Statisticamente, è più facile che il mercato da un -10% torni a fare nuovi massimi piuttosto che diventare un Bear Market.
I bear market sono diventati tali dalle correzioni nel 27% dei casi dal 1950.
Quindi più che vendere tutto in preda all’ ansia, occorre fare 3 cose:
1) Conoscere cosa compriamo, soprattutto i rischi potenziali
2) Pianificare (prima) come muoversi a seconda che la correzione diventi un Bear market, decidendo scendere ancora ma entro il 20%, torni su nuovi massimi
3) Applicare la strategia a seconda dello scenario verificatosi
E ovviamente, cosa più difficile, ignorare tutto il resto
Se osserviamo l’immagine sotto infatti, noteremo alcune particolarità:

La tabella sopra, fa riferimento alle correzioni avvenute sul mercato azionario USA, ovvero cali entro il 20%.
Notiamo innanzitutto la frequenza: mediamente correzioni come quella che stiamo vivendo (poco superiore al 10%) avvengono 1 volta ogni 1.2 anni.
Se le correzioni sono più forti invece, avvengono una volta ogni 3 anni.
Forse non tutti lo ricorderanno, ma l’ultimo trimestre 2018 è qualcosa di simile, ovvero una forte correzione, che però non è sfociata in un Bear Market.
La colonna più interessante però è quella "Average", ovvero il rendimento medio del mercato nel post correzione. Infatti, vediamo che sia in caso di correzioni del 10%, sia del 20%, "in media" il mercato ha riportato performance del 30% e del 16.3%.
Ed anche nei casi più negativi, in media il mercato, dopo un calo del 10%, ha perso altri 2 punti percentuali.
Anche questa volta andrà così? Nessuno può saperlo, ma ciò che possiamo affermare, è che le correzioni forti, molto spesso danno agli investitori la possibilità di entrare a prezzi migliori, poichè i risultati successivi tendono ad essere positivi.
Dopodichè, ci sono anche i casi in cui le correzioni diventano Bear Market, ma se noi riusciamo a prepararci per tutti gli scenari (correzione prosegue ma entro il 20%, rimbalzo e nuovi massimi, nuovo Bear Market) assegnando una probabilità a ciascuno, e preparando una strategia adeguata, avremo sempre il controllo della situazione.
Abbiamo risposto a questa ed altre domande nel video di ieri, che potete trovare qui sotto.
Alla prossima!
I bear market sono diventati tali dalle correzioni nel 27% dei casi dal 1950.
Quindi più che vendere tutto in preda all’ ansia, occorre fare 3 cose:
1) Conoscere cosa compriamo, soprattutto i rischi potenziali
2) Pianificare (prima) come muoversi a seconda che la correzione diventi un Bear market, decidendo scendere ancora ma entro il 20%, torni su nuovi massimi
3) Applicare la strategia a seconda dello scenario verificatosi
E ovviamente, cosa più difficile, ignorare tutto il resto
Se osserviamo l’immagine sotto infatti, noteremo alcune particolarità:

La tabella sopra, fa riferimento alle correzioni avvenute sul mercato azionario USA, ovvero cali entro il 20%.
Notiamo innanzitutto la frequenza: mediamente correzioni come quella che stiamo vivendo (poco superiore al 10%) avvengono 1 volta ogni 1.2 anni.
Se le correzioni sono più forti invece, avvengono una volta ogni 3 anni.
Forse non tutti lo ricorderanno, ma l’ultimo trimestre 2018 è qualcosa di simile, ovvero una forte correzione, che però non è sfociata in un Bear Market.
La colonna più interessante però è quella "Average", ovvero il rendimento medio del mercato nel post correzione. Infatti, vediamo che sia in caso di correzioni del 10%, sia del 20%, "in media" il mercato ha riportato performance del 30% e del 16.3%.
Ed anche nei casi più negativi, in media il mercato, dopo un calo del 10%, ha perso altri 2 punti percentuali.
Anche questa volta andrà così? Nessuno può saperlo, ma ciò che possiamo affermare, è che le correzioni forti, molto spesso danno agli investitori la possibilità di entrare a prezzi migliori, poichè i risultati successivi tendono ad essere positivi.
Dopodichè, ci sono anche i casi in cui le correzioni diventano Bear Market, ma se noi riusciamo a prepararci per tutti gli scenari (correzione prosegue ma entro il 20%, rimbalzo e nuovi massimi, nuovo Bear Market) assegnando una probabilità a ciascuno, e preparando una strategia adeguata, avremo sempre il controllo della situazione.
Abbiamo risposto a questa ed altre domande nel video di ieri, che potete trovare qui sotto.
Alla prossima!