Ricevi uno sconto del 40%

Covid, elezioni in Francia e delusione al Bitcoin 2022

Pubblicato 08.04.2022, 09:49

Seduta volatile, quella di giovedì, sui principali listini europei e americani.

In una giornata caratterizzata dall’approvazioni su nuove sanzioni nei confronti della Russia, dalle rilevazioni dei verbali BCE (dove è stato coniato il nuovo termine slowflation) e dai nuovi discorsi dei membri della Fed, l’Europa azzera i guadagni registrati nella giornata, chiudendo perfino al ribasso al fotofinish. L’America, all'opposto, riesce ad invertire la tendenza, iniziando la seduta al ribasso ma chiudendola in leggero profitto – in grado, pertanto, di interrompere la scia delle ultime due sedute di correzione.


Performance di ieri



Settore difensivo che continua a restare il preferito sui mercati, con gli investitori avversi al mercato obbligazionario (classico in un periodo inflazionistico) e al contempo preoccupati sulle prospettive economiche per comprare titoli ciclici.

La Cina continua invece a spaventare i mercati. I nuovi casi registrano un nuovo massimo storico, con oltre 25.594 annotati il 7 aprile, mentre l’estensione (sine die) delle restrizioni applicate a Shanghai, le quali dovevano terminare martedì, hanno aumento la disperazione locale – situazione assai rara da vedere in pubblico in Cina. Condizione che, se dovesse continuare, potrebbe colpire ulteriormente l’economia di Pechino, con le letture PMI di marzo già sotto lo spartiacque dei 50 punti. 


Casi Covid Cina



Giornata di domenica all’insegna dell’elezioni in Francia. Elezioni che hanno già iniziato ad evidenziare le prime ripercussioni sul mercato obbligazionario, con lo spread tra il decennale di Parigi e di Berlino in netta recente crescita. Ad innescare il rally i recenti sondaggi i quali hanno mostrato uno scarto sempre più stretto tra il presidente Macron e la candidata di estrema destra Marine Le Pen. La vittoria di Macron potrebbe essere la più desiderata dai mercati, offrendo un segnale di continuità, soprattutto alla luce degli ottimi risultati economici ottenuti nel suo mandato. Tuttavia, ciò non vuol dire che una vincita della La Pen significherebbe il crollo dei mercati, pensiamo infatti all’inaspettata vittoria nell’elezione americana del 2017 di Donald Trump. I mercati seguono spesso altre logiche e sono maggiormente in grado di adattarsi alle nuove “sfide”.


Spread 10Y Francia - Germania



Le promesse elettorali di Macron in campo economico vedono forti investimenti – circa 30 miliardi di euro – nei settori del “futuro”: aerospaziale, biotech, semiconduttori, reattori nucleari di terza e quarta generazione, sviluppo di "unicorni" e aziende digitali.
Il piano economico di Marine Le Pen vede invece la fine dei progetti eolici e al contempo il rilancio del nucleare, idroelettrico e idrogeno. Un piano di aumento salariale del 10% e, nel comparto sanitario, investimenti nella biomedicina e sul "rimpatrio" della produzione di farmaci in Francia. Infine, quale difensore degli agricoltori francesi rivolge la promessa di porre fine ai "margini eccessivi" della grande distribuzione.
Settore quindi delle utilities, che puntano soprattutto sul nucleare, che trova nei due candidati grandi opportunità, così come l’edilizia, con le promesse di grandi investimenti (esempio le stesse costruzioni di centrali nucleari).  Gli aumenti salariali promossi dalla candidata La Pen potrebbero invece rischiare di penalizzare i settori a maggior impiego di personale, quale la grande distribuzione, l’automobilistico e l’industriale.
Il settore della difesa (vedi Dassault Aviation, Airbus e Thales), in notevole rialzo dall’invasione della Russia, potrebbe ricevere una battuta d’arresto in caso di vittoria della Le Pen, con le sue dichiarazioni di fine del sostegno della Francia al comando militare della NATO.
Nel settore del lusso, il quale ha rappresentato il principale catalizzatore della crescita del CAC 40 dalla vittoria di Macron del 2017, spera probabilmente nella riconferma di Macron, visto i suoi tagli alle tasse dei ricchi.
 
Bitcoin 2022 che non ha offerto le aspettative ambite, con Strike che al posto di riportare l’attesa integrazione con Apple (NASDAQ:AAPL) Pay riporta invece la partnership con Shopify. Un deciso passa avanti ma che ha lasciato un po’ di amaro in bocca. Sapore che viene inoltre inasprito dall’aumento della concentrazione dell’hashrate di Bitcoin. Attualmente, stando ai dati di Cambridge Bitcoin electricity consumption index, il 44,95% dell’hasrath sarebbe in mano a miner nordamericani. Constatando i massicci aumenti di hash rate previsti tra i miner quotati in borsa (attualmente 26) questo dato sarebbe destinato ad aumentare, il che significa che la rete Bitcoin potrebbe diventare gradualmente più centralizzata nel tempo.
 
Gabriel Debach
eToro Italian Market Analyst
 
Disclaimer:
 
Il contenuto di questa newsletter è di natura informativa ed educativa e non può essere considerata come attività di consulenza finanziaria né come raccomandazione all’investimento.
Performance passate non sono indicative di performance future. Il trading è rischioso e si raccomanda di rischiare solo il capitale che si è disposti a perdere. 
Il prezzo delle criptovalute può variare significativamente e non sono adeguate per tutti gli investitori. Il trading sulle criptovalute non è supervisionato da alcun quadro regolatorio dell’Unione Europea
 

Annuncio di terzi. Non è un'offerta o una raccomandazione di Investing.com. Consultare l'informativa qui o rimuovere gli annunci .

Ultimi commenti

Installa le nostre app
Avviso esplicito sui rischi: Il trading degli strumenti finanziari e/o di criptovalute comporta alti rischi, compreso quello di perdere in parte, o totalmente, l’importo dell’investimento, e potrebbe non essere adatto a tutti gli investitori. I prezzi delle criptovalute sono estremamente volatili e potrebbero essere influenzati da fattori esterni come eventi finanziari, normativi o politici. Il trading con margine aumenta i rischi finanziari.
Prima di decidere di fare trading con strumenti finanziari o criptovalute, è bene essere informati su rischi e costi associati al trading sui mercati finanziari, considerare attentamente i propri obiettivi di investimento, il livello di esperienza e la propensione al rischio e chiedere consigli agli esperti se necessario.
Fusion Media vi ricorda che i dati contenuti su questo sito web non sono necessariamente in tempo reale né accurati. I dati e i prezzi presenti sul sito web non sono necessariamente forniti da un mercato o da una piazza, ma possono essere forniti dai market maker; di conseguenza, i prezzi potrebbero non essere accurati ed essere differenti rispetto al prezzo reale su un dato mercato, il che significa che i prezzi sono indicativi e non adatti a scopi di trading. Fusion Media e qualunque fornitore dei dati contenuti su questo sito web non si assumono la responsabilità di eventuali perdite o danni dovuti al vostro trading né al fare affidamento sulle informazioni contenute all’interno del sito.
È vietato usare, conservare, riprodurre, mostrare, modificare, trasmettere o distribuire i dati contenuti su questo sito web senza l’esplicito consenso scritto emesso da Fusion Media e/o dal fornitore di dati. I diritti di proprietà intellettuale sono riservati da parte dei fornitori e/o dalle piazze che forniscono i dati contenuti su questo sito web.
Fusion Media può ricevere compensi da pubblicitari che compaiono sul sito web, in base alla vostra interazione con gli annunci pubblicitari o con i pubblicitari stessi.
La versione inglese di questa convenzione è da considerarsi quella ufficiale e preponderante nel caso di eventuali discrepanze rispetto a quella redatta in italiano.
© 2007-2024 - Fusion Media Limited. tutti i Diritti Riservati.