Aggiornamento sui mercati
Nelle ultime due ottave abbiamo assistito dapprima ad un ulteriore aumento dei corsi azionari e successivamente ad un ritracciamento degli stessi che è ancora in atto.
Più altalenanti, incerti, deboli e molto più volatili sono stati invece gli altri mercati di riferimento come le materie prime mentre in ambito forex abbiamo avuto dei movimenti settimanali significativi.
Per i miei lettori, nella mia penultima analisi dei mercati tradizionali avevo segnalato i prezzi che avrebbero raggiunto gli indici azionari alla rottura in caso dei loro livelli di resistenza della settimana precedente.
Per l’S&P 500 avevo riportato come targets le aree di maggiore liquidità a 4400/4420 e 4450 punti.
Per il Nasdaq avevo riportato come livelli le aree 15000 e 15250/280 punti.
Per il Dax avevo scritto che se rimaneva stabile sopra i 16000 punti poteva allungare a testare i massimi assoluti a circa 16330/350 e magari fare una rottura a 16500.
Molto bene perché nella settimana successiva gli indici americani hanno toccato rispettivamente quota 4447 punti circa e 15280 punti circa mentre il Dax ha toccato 16428 punti circa.
Da questi livelli chiave di target e di forte liquidità che avevo riportato è iniziato il ritracciamento tecnico che era prevedibile ed è fisiologico e che porterà ad ulteriore debolezza progressiva.
Vediamo nello specifico:
S&P 500 rimane strutturato al ribasso, fino a prova contraria solo in caso di superamento e permanenza sopra la trendline discendente, con approdo ribassista in aree 4310/300 e 4265/50 punti.
Da questa seconda area intorno ai 4250 punti in prossimità della trendline rialzista mi aspetterei un rimbalzo tecnico qualora tenesse la linea ascendente in chiusura daily.
In caso contrario il terzo target ribassista sarebbe area 4240 e tra 4220 e 4200 punti circa.
Lo stesso discorso vale per la struttura grafica del Nasdaq, debolezza se non riesce a riconquistare la fuoriuscita dalla trendline ribassista fino alle aree 14500, 14300/200 e in caso di mancato rimbalzo tecnico e quindi di rottura della trendline rialzista approdo fino 14000/13900 punti.
Dax più debole in fase ribassista rispetto agli indici americani sta flirtando tra due trendline rialziste rotte al ribasso e una trendline ribassista al momento rotta al rialzo.
Possibile ulteriore lateralità ribassista e senza un deciso rimbalzo dai prezzi attuali possibile target in area 15600/650 circa e 15450/400 in estensione in caso a 15300 punti circa.
Wti siamo ancora nella noiosa comfort zone da come si evince nel grafico ma ricordatevi la mia view rimarcata nei precedenti articoli con i livelli da monitorare e considerare come targets rialzisti nel medio termine. Nel breve possibili ancora scenari di forte volatilità e lateralità.
Il Gold continua a lateralizzare al ribasso, ricordatevi anche per il gold la mia view menzionata nelle mie precedenti pubblicazioni con i livelli e targets da considerare nel medio periodo mentre nel breve potremmo avere ancora lateralità diffusa e molta volatilità.
L’euro in queste ultime due settimane ha recuperato molto terreno tra alcuni dati macro favorevoli e gli interventi dei banchieri centrali in merito alle politiche monetarie e nello specifico ai differenziale dei tassi tra dollaro ed euro in prospettiva di breve termine.
E’ quindi alla portata della valuta europea, al netto di dati macroeconomici favorevoli, un retest ai massimi di periodo ovvero 1.1000 prima e successivo 1.1100 circa. Solo una rottura di 1.0900 porrebbe le basi per una debolezza nuovamente in area 1.08600/1.08400.
La sterlina è strutturalmente più forte dell’euro dovuto anche e soprattutto al differenziale tassi in atto con la Banca centrale inglese che è più avanti rispetto alla Bce nel confronto delle politiche monetarie e delle rispettive economie e il relativo approccio all’inflazione nazionale.
La BoE attualmente ha un tasso attuale al 5% mentre la Bce ha un tasso attuale al 4% e sono previsti ulteriori rialzi sia per la BoE sia per la Bce ma la BoE ha attuato una velocità di rialzo tassi più elevata rispetto alla BcE.
Graficamente è alla portata anche per la sterlina un retest di 1.2800 e successivo 1.28500 con proiezione volumetrica che potrebbe portare ad allungo verso la soglia di 1.30000. debolezza solo con la perdita di area 1.2700 con estensione ribassista ad area 1.26000 e 1.25500.