👀 Copia i portafogli di investitori illustri in un solo clickCOPIALI GRATIS

Correzione 'tecnologica' Emergenti: male la Russia ma senza contagio

Pubblicato 07.09.2018, 13:15
Aggiornato 09.07.2023, 12:32
DE40
-
JP225
-
HK50
-
IXIC
-
SSEC
-

Venerdì 7 Settembre

im1

 Due sessioni consecutive di visibili perdite sul settore tech americano stanno facendo rizzare qualche antenna. Gli anelli deboli della catena di mercato di questi ultimi mesi, dal canto loro, sembrano invece aver esaurito il carburante verso ribassi sempre più importanti. Dopo il corposo rimbalzo che ha allontanato dal baratro gli asset italiani fin da inizio settimana, ieri i mercati emergenti sono sembrati meno vulnerabili all’ennesimo effetto contagio che avrebbe potuto essere innescato stavolta dalla Russia. Il dollaro continua a rifiatare in attesa dei Payrolls di oggi.

 Wall Street. Bisogna tornare a fine luglio per trovare due giornate consecutive di perdite significative per il Nasdaq (-1.0% e -1.7% nelle ultime due sessioni) a conferma che in questa fase il settore tecnologico, spesso considerato negli ultimi mesi una sorta di totem-rifugio anche in momenti di forte volatilità ribassista in altri comparti, sembra meno immune del solito alle vendite. Il VIX si conferma in visibile salita, a 14.65 (+0.74) un livello chje non si vedeva da inizio luglio. Difficile anche la sessione europea (EuroStoxx 50 -0.6%, DAX -0.7%) con una altra sessione di (marginale) miglior performance relativa a Piazza Affari (-0.3%).

im2

Fonte: Holger Zschaepitz

 Una parziale novità è il tono al margine migliore che si è respirato sulle valute emergenti. In realtà non sarebbero mancate le occasioni per scatenare l’ennesima ondata di vendite in questa tormentata asset class. Oltre alla giornata difficile dei mercati azionari (e del tecnologico US) ieri è stata la volta del rublo ad andare sotto significativa pressione. Mercoledì l’arresto di due sospettati russi sul suolo UK unitamente alle parole dure di Theresa May sui fatti di Salisbury hanno costituito l’innesco che è poi detonato con la cancellazione di un asta per mancanza di domanda e per le parole del Primo Ministro Medvedev (INTEREST RATES REMAIN HIGH IN RUSSIA / HOPEFUL OF BANK OF RUSSIA'S `ACTIVE POSITION' ON RATES) che, a-la-Erdogan, ha spronato la banca centrale ad un atteggiamento più accomodante. La risposta dal Governatore Elvira Nabiullina (WE NEED TO KEEP OUR MONETARY POLICY RELATIVELY TIGHT TO CONTROL CURRENT INTERNAL AND EXTERNAL RISKS TO INFLATION) è stata pronte e apparentemente decisa ma la moneta russa ha comunque subito perdite significative.

im3

Fonte: Holger Zschaepitz

Come dicevamo però è mancato quell’evidente effetto contagio che ha spesso caratterizzato in queste ultime settimane il comportamento delle ‘local currencies’. Il flusso delle notizie proveniente da alcuni paesi emergenti è stato in effetti in questi ultimi giorni meno testardamente negativo:

 Turchia. Le recenti parole della banca centrale, che ha ribadito la ferrea (?) volontà di voler contrastare la galoppante inflazione, non possono naturalmente godere di grande credibilità visti i precedenti. In ogni caso il mercato sembra essersi stabilizzato (con una tendenza della lira turca a sovra-performare le altre valute emergenti) in attesa della riunione del 13 settembre. L’aspettativa del mercato sembra incentrarsi su circa 500bp di rialzi. Un azione decisa non può essere data per scontata ma gli investitori sembrano propensi a concedere una possibilità che questo avvenga.

 Sud Africa. Ieri la rilevazione della bilancia delle partite correnti (Q2 -3.3%, in miglioramento rispetto a un Q1 comunque rivisto al rialzo al -4.6%) è stata in linea con il consenso mediano degli analisti, ma con il trend recente in pesante deterioramento sulle variabili macroeconomiche questo può essere considerato al margine una notizia positiva.

 Brasile. Sono usciti i primi sondaggi (Ipobe) dopo la sentenza dell’incandidabilità di Lula. Bolsonaro si conferma in testa (22%) mentre Haddad appare per ora in chiara difficoltà (6%) a raccogliere l’eredità dell’ex-presidente incarcerato. A sinistra (ma al di fuori del temuto, dagli investitori, PT - Partito dei Lavoratori) sembrano raccogliere più consensi Ciro Gomes (PDT - Partito Democratico dei Lavoratori) e l’ambientalista Marina Silva (entrambi al 12%). Il preferito dai mercati Geraldo Alckmin, centrista, cresce, pur senza entusiasmare (dal 4% al 9%), sfruttando anche gli importanti spazi televisivi concessi al suo partito. Nei ballottaggi possibili Bolsonaro perderebbe da Silva, Gomes e Alckmin mentre se la giocherebbe alla pari (37% vs 36%) con Haddad nel temutissimo scontro tra sinistra e destra radicale. Nel complesso sembra un quadro in leggero miglioramento rispetto agli scenari più cupi che il mercato ha iniziato a digerire nelle ultime settimane.

 Argentina. Mentre sembra procedere spedita la trattativa con l’IMF è emersa anche la possibilità di una linea di credito diretta dagli Stati Uniti per 10-15 bio. L’esperienza ci insegna che le offerte di Trump non sono sempre affidabili ma in questo caso meglio un aiuto in più anche se eventualmente ritrattabile.
La domanda logica è quindi se questa fragile tregua, di cui la mancanza di panico e contagio può essere un indizio, rappresenti la fine o solo l’occhio del ciclone. A cui altrettanto logicamente è difficile dare una risposta. L’impressione è che questa fase di stabilizzazione/rimbalzo degli emergenti possa avere un po’ di respiro e non essere solo un evento limitato a una o due sessioni.

 Dollaro. La debolezza delle ultime sessioni è continuata ieri anche se meno generalizzata e limitata a specifiche situazioni: JPY, CHF e CAD (e alcune valute emergenti). Per il dollaro canadese l’aiuto è arrivato da Wilkins della Bank of Canada che ha dichiarato come nella recente riunione monetaria si sia dibattuto se omettere il termine ‘gradual’ nella descrizione del ritmo futuro dei rialzi. Per le prime due (JPY e CHF) sono state le perdite a Wall Street a innescare la ricerca di rifugio in due valute che sono riconosciute quasi unanimemente dagli investitori globali come porto sicuro per i momenti difficili (anche se negli ultimi mesi questo rapporto di causa-effetto è stato molto più erratico). Il franco svizzero ha avuto presumibilmente un’ulteriore spinta dalla volatilità ribassista sugli asset russi mentre il rafforzamento dello yen è stato amplificato in tarda serata dalle parole di Trump che avrebbe descritto all’editorialista del WSJ James Freeman le relazioni con i vertici giapponesi come “davvero buone” ma aggiungendo “naturalmente questo finirà presto quando gli dirò quanto devono pagare”. Il tema della bilancia commerciale US-Giappone è sempre rimasto dietro le quinte in questi mesi e un’accelerazione potrebbe essere alle porte.

 Casa Bianca e dintorni. La recente pubblicazione del libro di Bob Woodward aveva già aperto una finestra su questo tema rovente. Nel libro non sono tanto le forti critiche dirette alla personalità del Presidente e al suo modus operandi a fare notizia, ma è l’emergere di una vera e propria cultura di sfida alle direttive provenienti dallo Studio Ovale a costituire un elemento sorprendente per non dire scioccante. Il tutto è diventato di ancor più scottante attualità ieri (pubblicato mercoledì sera in realtà) quando è uscito un articolo sul New York Times, scritto da un insider (firmato “a senior official in the Trump Administration”):
https://www.nytimes.com/2018/09/05/opinion/trump-white-house-anonymous-resistance.html per chi volesse ‘curiosare’
Consiglieri che fanno sparire memos interni e alte gerarchie militari che ignorano i suoi ordini sembrano essere quasi una procedura e non un’eccezione nel tentativo di “correggere le peggiori inclinazioni del Presidente”. Si è ovviamente aperta la caccia all’uomo, mentre sembra scontato che nei due mesi di avvicinamento alle elezioni di metà mandato (6 novembre) la volatilità politica americana rimarrà assai elevata.

 I mercati asiatici sono rimasti tranquilli (Shanghai Composite +0.3%, Hang Seng -0.3%), forse stanchi di perdere. Comprensibile eccezione il Nikkei (-0.8%) dopo il circa 1% guadagnato ieri dallo yen.

 Oggi è giornata di US Payrolls. Storicamente la rilevazione di Agosto ha avuto una Chiara tendenza a deludere il consenso degli analisti. Dal 2000 solo 4 dei 18 dati hanno battuto le stime.e mai negli ultimi 7 anni in cui l’errore medio (al ribasso) è stato un corposo 43k per quanto riguarda i nuovi posti di lavoro creati. Buona giornata e buon w/e.

Alessandro Balsotti, Strategist e Gestore del JCI FX Macro Fund.

Questo documento redatto e distribuito per informativa da parte di JCI Capital Limited (“JCI”), è un messaggio commerciale. Non è strutturato seguendo i regolamenti mirati alla promozione della indipendente ricerca di investimenti e non è soggetto ad alcun divieto sulla negoziazione che precede la disseminazione di ricerca finanziaria. JCI è autorizzata e regolata dalla Financial Conduct Authority (Autorità sulla Condotta Finanziaria). L`informativa contenuta in questo documento non costituisce da parte di JCI una proposta per la sottoscrizione di contratti o di accordi, ne’ tantomeno una induzione all’acquisto o alla vendita di alcun investimento. Nulla in questo documento deve essere considerato quale consiglio finanziario, di investimento o qualsiasi altro tipo di consulenza professionale. I contenuti di questo documento sono basati su fonti di informazione considerate affidabili, tuttavia, eccetto quanto previsto dalla legge e regolamenti applicabili, nessuna garanzia o rappresentazione (diretta o indiretta) è qui data in relazione alla precisione o completezza dei dati, e, JCI, i suoi dirigenti ed impiegati non sono responsabili dell`informativa o opinioni qui relazionate. Questo documento potrebbe contenere dichiarazioni di carattere previsionale basate esclusivamente su nostre attuali opinioni, aspettative e proiezioni. Non siamo soggetti ad alcuna obbligazione che implichi l`aggiornamento o revisione di tali dichiarazioni di carattere previsionale. Questo documento è stato creato esclusivamente per un pubblico di professionisti e non può essere trasmesso a terzi senza espresso consenso della JCI.

Ultimi commenti

Prossimo articolo in arrivo...
Installa le nostre app
Avviso esplicito sui rischi: Il trading degli strumenti finanziari e/o di criptovalute comporta alti rischi, compreso quello di perdere in parte, o totalmente, l’importo dell’investimento, e potrebbe non essere adatto a tutti gli investitori. I prezzi delle criptovalute sono estremamente volatili e potrebbero essere influenzati da fattori esterni come eventi finanziari, normativi o politici. Il trading con margine aumenta i rischi finanziari.
Prima di decidere di fare trading con strumenti finanziari o criptovalute, è bene essere informati su rischi e costi associati al trading sui mercati finanziari, considerare attentamente i propri obiettivi di investimento, il livello di esperienza e la propensione al rischio e chiedere consigli agli esperti se necessario.
Fusion Media vi ricorda che i dati contenuti su questo sito web non sono necessariamente in tempo reale né accurati. I dati e i prezzi presenti sul sito web non sono necessariamente forniti da un mercato o da una piazza, ma possono essere forniti dai market maker; di conseguenza, i prezzi potrebbero non essere accurati ed essere differenti rispetto al prezzo reale su un dato mercato, il che significa che i prezzi sono indicativi e non adatti a scopi di trading. Fusion Media e qualunque fornitore dei dati contenuti su questo sito web non si assumono la responsabilità di eventuali perdite o danni dovuti al vostro trading né al fare affidamento sulle informazioni contenute all’interno del sito.
È vietato usare, conservare, riprodurre, mostrare, modificare, trasmettere o distribuire i dati contenuti su questo sito web senza l’esplicito consenso scritto emesso da Fusion Media e/o dal fornitore di dati. I diritti di proprietà intellettuale sono riservati da parte dei fornitori e/o dalle piazze che forniscono i dati contenuti su questo sito web.
Fusion Media può ricevere compensi da pubblicitari che compaiono sul sito web, in base alla vostra interazione con gli annunci pubblicitari o con i pubblicitari stessi.
La versione inglese di questa convenzione è da considerarsi quella ufficiale e preponderante nel caso di eventuali discrepanze rispetto a quella redatta in italiano.
© 2007-2024 - Fusion Media Limited. tutti i Diritti Riservati.