BTP croce e delizia. Con lo spread BTP-Bund (differenza di rendimento tra il decennale italiano e quello tedesco, usato come "termometro" del rischio Paese) ha toccato recentemente quota 216.5, comunque in discesa rispetto ai 234 di qualche settimana fa.
Il rendimento dei BTP a 10 anni italiani, usato come riferimento per la parte di bond locali, oggi è a 3.84% circa (sceso anche qui sotto rispetto al 4% e rotti di qualche settimana fa).
Molti italiani quindi si chiedono se valga la pena di investire oggi (con i prezzi scesi di parecchio e i rendimenti a scadenza di conseguenza aumentati) in questa particolare asset class così cara agli italiani.
Qui di seguito una tabella con i 10 BTP a maggior rendimento oggi presenti sul mercato, vediamo che mediamente si viaggia intorno al 3.95% netto (considerando le cedole ed il mantenimento a scadenza).
Tuttavia se bastasse guardare al rendimento per investire sarebbe tutto troppo semplice e soprattutto sbagliato. Infatti un concetto che molti investitori non conoscono, ma fondamentale quando parliamo di Bond, è quello di Duration.
La duration indica (in numero di anni) il tempo necessario per ripagarsi, con le cedole, il capitale investito inizialmente (detto in modo semplice). Perciò la cosa che dobbiamo capire quando compriamo bond, è che alla fine di tutto stiamo comprando duration. Il rischio principale delle obbligazioni (o bond) infatti, oltre al rischio emittente (quindi che fallisca lo Stato Italiano ad esempio) è proprio quello di duration.
Maggiore è la duration residua (in linea generale potremmo dire più lunga è la scadenza dei bond a parità di flusso cedolare) e maggiore sarà il rischio (o le opportunità in caso contrario) di cali di prezzo.
Infatti, prezzi e rendimenti sappiamo che nei BTP i muovono inversamente (se salgono i rendimenti scendono i prezzi e viceversa), perciò in una fase di mercato come quella attuale, molti Titoli di Stato hanno subito cali non indifferenti, con i titoli più a lunga scadenza magiormente penalizzati.
Infatti nel grafico sotto, confrontiamo un BTP con scadenza 14 anni (linea viola) con uno a scadenza 29 anni (quindi duration maggiore), per notare come le perdite dovute al rialzo tassi siano decisamente più elevate.
Questo ovviamente vale se devo vendere prima della scadenza, se invece vorrò tenerlo in portafoglio fino alla fine, incassare le cedole ed ottenere il rimborso del capitale a 100, allora in questo caso dovrò "solo" preoccuparmi che l'emittente non fallisca.
In ogni caso, è sempre bene conoscere questi concetti e sapere cosa si sta comprando. Anche i rendimenti, seppur migliori rispetto a 6 mesi fa, offrono ancora rendimenti reali negativi, e se davvero il prossimo anno dovessimo tornare ad elezioni, ecco che il famoso pericolo "spread" (salvo interventi BCE) potrebbe di nuovo materializzarsi.
Occorre quindi sapere che maggiore sarà la duration, e maggiore sarà il calo dei titoli in portafoglio.
Alla prossima!
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"Quest'articolo è stato scritto a titolo esclusivamente informativo; non costituisce sollecitazione, offerta, consigli, consulenza o raccomandazione all'investimento in quanto tale non vuole incentivare in nessun modo l'acquisto di assets. Ricordo che qualsiasi tipo di assets, viene valutato da più punti di vista ed è altamente rischioso e pertanto, ogni decisione di investimento e il relativo rischio rimangono a carico"