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BTP: ha senso investirci adesso e quali rendono di più?

Pubblicato 17.06.2022, 09:17
Aggiornato 02.09.2020, 08:05

BTP croce e delizia. Con lo spread BTP-Bund (differenza di rendimento tra il decennale italiano e quello tedesco, usato come "termometro" del rischio Paese) ha toccato recentemente quota 216.5, comunque in discesa rispetto ai 234 di qualche settimana fa.

Il rendimento dei BTP a 10 anni italiani, usato come riferimento per la parte di bond locali, oggi è a 3.84% circa (sceso anche qui sotto rispetto al 4% e rotti di qualche settimana fa).

Molti italiani quindi si chiedono se valga la pena di investire oggi (con i prezzi scesi di parecchio e i rendimenti a scadenza di conseguenza aumentati) in questa particolare asset class così cara agli italiani.

Qui di seguito una tabella con i 10 BTP a maggior rendimento oggi presenti sul mercato, vediamo che mediamente si viaggia intorno al 3.95% netto (considerando le cedole ed il mantenimento a scadenza).
Fonte: rendimentinettibtp

Tuttavia se bastasse guardare al rendimento per investire sarebbe tutto troppo semplice e soprattutto sbagliato. Infatti un concetto che molti investitori non conoscono, ma fondamentale quando parliamo di Bond, è quello di Duration.

La duration indica (in numero di anni) il tempo necessario per ripagarsi, con le cedole, il capitale investito inizialmente (detto in modo semplice). Perciò la cosa che dobbiamo capire quando compriamo bond, è che alla fine di tutto stiamo comprando duration. Il rischio principale delle obbligazioni (o bond) infatti, oltre al rischio emittente (quindi che fallisca lo Stato Italiano ad esempio) è proprio quello di duration.

Maggiore è la duration residua (in linea generale potremmo dire più lunga è la scadenza dei bond a parità di flusso cedolare) e maggiore sarà il rischio (o le opportunità in caso contrario) di cali di prezzo.

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Infatti, prezzi e rendimenti sappiamo che nei BTP i muovono inversamente (se salgono i rendimenti scendono i prezzi e viceversa), perciò in una fase di mercato come quella attuale, molti Titoli di Stato hanno subito cali non indifferenti, con i titoli più a lunga scadenza magiormente penalizzati.

Infatti nel grafico sotto, confrontiamo un BTP con scadenza 14 anni (linea viola) con uno a scadenza 29 anni (quindi duration maggiore), per notare come le perdite dovute al rialzo tassi siano decisamente più elevate.Fonte: Investing.com

Questo ovviamente vale se devo vendere prima della scadenza, se invece vorrò tenerlo in portafoglio fino alla fine, incassare le cedole ed ottenere il rimborso del capitale a 100, allora in questo caso dovrò "solo" preoccuparmi che l'emittente non fallisca.

In ogni caso, è sempre bene conoscere questi concetti e sapere cosa si sta comprando. Anche i rendimenti, seppur migliori rispetto a 6 mesi fa, offrono ancora rendimenti reali negativi, e se davvero il prossimo anno dovessimo tornare ad elezioni, ecco che il famoso pericolo "spread" (salvo interventi BCE) potrebbe di nuovo materializzarsi.

Occorre quindi sapere che maggiore sarà la duration, e maggiore sarà il calo dei titoli in portafoglio.

Alla prossima!

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"Quest'articolo è stato scritto a titolo esclusivamente informativo; non costituisce sollecitazione, offerta, consigli, consulenza o raccomandazione all'investimento in quanto tale non vuole incentivare in nessun modo l'acquisto di assets. Ricordo che qualsiasi tipo di assets, viene valutato da più punti di vista ed è altamente rischioso e pertanto, ogni decisione di investimento e il relativo rischio rimangono a carico"

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Ultimi commenti

Lo puoi sempre rivendere facendo un piccolo trader sopra.
Con lo scudo della Bce risaliranno le quotazioni dei Btp.
A parità di duration massimizzare la convexity
Il 2067 al 2.8% non adesso naturalmente. Ora di marzo 2023 ne passerà di acqua sotto il ponte.. allora si che sara un affare entrare. Con un rendimento netto intorno A 8%
sono anch’io forte sostenitore che con le prossime elezioni, effetto Draghi rovesciato, spread, a maggior ragione con aumento tassi BCE che acuisce problema fallimento Italia causa solito debito, peró:perché 8%?
pensate davvero che questa inflazione duri anni? Faranno rialzi veloci e poi dovranno ridare stimoli per aiutare economica in colasso. comprare scadenze lunghe e rivenderle appena i tassi scendono
perfettamente d'accordo. Con i BTP ho sempre guadagnato. Quando scendevo compravo rivendendo verso la pari. Per me questo vale anche ora.
sono in sottoscrizione titoli BTP a cedola variabile inflazione più un piccolo interesse cedola semestrale a 10 anni. con l'aria che tira meglio giocare on difesa. ultimo dato inflazione in Europa 8,1per cento.
Perché secondo te l’inflazione durerà 8 anni?
caro Francesco, ci sono titoli più corti(quindi minor rischio visto la duration) sotto la pari e con cedole tra il 2/2.5 fisso...scadenze 2025/2027... sicuramente migliori delle lunghe scadenze da te indicate
ottime osservazioni Francesco; andrebbe approfondito l'argomento, ad esempio menzionando che i titoli emessi prima del 2013 (quelli con l'asterisco della stessa tabella/sito che hai riportato) non sarebbero soggetti ad eventuali bail-in futuri (anche se a mio avviso quelli emessi dopo il 2013 sono per lo più a cedole basse per cui vedo improbabile un interesse dello Stato alla rinegoziazione proprio di questi). Io ritengo interessanti in particolare il 2037 e 2032 con cedole 0.95 per l'ottimo rapporto rischio/rendimento, le cui scadenze è vero non sono a breve termine ma anche in caso di recessione potrebbe verificarsi l'inversione della pendenza della curva dei tassi, oltre al fatto che in caso di contenimento spread da scudo BCE, sono tra quelli che ne beneficeranno di più (sottinteso che questi sei non mi devono servire fino alla scadenza...nel qual caso mi accontenterei del 4% annuo...e scommetto che verrei battuto dall'inflazione per non più di un paio d'anni!)
Peccato che avremo un'inflazione ben oltre il 6 percento per parecchi anni.Mi sa che per rientrare del tuo investimento troppo dovrai aspettare....
quindi è da pazzi solo pensarlo?
nessuno ha la sfera di cristallo, me e te compreso, altrimenti forse non staremo qui! Io ho espresso l'idea una strategia possibile, mettendo in evidenza il rischio associato, tu affermi qualcosa credendo che ciò si verificherà, e che invece io sono fiducioso, o quanto meno spero, che non avverrà! Un'inflazione alta e persistente per anni in Europa presuppone che la guerra debba continuare per anni, che i salari si adeguino costantemente (e non siamo in piena occupazione in Europa), che i tassi in aumento non producano effetti su restrizioni della domanda e di pil, che non andremo incontro alla transizione energetica neppure fra 10 anni.....
per me, l'articolo é insulso. Qualora si voglia investire in titoli di stato (di qualsiasi paese), in un'ottica di tassi crescenti conviene fare rollover a scadenze corte. esempio: compro titolo a scadenza 1 anno con cedola 1% e a scadenza ne prendo uno analogo con cedola maggiore (es: 1,5%). Questo per non trovarsi con il corso del titolo sotto la pari per troppo tempo: si dovesse vendere prima della scadenza, si perderebbero una valanga di quattrini. A tassi costanti ci posiziona a medio periodo. In ottica di tassi decrescenti il posizionamento é sui titoli a scadenza lunga-lunghissima per avere un corso sopra la pari. A ulteriore esempio, il titolo a 100 anni (cento) austriaco era andato mi pare a 225 il corso in un periodo di tassi d'interesse decrescenti.
la tabella dei migliori BTP?
cerca rendimenti BTP... quello con suffisso it
Eccellente spiegazione anche per me , che con i bond ci azzecco poco o niente .
grazie alle politiche di bilancio espansive, il patrimonio degli italiani è cresciuto. si va da 4 o 5 volte il debito pubblico. se solo gli italiani avessero più fiducia nei loro titoli di stato non staremmo continuamente a parlare di spread o di uscita dall'euro. peraltro una uscita dall'euro penalizzerebbe comunque i risparmi degli italiani.fatpto sta che così va e non ci possiamo fare niente.
e non abbiamo considerato il patrimonio immobiliare della Stato, le riserve valutarie/auree.... oltre alla citata ricchezza del patrimonio mobiliare ed immobiliare degli italiani.... Una buona parte del debito è stato poi rinegoziata negli ultimi anni a scadenza lunghe e tassi bassi, l'inflazione ora sta inflazionando il debito pubblico. Nella peggiore delle ipotesi se lo Stato avesse bisogno di nuove risorse, aumenterannile imposte sulle donazioni/successioni....anche se io preferirei in alternativa la lotta alla corruzione ed agli sprechi (taglio delle spese improduttive!)
E se davvero il prossimo anno dovessimo tornare alle votazioni? Per forza e' finita la legislatura , che facciamo una dittatura? Già così abbiamo un governo a guida 5 stelle che ha tradito il programma elettorale. Mi sembra sufficiente no?
Ottimo
concezione base, spiegazione eccellente per neofiti.Complimenti e buon lavoro
Ottima analisi come sempre Francesco
Per quanto i rendimenti reali non siano ancora positivi va però messo in conto che il target di inflazione della BCE in momenti normali è poco sotto il 2%. L'inflazione ai tassi attuali si sgonfierà resto (si spera) o tardi, magari tra un anno ma lo farà. A quel punto potremmo essere in recessione e vedere le banche centrali tornare sui propri passi riallentando le politiche monetarie. Entrare oggi su un btp, potendosi permettere la scadenza, potrebbe essere un investimento interessante in quel senso. Portarsi avanti magari un decennale al 4 netto  (o poco meno) quando il mercato dei prossimi anni potrebbe offrire nuovamente tassi allo 0,... Ed anche in caso di normalizzazione si avrà comunque un rendimento reale interessante. Concordo sul non buttarsi a ******** ma qualcosa si può iniziare a mettere in portafoglio, anche diversificando le scadenze e con un'occhiata anche al corporate, che generalmente paga un premio rispetto ai bond statali.
Prima o poi lo spred scendera e vendondo si possono ottenere buone plusvalenze
d'accordo quasi in toto. Solo che non mi spingerei fino al decennale. Al momento rimarrei tra i 3 ed i 5 anni perchè ho paura che gli scossoni non siano ancora finiti. Non mi stupirebbe un rendimento del decennale oltre i 5% da qui ai prossimi 2-3 mesi.
con l'incertezza che c'è, solo ingressi graduali su tutto
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