Gli investitori si chiedono quando e se vedremo una reale contrazione del credito. Penso che sia il modo sbagliato di formulare la domanda. I dati mostrano che ci troviamo già in una contrazione del credito.
Le vere domande da porsi sono quanto e quando colpirà l’economia e i mercati.
Cerchiamo di rispondere insieme.
Innanzitutto, perché tanta attenzione sulla creazione di credito?
Un sistema tradizionale con trend demografici in indebolimento e produttività stagnante può raggiungere livelli di crescita accettabili solo tramite l’uso dell’indebitamento: credito ampio e disponibile in modo economico per il settore privato.
Quando si vuole architettare una crescita ciclica, fornire al settore privato un credito economico è come una magia.
Anche se stipendi e guadagni restano invariati, la gente può rilanciare il mercato immobiliare tramite mutui economici e subito disponibili. Attraverso tassi di prestito più bassi, le compagnie possono finanziarie più facilmente le loro attività e impegnarsi nelle vendite.
Una latenza spinge l’attività economica e si innesca un circolo virtuoso: credito a buon mercato, attività e guadagni forti, mercati vivaci, trend di assunzioni più robusti e salari più alti.
Accade l’opposto quando il flusso di credito si prosciuga, e le condizioni di prestito si inaspriscono.
Questo grafico in bianco e nero della Fed di St. Louis mostra che è sempre stato così, anche più di 60 anni fa: se il credito si ferma, si ottiene una recessione (aree ombreggiate).
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Ecco perché i dati sul credito e cose come il Senior Loan Officer Opinion Survey (SLOOS) catturano tanta attenzione nelle fasi finali del macro-ciclo. Ma chiariamo un paio di cose prima di tuffarci su questi dati.
Il sondaggio SLOOS considera i prestiti bancari e la richiesta di prestiti bancari e, sebbene le banche siano un importante fattore di creazione del credito, non sono l’unico.
Nel nostro sistema altamente finanziarizzato, la creazione del credito avviene anche tramite mercati del capitale, banche ombra, governi (e enti sponsorizzati dai governi), nonché molti altri canali.
Negli Stati Uniti, i prestiti bancari rappresentano solo circa il 40% della creazione del credito per il settore privato.
Per avere una visione completa, abbiamo sviluppato l’indice TMC Credit Impulse.
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Quindi, non stiamo vedendo il quadro completo della creazione del credito, ma solo circa il 40%.
Il secondo aspetto importante da ricordare è che il sondaggio SLOOS chiede a banche e mutuatari se le condizioni del credito e la domanda di prestiti sono cambiate rispetto all’ultimo trimestre.
Se la % netta di banche che inaspriscono i loro standard di credito passa dal 45% al 40%, non significa che le cose stanno migliorando: significa che il 40% delle banche statunitensi ha inasprito (di nuovo) gli standard di credito questo trimestre.
Lo 0% significa che le banche stanno ancora applicando gli stessi standard (inaspriti o allentati) dello scorso trimestre.
Quanto sono inasprite le condizioni del credito oggi? Peggioreranno?
E quando l’economia e i mercati ne avvertiranno il colpo?
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Articolo originale pubblicato su The Macro Compass. Entrate a far parte di questa vivace comunità di investitori macro, asset allocator e hedge fund: verificate quale sia il livello di abbonamento più adatto a voi utilizzando questo link.