Market Brief
Il calo dei prezzi del petrolio colpisce duramente le valute dei paesi esportatori di petrolio. L’USD/CAD è salito ai nuovi massimi da cinque anni, a quota 1,1344, mentre il greggio è sceso a 81,32 USD. Il movimento al rialzo ha raggiunto un buon momentum prima che venisse violato il massimo precedente (1,1279). Il trend rialzista sta accelerando, ci sono forti richieste per le opzioni sopra 1,1200/50 in vista dell’IPC di venerdì. I mercati prevedono un debole indebolimento delle dinamiche inflattive in Canada, dal 2,1% al 2,0% a/a. L’inflazione debole dovrebbe rafforzare gli orsi del CAD, dando maggiore flessibilità nell’essere accomodante alla BoC di Poloz, soprattutto in una fase in cui le esportazioni canadesi sono minacciate dal calo dei prezzi. Il 22 ottobre la BoC annuncerà la sua decisione in materia di tassi, ci aspettiamo un’impostazione colomba.
Un’altra valuta duramente colpita dai prezzi del greggio è il rublo. L’USD/RUB è salito a nuovi massimi storici, pari a 41,0419, mentre continua la flessione dei prezzi del greggio. La Banca Centrale di Russia ha cancellato l’asta di bond prevista per oggi, i rendimenti dei decennali russi hanno raggiunto il 9,98% (livelli massimi da ottobre 2009). Gli indicatori di trend e momentum sono nettamente positivi, si stanno formando ordini d’acquisto per le opzioni a 40,00+.
In Cina, l’IPC è cresciuto dell’1,6% a/a, livello vicino ai minimi da 5 anni (rispetto all’1,7% previsto e al 2,0% precedente), l’IPP ha subito un rallentamento pari all’1,8% (rispetto al -1,6% previsto e al -1,2% precedente). L’USD/CNY è rimbalzato a 6,1300 perché la debolezza dell’inflazione rafforza le previsioni di nuovi stimoli dalla PBoC. Consistenti barriere per le opzioni in scadenza oggi sono collocate a 6,13/6,14 e 6,15. L’impostazione rimane negativa, si osserva resistenza a 6,1363/95 (media mobile a 21 giorni / pivot MACD).
Stanotte la coppia GBP/USD è scesa a 1,5877 perché anche in Asia si sono propagate le vendite in scia all’IPC. Oggi saranno pubblicati i dati sul lavoro nel Regno Unito (08:30 GMT), le previsioni sono ottimistiche. Monitoreremo con attenzione i dati di agosto sulla crescita delle retribuzioni. Un’eventuale sorpresa negativa dovrebbe mettere a rischio il supporto a 1,5855. Le resistenze sono collocate a 1,6003 (50% di Fibonacci sul rally da luglio 2013 a luglio 2014), 1,6182 (media mobile a 21 giorni), 1.6284 (61,8% di Fibonacci). L’EUR/GBP testa al rialzo la media mobile a 100 giorni (0,79555). Gli indicatori di trend e momentum sono nettamente rialzisti. Si dovranno superare le barriere per le opzioni a 0,7960/80.
L’EUR/USD passa di mano all’interno di fasce ristrette. Come previsto, l’IPC tedesco di settembre è rimasto invariato, allo 0,0% m/m e allo 0,8% a/a. La reazione dei mercati è stata tiepida. Domani sarà diffuso il dato aggregato sull’IPC definitivo dell’Eurozona riferito a settembre. L’impostazione tecnica rimane leggermente positiva per l’EUR/USD, gli operatori continuano a vendere sui rally sull’onda delle preoccupazioni per l’inflazione debole (deflazione) nell’Eurozona. Prevediamo un nuovo test del supporto a 1,2501.
Oggi gli operatori si concentreranno su: IPC definitivo m/m e a/a di settembre in Germania; bilancia commerciale di settembre in Norvegia; tasso di richieste di disoccupazione e variazione nelle richieste di disoccupazione di settembre, tasso di disoccupazione ILO a/a e retribuzioni settimanali medie a/a a tre mesi di agosto nel Regno Unito; rapporto deficit/PIL anno corrente riferito al secondo trimestre in Italia; richieste di mutui MBA aggiornate al 10 ottobre, indice manifatturiero Empire di ottobre, vendite al dettaglio m/m e IPP di settembre m/m e a/a negli Stati Uniti; vendite di case esistenti m/m e indice Teranet/National Bank sui prezzi delle abitazioni m/m e a/a di settembre in Canada; dichiarazione mensile sul budget di settembre e libro beige della Fed negli Stati Uniti.
Ipek Ozkardeskaya, Market Analyst,
Swissquote Europe Ltd