei rendimenti abbastanza piatta, inoltre, vi è l'aspettativa che le prossime politiche di stimolo fiscale supporteranno la crescita, creando le condizioni per aumentare i finanziamenti concessi.
Tuttavia, al momento, la liquidità è gestita dalla BoT e non ha ancora raggiunto l'economia reale.
Nel caso in cui il surplus di liquidità dovesse aumentare e/o le banche continuare a mantenere cash (o asset di brevissimo periodo), la BoT sarà obbligata a rispondere.
La banca centrale thailandese non ha molte opzioni, prima delle quali è attendere sperando in un rialzo dei tassi della Fed, che ridurrebbe l'appetito al rischio, ciò permetterebbe di ridurre l'intervento diretto sul mercato FX dagli attuali 3-4 miliardi di dollari all'anno recentemente stimati.
Viceversa, la BoT potrebbe tagliare i tassi per ridurre la domanda speculativa.
Al momento però la BoT è soddisfatta della corrente politica monetaria, e difficilmente adotterà modifiche significative a causa della liquidità in eccesso.
Restiamo quindi rialzisti sul baht e ci aspettiamo una prosecuzione dell'attuale ribasso su USDTHB, verso 34.50.
La prossima settimana sono attesi i dati sulla bilancia commerciale e sulle riserve in valuta estera.