Leonteq ha emesso su Borsa Italiana due certificati di investimento con maxicedola iniziale potenziale davvero molto interessante. Il rendimento lordo del coupon potrebbe infatti arrivare fino al 25%* nel certificato ISIN CH1390861008 ed fino al 35%* in quello con ISIN CH1390861016.
La struttura è relativamente simile, in quanto i sottostanti scelti dall’emittente svizzera sono i medesimi: Banco BPM, Leonardo, STMicroelectronics (EPA:STMPA), UniCredit. Anche il livello barriera è identico, posizionato al 35% dei prezzi iniziali per la maxicedola ed al 60% per quanto riguarda la protezione del capitale. In entrambi i casi, poi, ci troviamo di fronte a barriere di tipo europeo, ossia con osservazione soltanto alla scadenza.
Quello che differisce, fra questi due prodotti, è la struttura cedolare. Il certificato ISIN CH1390861016 prevede un unico maxi-premio iniziale del 35%*, mentre il certificato ISIN CH1390861008 paga una maxicedola del 25%*, ma sono poi previsti premi trimestrali dell’1%*, per un rendimento annuo fino al 4%* (con livello di attivazione al 60%). Pertanto, questo secondo prodotto potrebbe in alcuni casi ottenere un prezzo migliore dopo lo stacco della maxicedola, in calendario già a dicembre ed è più adatto per chi vuole in portafoglio un certificato con una consistente maxicedola iniziale e premi condizionati successivamente.
La data di osservazione per la cedola è il 10 dicembre prossimo e l’ultimo giorno utile per acquistare i certificates avendo diritto alla cedola è il 12 dicembre. A partire dal 13 dicembre i due certificates quoteranno ex cedola.
I due prodotti ideati da Leonteq potrebbero essere interessanti anche da un punto di vista fiscale. A fine anno, infatti, scadono le minusvalenze generate nel 2020 ed anche i maxicedola, come tutti i certificates, generano reddito “diverso” (quindi non “da capitale”). Rivolgendosi quindi al proprio consulente fiscale è possibile integrare tali prodotti nel proprio portafoglio al fine di ottimizzare la propria pianificazione fiscale.
Da notare come, nonostante gli evidenti vantaggi previsti da questi certificates, i sottostanti non siano nomi esotici, ma quattro big cap di Piazza Affari. Operativamente troviamo due istituzioni finanziarie tra le più rilevanti in Italia come Banco BPM e Unicredit (BIT:CRDI), STM, azienda attività nel settore dei chip e parte del FTSE MIB e Leonardo, un titolo che potrebbe essere avvantaggiato da una eventuale maggiore domanda in arrivo dal settore difesa.
Per entrambi la scadenza è fissata a ottobre 2028. L’ultima osservazione è calendarizzata per il 23 ottobre, con rimborso finale una settimana più tardi. Attenzione, però, perché dalla finestra di osservazione del 23 aprile 2026 in poi è presente l’opzione del richiamo anticipato. In questo caso il richiamo non è discrezionale, ma legato ad una soglia del 100%. Pertanto, se i quattro titoli dovessero trovarsi sopra i prezzi di osservazione iniziale ecco che il certificato scadrebbe anticipatamente. Una buona news – nel caso – per gli investitori, visto che il grosso del ritorno potenziale arriva subito, con la maxicedola in calendario già a dicembre 2024.
Vediamo ora i prezzi di osservazione iniziale ed i livelli barriera per i vari sottostanti. Da notare come siano validi per entrambi i certificati, che hanno livelli di fixing comuni.
Operativamente lo strike di Banco BPM è a 6,082, con una barriera a 3,6492, per Leonardo il prezzo iniziale è pari a 21,93 euro a fronte di una barriera posizionata a 13,158 euro. I valori chiave per STMicroelectronics sono 26,04 euro e 15,624 euro. Lo strike di Unicredit è invece collocato a 40,06 euro, con barriera a 24,036 euro.
Per quanto riguarda il certificato CH1390861008 da notare anche la presenza dell’effetto memoria delle cedole (escluso il welcome coupon). Pertanto, nel caso in cui un premio non fosse pagato, non sarebbe definitivamente perso. Potrebbe invece essere incassato in una successiva finestra di osservazione cedolare qualora si verificassero le condizioni per il pagamento, ossia se tutti i sottostanti fossero sopra il 60% dei prezzi di osservazione iniziale.
Se i certificates non vengono richiamati anticipatamente, alla scadenza sono possibili due scenari. Nel caso in cui i quattro titoli sottostanti siano sopra barriera, l’investitore riceverà il rimborso dell’intero valore nominale (e la cedola finale dell’1%* nel certificato ISIN CH1390861008). Per contro, se uno o più titoli avessero perso oltre il 40% il valore di rimborso sarebbe lineare con la performance del worst of, con una possibile perdita per l’investitore.
I due prodotti sono già negoziabili sull’Euro TLX di Borsa Italiana, mercato dove Leonteq quota al momento oltre mille diversi certificati di investimento. Ricordiamo come l’offerta di Leonteq sia decisamente ampia, comprendendo anche certificates softcallable, credit linked, reverse certificates e prodotti legati ai tassi di interesse.
Per visionare l’intera gamma di prodotti, le quotazioni in tempo reale e tutti i documenti legali è possibile visionare il sito di Leonteq. È inoltre possibile visionare ulteriori informazioni su Leonteq, come la recensione e la scheda dell’emittente, sul sito www.doveinvestire.com
* Rendimenti al lordo degli oneri fiscali
Nota: Leonteq non è legalmente autorizzata a fornire consigli fiscali e si consiglia dunque di rivolgersi al proprio consulente fiscale.