Partiamo dalla delicatezza del periodo attuale, in quanto ritengo che soprattutto in momenti come questi noi abbiamo il dovere di esserci per voi. Detto ciò, vi riporto un breve riassunto (lato mercati) dell’ultimo periodo (in particolare delle ultime 4 settimane) che ad oggi possiamo considerare, per ribassi e volatilità, simile (se consideriamo la brevità temporale) al calo 2018.
Dopo un’iniziale sottovalutazione del fenomeno, i mercati hanno prezzato nelle ultime 2 settimane lo scenario peggiore del conflitto Russia-Ucraina, pertanto abbiamo assistito a cali dal 5 al 10% su tutti i principali mercati, compreso quello italiano.
Come potete vedere dall’immagine sopra, il calo è stato da inizio anno di circa il 10% sull’Europa in generale (in Usa il Nasdaq ha perso anche di più).
Questo perché sui mercati l’incertezza (in questo caso legata al “quando finirà” il conflitto, quando le Banche Centrali alzeranno i tassi, quando l’inflazione tornerà a livelli normali) è il nemico peggiore.
Da qui il motivo per cui, verso fine gennaio, prima che la situazione peggiorasse, e la scorsa settimana, dopo ulteriori cali, ho preferito mantenere più alta la liquidità (in chiave tattica per effettuare ingressi specifici) e soprattutto saranno almeno dallo scorso anno che ritengo di fare Piani di accumulo ed ingressi frazionati per non farsi male ma soprattutto per approfittare della situazione (speriamo che qualcuno mi abbia ascoltato).
Pertanto ritengo che cominceremo a vedere la luce (e di conseguenza miglioramenti sui mercati) quando a livello di “incertezza” la condizione inizierà ad essere più sotto controllo (vedi de-escalation), piuttosto che in base a manovre di politica monetaria chiare.
Attualmente infatti sembra che la Shanghai Shenzhen CSI 300 (lo scorso anno uno dei mercati più deboli) si stia stabilizzando, ed infatti il mercato cinese risulta (se consideriamo l’ultimo periodo) quello che nell’ultima settimana ha recuperato di più, o se vogliamo vederla da un altro lato che sta soffrendo di meno.
Ma come dico sempre anche conoscere la storia (ed i precedenti) può aiutarci soprattutto dal lato emotivo a non incorrere nei “classici errori di finanza comportamentale”.
Per rispondere invece alla domanda delle domande, ovvero “quando finirà?”, premesso che nessuno può saperlo, vi invito a leggere quanto segue, tratto da un recente report di Goldman Sachs Group Inc (NYSE:GS). Vi allego (immagine sotto) un’immagine da cui risultano TUTTE le crisi di mercato degli ultimi 100 anni, con alcune considerazioni:
Le crisi sono di 3 tipi (cicliche, strutturali, event-driven). Per come si è sviluppata fino ad ora, possiamo indubbiamente dire che questa fase ribassista sia del terzo tipo (dove gli eventi possono essere fondamentalmente 3, citati sopra).
Se alla fine gli impatti sull’economia (perché ci saranno sicuramente) dovessero essere di breve durata (2 trimestri) allora la crisi “event-driven” sarà caratterizzata per essere “breve ma intensa”. Perciò se vale per le fasi ribassiste varrà allo stesso modo per i rialzi che ne seguiranno (si va dai 3 ai 9 mesi però, serve molta molta pazienza, anche perchè il mercato potrebbe scendere ancora)
Se la crisi da Event-driven dovesse trasformarsi in qualcosa di più duraturo (ciclica o strutturale) allora sarà il caso di andare a rivedere in generale i portafogli che ad ogni modo già avevamo alleggerito parecchio.
Adesso giusto qualche precisazione finale in più:
non farsi prendere dall’emotività (giustificata ci mancherebbe) nel compiere azioni dettate da ansia, avidità o paura, in questo periodo così delicato, dove il rischio di commettere errori è maggiore.
Ribadisco, valutate i piani di accumulo, focalizzarsi sulla strategia a medio-lungo termine, ribilanciare i portafogli e diversificare, non ci sono alternative a queste azioni in periodi come questo.
Spero con questo riassunto di aver fatto cosa gradita, ed ancora di più di avervi fatto “percepire” che nonostante la difficoltà del momento, dobbiamo guardare “oltre” i prossimi mesi sapendo che potrete sempre contare su di me, e che “finanziariamente parlando” qui le cose vanno meglio rispetto a quanto sta accadendo fuori
Alla prossima!
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"Quest'articolo è stato scritto a titolo esclusivamente informativo; non costituisce sollecitazione, offerta, consigli, consulenza o raccomandazione all'investimento in quanto tale non vuole incentivare in nessun modo l'acquisto di assets. Ricordo che qualsiasi tipo di assets, viene valutato da più punti di vista ed è altamente rischioso e pertanto, ogni decisione di investimento e il relativo rischio rimangono a carico