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Sull’oro pesa il “reflation trade”

Pubblicato 08.02.2021, 16:39
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I fondamentali del mercato al momento si stanno allineando per pesare sull’oro. Di conseguenza, ci aspettiamo che il metallo prezioso si diriga verso il basso sul breve/medio termine. In particolare, ci sono un paio di motivi che sostengono le proiezioni tecniche di un altro crollo.

Con i mercati ora in salita per il cosiddetto “reflation trade”, in cui l’enorme piano di stimolo dei Democratici è finalizzato a riaccendere la crescita economica dopo l’attuale downturn, l’inflazione dovrebbe ricomparire, per la prima volta in oltre un decennio. A questo seguirà un aumento dei tassi di interesse della Fed.

La ripresa economica, tra la reflazione e l’abbondante denaro disponibile per gli investimenti, spingerà i prezzi dei titoli azionari. L’aumento delle spese dei consumatori alimenterà ulteriormente i profitti delle società, facendo salire i prezzi delle azioni ancora più in alto. Morale della favola: lo stimolo farà aumentare la propensione al rischio.

In questo scenario, ci aspettiamo che il dollaro si rafforzi e che l’oro vada in selloff, sia perché lo status del metallo giallo come rifugio dall’inflazione è irrilevante nelle attuali condizioni economiche, sia perché il suo essere ricercato come asset rifugio viene meno nei periodi di propensione al rischio.

Il grafico tecnico dell’oro sostiene questo calo:

Gold Daily

Grafico giornaliero oro

 

Il 4 gennaio, il breakout al rialzo dell’oro dal canale discendente è fallito quando il metallo prezioso è scivolato di nuovo nel canale ribassista l’8 gennaio. Ha tentato ancora una volta un breakout ma ha incontrato resistenza all’apice del canale.

Inoltre, la DMA su 200 ha rafforzato l’apice del canale a quel livello di prezzo. Infine, la DMA su 50 ha incrociato al di sotto la DMA su 200, innescando una death cross, tutto nello stesso punto.

Da allora, il prezzo ha sviluppato una flag ascendente. È ribassista dopo il tonfo del 6% in soli tre giorni che ha preceduto lo sviluppo della flag, con le prese di profitto dei venditori, tra cui un ordine buy che ha supportato il prezzo, mentre i nuovi short seller hanno limitato l’inclinazione al rialzo della flag. Quando chi voleva incassare l’ha fatto, la seconda serie di orsi ha costretto l’oro sotto la flag.

Il prezzo poi ha trovato supporto ai livelli dei precedenti due minimi, quello della flag del 19 gennaio ed il minimo del 30 novembre, dando inizio ad una mossa di ritorno per ritestare l’integrità della flag, o semplicemente ad un altro tentativo di short covering, prima che le condizioni che si presume persistano costringano l’oro a scendere ancora, con il prezzo che si attesterà sotto il minimo del 30 novembre, estendendo il trend in discesa dal picco di marzo.

Abbiamo considerato il potenziale di un apice testa e spalle, la cui neckline è segnata dalla barra orizzontale rossa, ma la flag ed il suo completamento hanno ridotto le probabilità di un tale scenario. Quando il prezzo scenderà sotto 1.767 dollari, le possibilità che questo accada si cancelleranno, anche se ci sarà comunque il rischio di un doppio bottom.

L’indice RSI mostra lo stesso pattern della flag/mossa di ritorno nello slancio, e la media mobile corta del MACD ha incontrato resistenza vicino a quella più lunga, poi ne è scesa al di sotto, rispecchiando il breakout fallito del canale e la ripresa del trend in discesa.

Strategie di trading

I trader conservatori dovrebbero aspettare che il prezzo registri un nuovo minimo, poi salga e trovi resistenza.

I trader moderati andrebbero short quando l’attuale mossa di ritorno raggiungerà il massimo, con almeno una candela rossa lunga.

I trader aggressivi potrebbero andare short a seconda della propria tempistica, del budget e dell’avversione al rischio, ammesso che abbiano formulato un piano di trading coerente.

Ecco un esempio:

Esempio di trading

  • Entrata: 1.850 dollari
  • Stop-Loss: 1.880 dollari
  • Rischio: 30 dollari
  • Obiettivo: 1.760 dollari
  • Ricompensa: 90 dollari
  • Rapporto di rischio-ricompensa: 1:3

Nota dell’autore: Questo è solo un esempio di trading, non l’analisi. Per quanto sensato, si limita a valutare le prove. Non possiamo predire il futuro. E l’analisi potrebbe essere del tutto sbagliata. L’obiettivo del trading professionale è seguire le statistiche e fare soldi in generale, non con singoli scambi impossibili da prevedere.

Fare trading non è niente di più che gestire la vostra fortuna. Più sarete abili a gestirla, meno sarete esposti alla casualità dei mercati. Bisogna capire che il trading è un affare come gli altri, che richiede istruzione, esperienza ed investimenti. Buon trading!

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