Oggi a Wall Street, i futures sui principali indici viaggiano in buon progresso, con il contratto sull'S&P 500 in salita dello 0,97%, preceduto da quello sul Nasdaq 100 che avanza dello 0,99%. Morgan Stanley (NYSE:MS) ha invece ribadito il rating "overweight" su Philip Morris, con un target price ridotto a 80 dollari, mentre ha tagliato il giudizio su Moody's da "equalweight" ad "underweight". I colleghi di Bank of America sono invece intervenuti su Mastercard, con un cambio di strategia da "buy" a "neutral", a fronte di un fair value ridotto da 230 a 207 dollari. Tra le commodities si spinge ancora in avanti il petrolio che rimette la testa poco oltre la soglia dei 49 dollari al barile, mentre arretra di oltre mezzo punto percentuale l'oro che scende poco sotto i 1.281 dollari l'oncia.
Indici; Stoxx 600 +0,48% a 344,52, FTSE +0,55% a 6.848.12, DAX +0,10% a 10.759,35, CAC 40 +0,50% a 4,743.00, IBEX 35 +0,34% a 8.806,35, FTSE MIB -0,01% a 18.950,50, SMI +0,55% a 8.584,80.
Sul fronte delle valute, il dollaro USA si conferma tonico nei primi scambi americani nonostante le scommesse di una pausa nel ciclo di aumenti dei tassi di interesse della Federal Reserve. La moneta unica è stata penalizzata da nuovi segnali di rallentamento dell'economia della zona euro, dopo l'inattesa flessione mostrata questa mattina dalla produzione industriale tedesca, in calo per il terzo mese consecutivo. Sul fronte macro, per oggi era previsto l'aggiornamento relativo alla bilancia commerciale di novembre, ma il dato non è stato diffuso a causa dello shutdown del Governo. L'attenzione degli investitori si concentra così su un altro fronte e in particolare sul vertice tra Stati Uniti e Cina relativamente al tema del commercio.
Questa analisi non intende essere un invito o un suggerimento ad operare, ma solo una personale e momentanea visione, dell'autore, relativa allo strumento finanziario in analisi.
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